Anime & Manga > Bleach
Ricorda la storia  |      
Autore: mangagirlfan    25/12/2010    0 recensioni
Prompt Numero 11: Inverno; Neve
[...]Passò lentamente la mano pesantemente inguantata su quello che restava della sua faccia, diventata rossa come un pomodoro per il gelo, i denti che le tremavano e la sensazione di mille aghi piantati nella carne.
Aprì gli occhi di scatto, inferocita.
“Vi ammazzo, tutti e due!”[...]
[Ichigo Kurosaki][Kon][nuovo Personaggio(Haine jaggerjack)]
Storia ambientata nell'universo alternativo di "No Control"
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kurosaki Ichigo, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '†No Control † Tales'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: I Kill You! (With a Snowball)
Fandom: Bleach
Personaggio/Coppia: Kurosaki Ichigo, Kon, Nuovo personaggio [Haine Jaggerjack]
Prompt: #11 Inverno, Neve
Rating: 14 +
Conteggio Parole: 140
Riassunto: [...]Passò lentamente la mano pesantemente inguantata su quello che restava della sua faccia, diventata rossa come un pomodoro per il gelo, i denti che le tremavano e la sensazione di mille aghi piantati nella carne.
Aprì gli occhi di scatto, inferocita.
“Vi ammazzo, tutti e due!”[...]
Note: AU; One Shot


Un altro lavoro insensato dedicato all'iniziativa dell'Xmas Tree Party XD Ancora ambientato nell'universo AU di "No COntrol". QUesta volta i protagonisti sono Ichigo e Kon Kurosaki (gemelli nella mia long fic principale) ed Haine Jaggerjack, la sorella di Grimmjow.
Quei tre assieme sanno solo combinare disastri XD come la sottoscritta scrive di loro °A°
Per il titolo, beh, assurdo come tutta questa storia *scappa prima che la fucilino*
Buona lettura XD





La neve. Forse era l’unica cosa dell’inverno che non detestava. Nonostante fosse fredda e bagnata. Nonostante le si appiccicasse ai capelli e li appesantisse ed appiccicasse alla fronte.
La neve le piaceva perché era bianca e pulita. Perché scendeva dal cielo leggiadra, come se fosse priva di peso e fosse immune alla gravità. Perché rendeva tutto più bello e persino quel tristissimo cielo grigio, che rendeva cupe quelle noiosissime giornate di metà Dicembre, diventava un pochino più sopportabile. E poi, beh, era divertente infilarla dentro i pantaloni di Ichigo, freddoloso almeno quanto lei!
“Haine! Porca puttana!” strillò istericamente il ragazzo, scrollando una gamba per far uscire tutta la neve che gli gelava il fondoschiena, fissando l’amica sempre più incazzato mentre se la rideva di gusto, facendosi venire le lacrime agli occhi. Esattamente come quel debosciato di suo fratello.
“Siete due stronzi!” bisbigliò con voce nervosa e la mascella contratta il più grande dei fratelli Kurosaki, afferrando a sua volta una manciata di neve, centrando in pieno quel cretino del gemello, rischiando oltretutto di fargliela andare di traverso.
“Così impari a chiudere quella boccaccia!” esclamò poi, trionfante, mentre l’altro tentava invano di non soffocare, sputacchiando la neve qua e là.
“Sei una merda!” strillò quando alla fine riuscì a riprendersi “Vuoi farmi morire, Ichigo?”
“No, Kon, semplicemente è stato contagiato dalla sottoscritta!” esclamò la giovane Jaggerjack facendo spallucce, continuando a ridere come mai in vita sua.
Non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò una palla di neve fastidiosamente spiaccicata sul viso, mentre lentamente le scivolava fin sotto la sciarpa.
Strinse forte gli occhi, cercando di non pensare a tutto il freddo che stava patendo ma soprattutto a quanto le bruciasse la pelle in quel momento. Passò lentamente la mano pesantemente inguantata su quello che restava della sua faccia, diventata rossa come un pomodoro per il gelo, i denti che le tremavano e la sensazione di mille aghi piantati nella carne.
Aprì gli occhi di scatto, inferocita.
“Vi ammazzo, tutti e due!”
Quell’urlo si espanse tutt’attorno, minaccioso. Dannatamente minaccioso. Come l’espressione indiscutibilmente incazzata che aveva la ragazza dai lunghi capelli scuri dipinta in faccia in quel preciso istante.
Il primo istinto dei due gemelli fu quello di scappare il più velocemente possibile lontano da lei. Cosa che fecero immediatamente senza farselo ripetere due volte.
Kon sapeva di cosa era capace la nostra Haine. Ogni qualvolta che litigavano – più che altro, lui si lamentava e lei lo riempiva di botte – tentava di schivarli tutti, i suoi attacchi. Tentava, appunto. Senza mai riuscirci per davvero.
Il ragazzo maledisse l’inverno e tutta quella dannata neve che la moretta gli stava lanciando contro, utilizzando il suo povero fondo schiena per il tiro al bersaglio. Un po’ come suo fratello Ichigo in quel preciso momento. Ma era più la neve che li raggiungeva – finendo dentro le scarpe e sotto i vestiti – che quella che riuscivano a evitare.
Corsero, corsero a più non posso, finché le gambe avevano retto. E fino a quando non raggiunsero un parco giochi dove potersi nascondersi. Peccato che anche quel tentativo risultò decisamente inutile.
Mai dimenticarsi che era la sorella di Grimmjow e che quindi era veloce ma soprattutto sapeva sempre acchiapparti, ovunque tu potessi nascondersi, abituata a quelle eterne lotte che instauravano lei ed il ragazzo dai capelli azzurri ogni santissimo giorno. Sgusciava tra le altalene e gli scivoli come se fosse una saponetta, continuando a centrarli in pieno. Erano bagni fino all’osso ed avevano le mutande piene di neve. E pensare che li colpiva entrambi quando in realtà a lanciarle la neve addosso era stato Kon! Ma figurarsi se Haine credeva ad una cosa del genere, incavolata com’era! Ichigo imprecò a denti stretti, quando l’ennesima palla di neve andò a finirgli nuovamente dentro la giacca. Se non si beccava una polmonite era perché sua madre da lassù lo stava proteggendo, poco ma sicuro.
“Oh, adesso basta!” gridò, uscendo allo scoperto e cominciando a lanciarle tutta la neve possibile contro. Se voleva la guerra, beh, l’avrebbe avuta!
Continuarono così, per una manciata di minuti, Kon ancora nascosto dentro ad uno scivolo sperando di non finire colpito da qualche “proiettile vagante”. Peccato che i due se ne accorsero, della sua mancanza, decidendo che anche lui doveva bagnarsi, esattamente come loro.
Ah, sarebbe dovuto rimanere a casa quel giorno!
Non seppero quanto durò la loro battaglia. Erano consci solamente di un paio di cose, i tre ragazzi. Che erano stanchi e, soprattutto, bagnati e congelati fino all’osso. Haine, appena la situazione si fu calmata, alzò la testa, afferrando la sciarpa e strizzandola una manciata di volte, l’acqua che appena toccava terra si trasformava in una sottile patina ghiacciata. Appena il suo sguardo incrociò quello dei gemelli non poté fare a meno di cominciare a ridere, senza un motivo preciso. Le sembrava tutto così assurdo che forse non era neanche il caso di arrabbiarsi più di tanto per come l’avevano conciata, a parer suo.
“Direi che è il caso di tornare a casa!” esclamò d’un tratto Ichigo, scrollando un piede, la scarpa colma d’acqua, facendo notare che l’ora si era fatta decisamente tarda.
Si misero a correre – di nuovo – sperando di non congelarsi troppo, ridendo ancora, come tre bambini. Non ci volle molto tempo, a quei tre, per raggiungere il bivio che li avrebbe separati.
“Beh ragazzi, ci si vede domani!” esclamò Haine, riprendendo a correre come una forsennata perché cominciava ad avere un po’ troppo freddo per i suoi gusti. Per poi fermarsi in mezzo alla strada, voltandosi verso le due figure ormai lontane.
“Lo rifacciamo, vero?” gridò, riferendosi a quella folle battaglia di neve avvenuta in mezzo alle vie di Karakura.
Il “ma anche no!” dei due ragazzi raggiunse le sue orecchie in nemmeno mezzo secondo, facendola scoppiare in una nuova, grassa risata. Appena sparirono alla sua vista si rimise a correre, cercando di arrivare a destinazione il più presto possibile. Sapeva che tornata a casa avrebbe dovuto sopportare la ramanzina di Chidori e gli sguardi strafottenti di Grimmjow eppure non le importava. Perché in un certo senso il gioco era valso la candela.
La ragazza sorrise, serena. Era anche per questo che amava così tanto la neve. Perché poteva tornare bambina.
Anche se solo per un breve momento.





   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: mangagirlfan