Dopo quasi un anno ho ricominciato a scrivere (chi vuole conoscere le motivazioni dietro il mio stop le troverà nel mio profilo utente nel sito) ed ho sentito il bisogno di farlo anche su Slam Dunk, la serie che mi ha iniziato sia allo yaoi, sia alle fan fic (come lettrice, ma anche come scrittrice).
Ho deciso di ricominciare a scribacchiare su questa serie da una storia che avevo in mente da più di dieci anni, ma che non avevo mai scritto per via della trama un po' particolare. Ora però mi sento pronta ad affrontarla per cui eccola qui.
Il titolo e l'ispirazione già rivelano molte cose di questa storia, ma spero che la lettura possa essere comunque piacevole.
Ovviamente i personaggi non sono miei, ma di quel genio di Inoue che spero possa al più presto ritornare in salute. Gli auguro, infatti, ogni bene.
Scusate se ci saranno degli errori grammaticali, ho letto e riletto, ma probabilmente come al solito mi sarà scappato qualcosa.
Vi lascio alla lettura, non prima però di augurare a chiunque leggerà un BUON NATALE, ma anche visto che ormai la giornata è quasi finita, delle BUONE FESTE IN GENERALE.
Un bacione.
Rebychan
PROLOGO
Il principe Mepala fu l'ultimo signore di Laputa. Salì al trono e quindici anni e vi regnò per poco più di un anno.
La sua bellezza soprannaturale decantata dai contemporanei ed il suo immenso potere tale da incutere timore a chiunque si trovasse lungo la sua strada non riuscirono quindi a salvarlo da una fine prematura, sempre se ovviamente si possa parlare di fine per spiegare quello che gli è accaduto.
In questo umile testo tenterò di fare luce sulla sua vita, aprendo le porte su una storia assolutamente vera che assomiglia, però, più ad una fiaba, che alla realtà.
Ogni fatto qui narrato è accaduto veramente e mi è stato narrato da fonte certa e credibile. Io non mi sono inventato niente, ho solo offerto le mie mani per scrivere queste memorie in modo che quando sarà giunto il momento giusto, i posteri potranno conoscerle.
Ed ora finita questa premessa, non mi resta che dare inizio al racconto.
H. S.
Il ragazzo dopo aver letto quelle poche righe chiuse il libro, un regalo di un suo vecchio amico, e lo appoggiò sopra il tavolino davanti al divano in cui era coricato.
Chiuse gli occhi perso nei suoi pensieri, fino a quando all'improvviso una voce femminile riempì la stanza malamente illuminata: "Anche oggi la vostra inviata Arisu Adachi si trova sul luogo del ritrovamento. Gli esperti sono al lavoro per provare la veridicità dell'intuizione e se davvero si scoprisse che qui sotto per millenni è stata sepolta Laputa..."
Con il telecomando il giovane chiuse repentinamente la radio, che si era accesa automaticamente grazie al timer preregistrato.
Sospirò lievemente. Era ora d'alzarsi. Una nuova giornata, l'ennesima da quando era venuto il mondo, stava per cominciare.
FINE PROLOGO