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Autore: RoundJelly    26/12/2010    1 recensioni
Venne fuori una ripresa tremolante, scossa dalle risate, piena di capovolgimenti improvvisi che facevano venire il mal di testa, auto-inquadrature e divagazioni personali.
Perchè il modo di vivere dei GazettE è unico.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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___Introduzione
Beh, questi cinque ragazzi sono...fantastici! Sì, lo so che è dir poco, ma...ç_ç;
Quando ancora non li conoscevo davvero, mi sono sentita ispirata ed ho scritto questa piccola cosina; ho deciso di pubblicarla per sentire cosa se ne dice!
Se lasciate una recensione, positiva o negativa non importa assolutamente (anzi! quelle negative fanno migliorare!), mi farete felice. :3~
Vi auguro una buona lettura! >w<


Reita e Ruki fissarono le quattro enormi crepes che riempivano il piatto sul tavolo.
– Sembra un orologio da parete! – rise Uruha.
Reita prese la prima crepe, “da mezzogiorno alle tre”, e cominciò a tagliarla, facendo un immancabile casino. Solo lui riusciva a pasticciare con qualsiasi cosa mangiasse.
La crema al cioccolato si sparse per tutto il piatto e i vari livelli della crepe si sparpagliarono distruggendo quella delicata armonia che Ruki aveva creato con così tanto amore.
– La consistenza…mh…va bene…ma…è…pf…il ripieno che è steso male... – commentò Reita ridendo sotto i baffi.
– Capace solo a lodarti, eh? – Ruki sollevò il labbro superiore in una smorfia.
L’impasto in effetti non era male, per una volta Reita aveva cucinato qualcosa di mangiabile, anzi, di guardabile. Avevano rinunciato a fargli cucinare dopo il tentativo kamikaze di scaldare il latte, conclusosi in un manico di pentolino squagliato e una mano ustionata.
Stavolta, invece, un prodotto della cucina di Reita era buono.
– Beh, forse un po’ troppo burroso – sentenziò Uruha guardando le frittelle trasudare burro, ma fu zittito dagli occhi glaciali del biondo, a guancie gonfie, con un pezzo di crepe che gli usciva dalle labbra.
– Pfft. – soffiò il cantante ridacchiando. – Le ho anche asciugate per togliere un po’ di burro in eccesso! – disse finendo la sua crepe.
L’ultimo morso fu dato in sincrono.
I due si guardarono, poi Ruki mormorò: – Ti va…di…fare metà della terza? – il vocalist alzò gli occhi verso il bassista, un ghigno sul volto che si trasformò in una risata, incontrando lo sguardo sbalordito di Reita.
– Sei…sei senza fondo! – esclamò sconvolto lui, per poi rassegnarsi e cominciare a tagliare la crepe.
Ruki spostò la sedia, avvicinandosi all’enorme piatto.
– Grondano burro. – osservò mentre raschiava via la patina di grasso dalla superficie della sua metà.
Cominciò poi l’attento esame del dolce: la guardò di lato, da sotto e dall’altro lato.
Con un – Scommetto che in mezzo sarà il paradiso del burro – la aprì a metà per trovare, invece, una parte di crepe totalmente asciutta. Reita lo fissò per dieci secondi abbondanti con una smorfia di sapienza dipinta sul viso, smorfia che si tramutò subito in un’espressione sbalordita: Ruki stava finendo il barattolo di crema al cioccolato, raschiando le pareti, per infarcire ogni singolo angolo della crepe asciutta.
Finito il preciso lavoro, il cantante ebbe anche il coraggio di alzare gli occhi e guardarlo sorpreso, per poi scoppiare a ridere, seguito dal bassista.
Dieci minuti dopo, sul piatto era rimasta solo la crepe che segnava l’ora fatale: “dalle nove a mezzanotte”. Sarebbe stato “mezzogiorno”, ma Ruki insistette sul fatto che “mezzanotte” fosse moooolto più lugubre e adatto. Reita aveva acconsentito alla licenza poetica.
Ora i due erano stravaccati sulle sedie, che ridevano come i due più completi idioti sulla faccia della terra.
Ruki aveva sentenziato, appena finita la terza crepe, che il mangiar troppo lo rendeva hilarious e gli faceva lo stesso effetto di una sbronza.
Uruha, seduto sul divano, aveva mandato la sua comprensione silenziosa e aveva rimuginato fra sé e sé sul paragone fra troppo alcool e troppo cibo, mentre Reita si lasciava trascinava dall’ilarità totale di Ruki.
Venti minuti dopo, Ruki era steso a terra, i postumi di una risata ancora sul volto, la mano chiusa a pugno che si era appena fermata dallo sbattere per terra in un tentativo di soffocare il ridere.
Reita si stava lasciando scivolare giù dalla sedia per far compagnia a Ruki, mentre il resto della band li guardava esterrefatti, Aoi ancora con i capelli bagnati e il phon in mano, Kai mezzo in pigiama e mezzo vestito e Uruha seduto sul divano, da dove osservava il tutto da un po’, ormai.
– Cosa c’era in quelle crepes? – chiese, un po’ a se stesso un po’ agli altri ragazzi, Aoi, riavvolgendo la spina del phon.
Né Reita né Ruki lo degnarono di attenzione, troppo impegnati a riprendere fiato e, nel caso di Ruki, anche a rotolare sul pavimento.
Kai si avvicinò all’ultima crepe e ne assaggiò un pezzetto.
– No, sono buone! – e, tanto per provare la sua teoria, finì “dalle nove a mezzanotte”.
In lui non ci furono effetti collaterali alcuni, se non sbaffi di cioccolata sulle guance, cosa che, fra l’altro, Ruki aveva già sperimentato ampiamente, essendo pieno di crema e avendo lasciato pure un segno sul pavimento.

In…assenza di Reita, il cameraman ufficiale, Aoi aveva pensato a riprendere tutto.
Venne fuori una ripresa tremolante, scossa dalle risate, piena di capovolgimenti improvvisi che facevano venire il mal di testa, auto-inquadrature e divagazioni personali.
Ridendo mentre riguardavano il filmino, quei cinque continuavano a mandare avanti un sogno, insieme.

____ Commenti dell'autrice:
Conclusione affrettata? Scena impossibile? Far cucinare Ruki o Reita blasfemia? x°D
Ringraziate Uruha, il suo amore per l'alcool e il MOET & CHANDON se ho scelto le crepes u//u
Grazie per aver letto! >w<
  
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