L'oscurità si sta impadronendo di me. Il palazzo bruciava, non sapevo cosa fare.
Le fiamme ci stavano avvolgendo.
Volevo solo mia mamma a tenermi ancora una volta, ma no potevo, lei era già stata messa fuori gioco da Jonathan Gilbert.
La sua ombra era sopra di me. Non riesco ad odiarlo, ma era difficile cercare di odiare qualcuno che ha creduto che stava facendo la cosa giusta. Non importa se aveva ucciso mia madre.
La sua sagoma si profilava vicino a me in una fumosa visione grigia.
Verbena stava ancora scorrendo nel suo sangue, lasciando che le fiamme raccogliessero tutto quello sul suo cammino e uccidesse ogni sentimento e speranza che le aveva lasciato.
Un paletto è stato sollevato sopra il mio petto, proprio sopra il mio cuore che si era scosso per la prima voltaa un paio di mesi fa, proprio quando aveva incontrato Jeremy Gilbert.
I suoi capelli castani trasandati, occhi incerti e solitari ma traumatizzati, il sorriso un po' storto che si posava sul viso ogni volta che apparivo davanti alla finestra della camera da letto durante la notte. L'unico uomo che mi aveva fatto sentire umano in oltre 500 anni di vita come un mostro.
Tutto quello che volevo era di essere da lui per portare via il suo dolore, ora lo stavo lasciando solo a che fare con una vita che li ha dato troppo dolore lasciando che la sua mente innocente venisse risucchiato nel dolore che ha vissuto.
Ora posso solo sperare che mia madre mi venga a prendere dall'altra parte.Il mistero  che c'è dall'altra parte presto sarà rivelato, voglio solo vederlo un'ultima volta, poi mi occuperò di quello che verrà. Per favore, Dio, fammi andare da lui un'ultima volta per dirli quanto lo amo prima di prendere me, ti prego?
Poi ho sentito il dolore del paletto trafiggermi il petto.
Le vene spiccare dalla mia carne cadaverica.
Le mie ossa sono diventate fragili e poi, sono scivolato fuori dal mio corpo che una volta conteneva la mia anima, se si può chiamare.
Stavo volando, volavo nel cielo verso Jeremy.
Stava guardando fuori dalla finestra in attesa di me, ma io non sono venuta.
"Anna? Che cosa ti è successo, tu sei.... lucida?"
"Jeremy, ti amo così tanto, mi hai fatto sentire viva per la prima volta in 500 anni e ti ringrazio per questo".
"Che cosa sta succedendo?".
"Io sono morta....Jeremy, mi dispiace tanto". La mia mano ha raggiunto la sua, prendendo un aspetto più umano, come il vento che ha spazzato il passato.
"Non può essere, Sei qui".
"Mi dispiace".
"Chi è stato?".
"Non posso dirtelo, non puoi odiarlo per me, comunque riuscirò a vedere mia madre".
"Sì, ma non rivedrò più te".
"Questa è la tua ultima occasione, un ultimo tocco, un ultimo bacio, un ultimo amore per me, poi io me ne vado su. Questo è tutto quello che otteniamo, per favore fatemelo avere".
"Vieni qui". Sono gallegiata tra le sue braccia, sentendo il loro sicuro abbraccio per l'ultima volta. Mi sentivo al sicuro e in pace.
Il suo naso si rannicchiò tra i miei capelli.
"Ti amo Anna".
"Ti amo Jeremy Gilbert".
Poi una luce d'oro brillava dietro di me, era il momento di partire, di andare da qualche parte sconosciuta.
Il corpo di Jeremy si tese.
"Non sono pronto per lasciarti andare".
"Nemmeno io, ma non abbiamo scelta, ci rivedremo Jeremy, ti amo".
Poi ci siamo scambiati un dolce bacio e mi è scivolata una lacrima lungo la sua guancia e poi me ne sono andato.
Cio che mi abbracciò fu mia mamma, ero a casa  con lei nel 1864, in attesa di Jeremy."


Ciao, scusate gli errori ma è la mia prima volta, comunque spero vi sia piaciuta, intanto rimango in attesa dei vostri commenti