La pelle ardente, lo stomaco in subbuglio, il sangue ribolliva nelle sue vene. "Stupido..." disse a denti stretti, quasi avesse paura di esplodere definitivamente nel sentire la sua voce. "Stupido!"
Non riuscì a trattenere l'insulto, lo gridò lasciando che uscisse in fretta, come un animale inferocito che è finalmente riuscito ad aprirsi un varco tra le sbarre della gabbia in cui è stato rinchiuso.