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Autore: roku_    27/12/2010    3 recensioni
Un giorno lontano forse Morgana sarebbe riuscita a estirpare l’odio che invadeva la sua anima.
Un giorno, forse.
[Partecipante alla Camelot Challenge,spoiler terza stagione]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Morgana
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Terza stagione
- Questa storia fa parte della serie 'Camelot Challenge. '
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Dentro di te come un treno.

Partecipante alla Camelot Challenge indetta da LyndaWeasley e vogue91
Prompt: pianto
Attenzione! Spoiler terza stagione

Quando aveva deciso di passare al lato oscuro, Morgana era stata fiera di sé stessa.
Nessun rimorso, nessun senso di colpa.
Solo tanto orgoglio nell’aver finalmente trovato il coraggio di opporsi a Uther.
Un uomo che un tempo aveva considerato come un padre, ma che oggigiorno considerava solo un mostro.
Perché Uther non aveva nulla di umano, nulla.
Non c’era umanità nel condannare persone che si erano macchiate del reato di praticare stregoneria.
Non c’era umanità nell’immenso odio per la magia che riempiva il cuore di pietra del Re.
E i ricordi di lei e Uther erano stati chiusi in un angolo della sua mente.
Le gite nei prati, le carezze affettuose e semplicemente i sorrisi a lei rivolti erano stati completamente cancellati dall’odio e dalle lacrime di rabbia che piangeva ogni notte.
Perché così era più facile.
Perché dentro di sé Morgana sapeva che non sarebbe mai riuscitama odiare completamente l’uomo che l’aveva cresciuta come se fosse sua figlia.
Una parte di lei gli voleva ancora bene, ma quella parte era stata rinchiusa e zittita per lasciar posto alla Morgana crudele e spietata che aveva preso possesso del trono e che aveva sbattuto in cella Uther e che in questo preciso istante stava guardando suo padre piangere e chiederle perché, perché ha fatto questo.
E mentre guardava quell’uomo a cui sembra essersi spezzato qualcosa dentro, Morgana avrebbe voluto piangere e gettarsi tra le sue braccia, rannicchiarsi contro il suo petto come faceva quando era piccola e innocente, quando la sua anima era pura e priva di odio represso per troppo tempo.
Ma non poteva. Perché allo stesso tempo non riusciva a dimenticare tutti gli atti di malvagità che aveva compiuto Uther durante agli anni ai suoi simili, streghe e maghi. Se guardandolo una parte di lei provava ancora affetto, l’altra riusciva a vedere solo l’uomo malvagio che non aveva un cuore.
E per questo Morgana lo aveva lasciato lì a piangere nella sua cella, cacciando via le lacrime che premevano per uscire, lacrime che un giorno avrebbero comunque infranto la resistenza di Morgana e sarebbero sgorgate fuori. Perché piangere era l’unica cosa che le restava, l’unico modo per cacciar fuori l’odio e il dolore che la tormentavano, e che la mettevano in contrasto con se stessa.
Un giorno lontano forse Morgana sarebbe riuscita a estirpare l’odio che invadeva la sua anima.
Un giorno, forse.

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Il titolo è preso da quello della puntata 2x06 di Grey's Anatomy.

Ok davvero non so come mi è uscita fuori. E' stata una folata di ispirazione xD Spero non faccia troppo schifo TaT 
  
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