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Autore: LTlady    27/12/2010    4 recensioni
Era lì, sdraiato a terra, quella luce era ancora accesa nei suoi occhi color cioccolato così profondi. Continuavo a gridare a Joe di chiamare un'ambulanza
"Ti prego Nick, non mi lasciare"
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era lì, sdraiato a terra, quella luce era ancora accesa nei suoi occhi color cioccolato così profondi. Continuavo a gridare a Joe di chiamare un'ambulanza
"Ti prego Nick, non mi lasciare" i miei occhi iniziarono a gonfiarsi di lacrime, lui mi guardò e mi prese la mano con le sue ultime forze
"Non ti preoccupare, io starò sempre accanto a te, basta che mi tieni nel cuore per sempre" la luce nei suoi occhi cominciò a spegnersi piano piano
"No! Nick, ti prego resta con me! Non andartene! Io ti amo Nick!" quella luce si spense e la sua mano che teneva la mia cadde a terra senza vita
"NICK! NO! TI PREGO SVEGLIATI!" iniziai a gridare e a piangere, poi mi abbassai su di lui continuando a piangere, ad un certo punto sentii la sirena dell'ambulanza, poi entrarono in casa
"Giulia, spostati" mi disse Joe
"No, io non mi stacco da lui!" Joe mi prese di peso
"NO! JOE, LASCIAMI!" picchiai un paio di volte i pugni sul suo petto, poi mi arresi e lo abbracciai, entrambi piangevamo e ci abbracciavamo forte mentre quegli uomini cercavano di fare l'impossibile, tentarono di rianimarlo, ma non ci fu niente da fare
"Mi dispiace" ci disse infine uno di quegli uomini, io non riuscivo più a reggermi in piedi e caddi sulle ginocchia con lo sguardo fisso su Nick, non riuscivo nemmeno più a piangere. Quella notte fu terribile, non riuscii a dormire perché pensavo a Nick e se per caso mi addormentavo lo sognavo, ma in ogni sogno moriva, quindi mi svegliavo gridando. La mattina seguente ci fu il funerale, c'erano tutta la famiglia Jonas ovviamente ed io piansi per tutto il tempo
"È stata tutta colpa mia, l'ho sempre protetto e ora ho fallito" disse Joe mentre il prete parlava
"Non è vero Joe! Non dire così, tu hai fatto del tuo meglio e..."
"Ma non è bastato! Ho fallito Giulia, ho fallito!" io abbracciai Joe che iniziò a piangere
"No Joe, tu sei stato il fratello migliore del mondo! Non è stata colpa tua!" ad un certo punto il prete lasciò il tempo a chi voleva dire qualcosa, per prima andò la madre, poi decisi di andare anche io
"Nick era un ragazzo dolcissimo, solare con tutti... quando qualcuno litigava lui era sempre capace di farli smettere e di fargli fare la pace, non diceva mai di no e nessuno riusciva mai a tenergli il broncio... era un ragazzo straordinario... non-non è giusto!" tornai tra la gente e abbracciai la famiglia Jonas, poi il funerale finì, io rimasi lì fino a che se ne fossero andati tutti, non riuscivo a stare lontana da lui
"Coraggio, dobbiamo andare" Joe cercava di infondermi la voglia di andare avanti, io mi alzai e me ne andai.

Bussarono alla porta della mia camera, poi Joe entrò
"Ti ho portato la colazione"
"Grazie mille, Joe, ma non ho fame" lui appoggiò il vassoio sul comodino
"È da una settimana che non mangi e non dormi, reagisci! Se non vuoi farlo per me almeno fallo per Nick" io abbassai lo sguardo senza dire niente
"Nick non avrebbe mai voluto vederti così" le lacrime ricominciarono a scendere per le mie guance
"Lasciami un attimo da sola per favore" Joe mi guardò negli occhi, poi uscì dalla stanza
"Nick, io non riesco più a vivere senza di te!"
"Sì invece, tu devi farlo!"
"Nick, sei-sei proprio tu?"
"Sì, sono io, invece io non ti riconosco più, dov'è finita la Giulia che conoscevo, quella ragazza sempre sorridente, che aveva una voglia pazzesca di vivere, quella ragazza che amavo?"
"È morta insieme a te, Nick... il solo pensiero di non vederti più sorridere, il pensiero di non poterti più dire “ti amo” o di dirti quanto io tenga a te, il pensiero di non poterti più abbracciare, toccare o baciare, il pensiero di non poterti fare gli auguri nei giorni di festa o semplicemente di parlarti, mi uccide, Nick, mi uccide!"
"Lo so piccola mia, lo so, ma tu devi trovare la forza di vivere, fallo per me! Fatti una vita"
"E con chi Nick? Con chi?"
"C'è Joe" io scossi la testa
"Lui ci tiene moltissimo a te, lui ti ama, Giulia"
"Come fai a saperlo?"
"Io e lui ci siamo quasi presi a pugni per te" io stetti in silenzio
"Quindi lo farai? Ti alzerai da questo letto? Ricomincerai a vivere?" io annuii
"D'accordo Nick, te lo prometto"
"Ma ti voglio vedere sorridere... sempre... addio piccola mia, mi mancherai" quella visione di Nick scomparve
"Mi mancherai anche tu, amore mio" mi sfogai con il pianto ancora un po', poi mi calmai e mi girai verso il vassoio, cercai di mangiare, poi misi tutti e due i piedi sul pavimento e mi alzai, inizialmente barcollai un po', ma poi mi stabilizzai e uscii dalla stanza, andai in bagno e mi guardai allo specchio, ero ridotta a uno straccio, avevo occhiaie spessissime e gli occhi rossi e gonfi per colpa delle lacrime. Mi lavai la faccia e scesi di sotto dove c'erano tutti
"Finalmente! Iniziavo a preoccuparmi!" disse Denise vedendomi e mi abbracciò
"Hai fatto colazione?" mi chiese Paul e io annuii, non gli dissi niente riguardo alla visione di Nick, non volevo mi prendessero per pazza.

Riprendere la mia vita fu abbastanza difficile, soprattutto i primi giorni dove su ogni telegiornale e ovunque su internet si parlava di Nick, poi, man mano che i giorni passavano, ripresi a vivere, io e Joe ci mettemmo insieme, ci sposammo e avemmo un figlio che ovviamente chiamammo Nicholas Jerry Jonas. Qualche volta mi chiudevo in camera e piangevo ancora per Nick e un giorno Joe lo scoprì
"Perchè stai piangendo?" io non parlai
"Ancora per Nick, non è vero? La devi smettere! È morto Giulia! Perché non lo vuoi capire?" Joe uscì dalla stanza sbattendo la porta alle sue spalle, ma subito dopo si pentì, rientro in camera e mi abbracciò
"Mi dispiace" disse accarezzandomi i capelli
"Mi manca, Joe, mi manca da morire"
"Anche a me manca, piccola"
"Mamma, perché piangi?" Nicholas, nostro figlio, entrò in camera
"Non ti preoccupare, Nicholas, non è niente" lui mi abbracciò
"Stavi pensando allo zio Nick?" mi chiese lui
"Sì, piccolo mio"
"Dai, non piangere più, fallo per me"
"D'accordo, non piangerò più"
"Promesso?" Nicholas mi porse il mignolo
"Promesso" gli strinsi il mignolo con il mio e in quel momento vidi Nick che mi sorrideva
"Ricorda, lo hai promesso a tuo figlio" io annuii e lui sparì di nuovo sorridendomi
"Perchè annuisci?" mi chiese Joe
"Per niente, non ti preoccupare... che ne dici se adesso andiamo al parco, così giochi con gli altri bambini?" dissi a Nicholas
"Sì! Andiamo al parco!" Nicholas iniziò a saltellare. Da quel giorno non piansi più per Nick, sì, pensavo a lui ogni giorno, ma sempre con il sorriso sulle labbra, come avevo promesso a lui e a mio figlio.

   
 
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