Ovidio ci tramanda che Orfeo si voltò perchè sentì una voce, simile a quella di Euridice, che lo chiamava. E se Orfeo si fosse girato perchè i suoi sensi erano annebbiati dall' amore? L' ultima poesia del più grande incantatore, Orfeo, per discolparsi dall' aver amato troppo la sua Euridice. Buona lettura...


L' oscurità, la cosa più orribile che un mortale possa mai incontrare,
io l' ho attraversata per poterti ritrovare
per stringerti ancora, per sentirti mia ancora una vita
ho attraversato l' orrore, la paura e i terribili desideri per te.

Correndo fra terre sconosciute, respirando arie malsane
corrotto da strani desideri , tormenti d' una vita annoiata
inciampando in insicurezza adolescenziali
scoprendo una parte di me che non conoscevo, che forse non esisteva.

I mortali sono fragili, terribilmente fragili
e anche se il mio canto e la poesia recano
oblio e comando agli animi degli uditori
io sono sempre un debole mortale

Siamo schiavi delle emozioni, controllati dalla passione
e il sentimento più devastante è senza dubbio l' amore
l' amore che , a volte, raggiungendo i suoi limiti più estremi
riesce a devastare ogni mia logica, riesce perfino a far dominare i miei sensi più remoti...

L' amore mi ha pervaso, mi ha attraversato
è entrato dentro di me, possedendomi completamente,
non ti nego , tesoro mio, che sia stata una sublime sensazione
ma, la sensazione mi ha portato in estasi , facendomi scordare il mondo intero

Ed è così che, controllato dell' estremo desiderio di te
sono giunto nell' estrema parte del mio cuore
a conoscere me stesso, scavando nel buio
posseduto dall' amore

che mi ha offuscato i sensi
è così mia tenera passione
quando ho sentito la tua mano incavarsi nella mia
l' amore si è impadronito completamente di me

sono stato un irresponsabile, non ho riflettuto
per una volta il mio cervello si è trovato sconnesso dalla realtà
la brama di vederti mi ha colto e...
in un attimo di sensuale follia

ho voltato il mio capo
ho posato il mio sguardo su di te, creatura perfetta
ma infondo,
teneramente fragile come me, pur essendo incantatore

e anche se adesso, mia eterna speranza di piacere
non sei più con me
non riuscirò mai a dimenticare il tuo estremo sguardo
fortunatamente ignorante di quello che sarebbe accaduto di lì a poco

ed è stato meglio, così ho potuto godere a pieno
della tua eterna, eterea, sognate espressione
mia estrema gioia, sono stato fragile
come il più infame degli uomini

egoista a tal punto da condannarti all' Ade
impulsivo come un adolescente al primo amore
desideroso come se fosse stato il nostro primo sguardo
avido, perché l' estremo amore mi avvolgeva

oscurando il mio cervello
gridando al mio cuore di voltarsi
per poter vedere
il punto fermo di una vita fragile.
 
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N.d.A. ok, forse l' essermi paragonata ad Orfeo, dicendo che questa è stata la sua ultima poesia, è stato un grande atto di mancanza di modestia. Ma che ci posso fare io, se l' ho scritta dal punto di vista del mio amatissimo Orfeo? Non me ne vogliate!! Spero che vi risulti piacevole e che non vi annoi troppo, io sono fissata con la mitologia e quindi adoro il mito di Orfeo ed Euridice. Mi raccomando: lasciate qualche recensione. Non vorrete far incazzare l' autore, Orfeo? u.u