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Autore: livingfiamme    29/12/2010    1 recensioni
-No, Darkness! -Sì, Bill.-sorride, triste.-Devo andarmene. -Ma no, non può essere... perché?- mi prendo il viso fra le mani. Non voglio sentire la risposta, che sarà la solita ''Io non ti amo più''. E già mentre il mio cuore si prepara ad affondare, la sua voce cristallina risuona nel salone buio e vuoto. Come la mia anima.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avviso:
io non sono fan dei Tokio Hotel, nè li conosco tanto bene. Sono solo un'ascoltatrice occasionale che ascoltando Automatic ha partorito questa OS. Pertanto, se riscontrate errori, se vi sembra che il personaggio sia OOC, vi prego di farmelo notare.
Enjoy my little story,
Dita magiche.







 

My darkness is now yours.



29 Agosto 2010, ore 7.30

L'alba di un nuovo giorno si intravede attraverso le finestre finemente istoriate della camera da letto. I raggi del Sole colpiscono timidi la mia pelle candida, facendola rilucere delicatamente.
Chiudo gli occhi d'istinto, mentre la luce li ferisce dando loro il buongiorno. Una mano passa distratta fra i miei capelli, come a voler scacciare i ricordi della sera prima. Ricordi che colpiscono le mie palpebre ancora chiuse impedendomi di cancellarli.
Mi volto a guardarla. E' davvero bella nella prima luce del mattino. I suoi capelli biondi sparsi sul cuscino le danno un'aria quasi angelica. Il suo viso è sereno, mentre dorme. E' libera da tutte le sue preoccupazioni, finalmente. La mia piccola Darkness. Sorrido istintivamente e la mia mano di riflesso accarezza i suoi capelli, così biondi da contrastare duramente col suo nome.
Darkness. Oscurità. Un nome piuttosto curioso, soprattutto per una bambina.
Ma non le ho mai chiesto il significato del suo nome.
Deve restare nel buio.
Le sarò per sempre grato per quello che ha fatto alla mia anima corrotta. Darkness. La mia oscurità ora è tua.
-Amore...
-Scusami piccola, non volevo svegliarti.
-Tanto prima o poi avrei dovuto svegliarmi. Devo andarmene. Quelle parole scatenano in me un nuovo dolore.
-E' necessario, Darkness?
-Sì, lo sai. Mi dispiace davvero, ma le parole di ieri sera non sono cambiate.
Annuisco, mentre sento la mia anima tornare a spezzarsi.

28 Agosto 2010, ore 21.30

-No, Darkness!
-Sì, Bill.-sorride, triste.-Devo andarmene.
-Ma no, non può essere... perché?- mi prendo il viso fra le mani. Non voglio sentire la risposta, che sarà la solita ''Io non ti amo più''. E già mentre il mio cuore si prepara ad affondare, la sua voce cristallina risuona nel salone buio e vuoto. Come la mia anima.
-Oh Bill, non pensare... io ti amo. Ma...- si morde le labbra, come se la promessa di un segreto la costringesse a stare zitta.
-Darkness, se mi ami, perché ora vuoi andartene così? Senza una spiegazione, senza preavviso... Tutto questo non ha senso, Dark.
-Oh Bill, la spiegazione c'è. Ma io preferirei che tu non l'ascoltassi.
-Dark, non credi che finirei per tormentarmi lo stesso? Tanto vale sentire la verità.- non so se lei mi stia mentendo. Voglio scoprire cosa c'è sotto a tutta questa cosa senza senso. Voglio sapere perché la mia più grande ragione di vita sta scappando dalle mie mani, sta sfuggendo dalla mia inutile, tormentata e buia esistenza.
-Bill, no, ti prego... non costringermi a farti del male più di quanto io abbia già fatto, per favore. Mi fai stare male.
-Darkness, io devo sapere... capisci? Forse dopo mi sentirò meglio, forse allora ti lascerò andare-non credere che io sia disposto a rinunciare a te così facilmente-. La mia condotta di cattivo ragazzo non è cambiata. Però, se saprò, forse allora... sì, forse potrei rinunciare a te, conscio che tu stia cambiando in meglio. Ma fino ad allora...
-Oh, Bill, ho sempre saputo che sei un cattivo ragazzo-ride, spensierata e un po' maliziosa-ma non fino a questo punto. Terresti prigioniera una povera ragazza dopo averla resa schiava di te?
Fingo di pensarci su -Sì, credo di sì. Soprattutto se quella ragazza ha intenzione di portarsi via il mio cuore.
-Mi dispiace, ma credo che sia una proprietà non restituibile ormai, signor Kaulitz.
-Allora, signorina Johnson, lei mi spiegherà in maniera convincente perché intende andarsene.
-Bill...
-No, Darkness. Parlami. Ti prego.
E lei mi parla, le parole sgorgano dalla sua gola come gocce di una tempesta, rabbiose si abbattono sul mio cuore uccidendolo, suono dopo suono. Facendo della mia anima un enorme buco nero.
-Vuoi la verità? Bene. Sto morendo, Bill. Ho un tumore.
Ed ora, d'improvviso, capisco perché lei non abbia voluto dirmelo. Perché sapeva che avrei sofferto. Sapeva che avrei sentito il mio cuore andare in pezzi, e cadere nelle acque della sofferenza. Sapeva che la mia anima si sarebbe fatta nera.
-Quanto ti resta?
-E' davvero così importante saperlo? Fra poco me ne andrò. Trascorrò i miei ultimi giorni di vita in uno schifosissimo ospedale cercando di non farmi sfuggire il tuo nome dalle labbra.
E d'un tratto, una richiesta infantile mi si forma sulla bocca ed esce, vocalizzata da quelle corde maledette.
-Amami, Darkness. Per l'ultima notte.
Lei acconsente, dandomi un leggero bacio sulle labbra.

29 Agosto, ore 10.30

Ed ora sono qui, a vederla partire per l'America, nascondendomi dietro un sorriso di facciata che forse serve solo a farla sentire peggio.
-Bill, mi prometti una cosa?
-Tutto quello che vuoi.
-Tempo fa non avresti risposto così.
-Tempo fa era diverso, mia piccola Oscurità.
-Promettimi che mi incontrerai in Paradiso.
Dapprima confuso, sorrido, afferrando il riferimento alla sua canzone preferita.
-Just put your trust in my heart, and meet me in Paradise.
Lei mi sorride, ed è l'ultimo sorriso che vedo di lei, prima che mio fratello mi dica che lei se ne è andata.
-Ha detto di dirti che la sua fiducia è nel tuo cuore.- Sorrido. Un giorno potremo davvero incontrarci in Paradiso.

   
 
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