Una vecchia signora con mani callose e piene di grinze all’uncinetto tesse una sciarpa.
Dinanzi al camino e seduta su una sedia a dondolo pensa a cosa rappresentare: un incidente, un sereno Natale, un Capodanno ricco di gioia.
La signora rugosa tesseva il destino di ogni uomo su delle sciarpe, ormai la tela non andava più di moda e lei era vecchia e stanca per tesser enormi tele.
Le sue mani con l’uncinetto decretavano non solo la nascita e la morte, ma anche ciò che sta nel mezzo: la vita.
Lei decideva della vita di ogni persona, raffreddori ed influenze, scuola e lavoro, successi ed insuccessi.
Il destino è intessuto su di una sciarpa colorata dalle mani di un’amabile vecchietta, anche io ho la mai sciarpa e su di essa è stato rappresentato l’insuccesso del mio esame.
Non è mica mia la colpa se è andato male!
Le mani del destino avevano già intessuto i fili ed io non sono nessuno per cambiare il fato.
Note autrice…
So che questa Nonsense vi ha lasciato a bocca aperta ma lasciatemi spiegare.
Ho rappresentato il destino come una dolce anziana che tutto decide e la persona che parla giustifica il suo insuccesso colpevolizzando la vecchietta e non se stessa.
In poche parole ho voluto evidenziare un aspetto caratteriale molto comune, quello del non assumersi le proprie responsabilità.
Spero vi piaccia, ma fatemi sapere.
Ringrazio chi legge e chi commenta, sperando lo farete.
Questa Nonsense partecipa a Challenge il Festival del Nonsenso indetto da NonnaPapera!
Partecipate in tanti!