Titolo:
Maybe yes, maybe not.
Rating:
PG
Genre:
Malinconico, introspettivo.
Character:
Enma Kozato, Tsuna Sawada, Adelheid Suzuki (accennata).
Pairing:
Accennato 0027 ( Enma/Tsuna )
Conteggio
Parole:
429
( flashfict. )
Disclaimers:
KHR, Enma, Tsuna, Adelheid appartengono ad Akira Amano.
Warning!
Spoilers!
MAYBE YES, MAYBE NOT.
«Enma-kun».
Enma
alzò gli occhi su Tsuna, staccando un filo d’erba
del campo
sportivo dietro la scuola. Il sole incendiava l’aria,
nonostante il
vento fresco che smuoveva le nuvole.
Tsuna
si morse appena il labbro inferiore, stringendo le ginocchia al
petto.
«Non
mi piace che la tua famiglia si accolli il peso di proteggermi. Non
voglio che qualcuno si faccia male a causa mia».
«Non
è un peso. Stai tranquillo, Tsuna-san, niente
andrà storto».
Bugiardo.
Adelheid gli diceva sempre di stare attento a non far trasparire
niente del piano, o i Simon sarebbero stati definitivamente
distrutti. I Simon Rings avevano bisogno di quel
sangue,
o sarebbe andato tutto perduto. Dovevano solo tenere duro per un
po’
e i Vongola sarebbero stato annientati e la vendetta ultimata.
Ma,
guardando gli occhi di Tsuna – grandi, grandi puri e puliti
-, Enma
sentì una stretta dolorosa allo stomaco. Era la persona
più vicina
ad essere un amico. Lo avrebbe tradito – gli avrebbe portato
via i
suoi più forti Guardiani. I suoi amici.
La sua famiglia.
«Ma
potrebbe succedere di tutto!», esclamò Tsuna,
inalberandosi subito,
alzando le mani verso il cielo. «Il sicario che mi ha
attaccato era
spaventoso. E se ne arrivassero di altri più
forti?»
Il
Boss della famiglia Simon poté chiaramente vedere il brivido
che
percorse le dita del Decimo Vongola. Si
preoccupa davvero
per noi.
Chiuse
gli occhi con forza.
Che
stupido, Tsuna-san.
«Sapranno
cavarsela benissimo, non ti preoccupare, Tsuna-san»,
ripeté,
annuendo piano.
Un
lievissimo sospiro lasciò le labbra di Tsunayoshi, poi
alzò il viso
verso l’alto ed osservò le nuvole rincorrersi e
assumere forme
confuse.
«Sei
un amico, Enma-kun».
Enma
percepì chiaramente il cuore perdere un battito.
Pensò che, alla
fine, Tsuna forse era diverso da tutti gli altri Boss Vongola. Che
fosse ancora pulito, scevro dalla loro malizia e malignità.
«I
Vongola sono tutti uguali, tutti marci. Non farti ingannare, Enma.
Non se non vuoi fare la fine del Primo. Tutti marci».
No,
Adelheid si sbagliava, ne era certo.
Aspettando
solo, sotto quella pensilina calda e afosa, capì che
Adelheid aveva,
invece, maledettamente ragione, che Sawada Tsunayoshi era sporco
esattamente come gli altri, inquinato dal sangue malato dei Vongola,
che avrebbe dovuto bruciare all’inferno per le pene che il
Primo
aveva fatto passare alla sua intera famiglia.
Alla
fine, chi doveva esser traditore era stato tradito.
E questo era, forse, ciò che gli bruciava di più sulla pelle. L'avrebbe voluto aiutare. L'avrebbe aiutato.
Ma la famiglia Simon - e così, anche Enma - non valevano niente per i Vongola. Menzogne, quelle del Decimo.
Sei
un bugiardo, Tsuna-san.