Odioso. Ecco cos'è il ritorno a scuola. Odioso.

Non mi mancava affatto tutto questo casino per i corridoi, tutte queste voci che parlano. Quasi mi scoppia la testa. L'unica cosa che mi mancava era il mio armadietto, tutto qui. E siamo solo alla prima ora.

Suona la campanella della seconda ora. Mentre mi dirigo nella classe di spagnolo, insieme a Bonnie e Caroline, mi capita di buttare l'occhio in segreteria.

'Hmm, e quello chi è?' dico pensando ad alta voce. Le altre due si girano per guardare.
'Non lo so, ma intendo scoprirlo.' dice Caroline sorridendo maliziosamente. Ogni volta che arriva un ragazzo nuovo a scuola, lei è la prima a metterci la mani. Poi si stanca, e lo lascia al resto delle pretendenti. Ma Caroline è così, e ormai ce la teniamo così.

'Ma si vede solo da dietro!' dice Bonnie.
'E che di dietro.' risponde Caroline.

Dopo aver scrutato bene questo nuovo ragazzo misterioso, riprendo il passo. Arrivata in aula, mi siedo al mio solito posto, vicino a Bonnie. Con cinque minuti di ritardo, entra lui. Quel ragazzo che avevo ben squadrato dalla testa ai piedi. Riesco a vedergli il volto appena si toglie gli occhiali da sole. Ha i capelli neri, e degli occhi che ipnotizzano. Sono azzurri come il cielo. Ti perdi all'interno di quelle iridi. Si siede proprio accanto a me, l'unico posto vuoto. Non si gira neanche a guardarmi.

'Ragazzi, abbiamo un nuovo allievo nella nostra classe. Si chiama Damon, Damon Salvatore.' ci spiega il signor Tanner.

-Damon è?- Penso fra me e me. Che nome strano. Deve avere i genitori un pò vintage. Sorrido sotto i baffi. Prendo il libro di spagnolo, e lo apro alla prima pagina che capita. Comincio a scrutare il nuovo ragazzo, cercando di non farmi vedere. E' perfetto, oserei dire. Ha la carnagione molto rosea e limpida, delle labbra carnose. Ha una corporatura forte, ed è alto abbastanza. E poi quegli occhi. Sono impenetrabili. Sento qualcuno battermi sul braccio. Era Bonnie, che mi ha dato una gomitata.

'Ehi, che c'è?' chiedo incuriosita, massaggiandomi il braccio.
'Stai continuando a fissarlo. Se ne accorgerà. E' da quando è entrato che lo stai mangiando con gli occhi, ed è praticamente finita l'ora.' Mi limito ad annuire, quasi non capendo. Già finita l'ora? Dio il tempo è volato. Suona la campanella. Prendo il libro e lo infilo nello zaino. Troppo immersa nei pensieri, da girarmi di scatto e trovarmi a due centimentri dal volto di Damon.

'Oh, scusa.' tutto ciò che esce dalla mia bocca. Quei suoi occhi. Dio come sono azzurri.
'Non credevo d'essere così trasparente.' risponde. Ha una voce cristallina. Dopo aver risposto, mi lancia un sorriso sghembo. Sorrido. Subito dopo mi giro e mi dirigo verso Bonnie e Caroline, che mi aspettavano sulla porta.

'Che ti ha detto?' mi chiede nervosa Caroline.
'.. Niente. Per sbaglio gli sono andata addosso.' stavo ancora pensado a quegli occhi.
'Sul serio Elèna, che ti ha detto?' mi richiede un pò irritata Caroline.
'Parola per parola?' chiedo accigliata. 'Io: Oh, scusa. Lui: Non credevo di essere così trasparente.' dico infastidita.
'Oh bene. Quindi gli stai antipatica.' risponde Caroline. E se ne va con un sorriso ebete in viso.
'No comment.' dico a Bonnie appena Caroline scompare dalla mia vista. Bonnie è come una sorella per me. Ci conosciamo da quando siamo piccole. I suoi sono separati, ed abitano a Fell's Churc. Lei invece ha deciso di rimanere qui a Mystic Falls con la nonna. Quest'ultima in questi giorni sta spiegando a Bonnie, di essere una strega. Dice che la generazione delle Bennett è fatta di streghe. La madre di Bonnie non lo è. La nonna si. Quindi la prossima è lei. Bonnie non ci crede ancora molto.

'Che lezione abbiamo dopo pranzo?' chiedo a Bonnie.
'Credo chimica' risponde un pò incerta.
'Ah.. Che entusiasmo!' dico sorridendo. Ci sediamo al solito tavolo, vicino la grande quercia, e cominciamo a mangiare.
'Hai visto che strano il nuovo tizio?' mi chiede.
'Chi? Cosa?' mi va per traverso il panino. 'Intendi Damon?' domando schiarendomi la voce.
'Si, Damon.' dice ridendo.
'Oh si. Strano? Parecchio.' ripenso ai suoi occhi. 'Quando la scrutavo, prima in classe, ho notato che ha un anello al dito. Dev'essere un lapislazzuli il diamante, ma credo sia due centimentri per due! E' molto grande, l'ho notato proprio per quello. E sopra c'era una 'D' scritta in corsivo.' rifletto un pò su ciò che ho appena detto. E' molto vistoso quell'anello.
'Sarà un'eredità di famiglia.' risponde Bonnie addentando il panino.
'Già.'