Non è finita…
 
Tutta la squadra rimane immobile nella stanza del nuovo direttore, tutti evidentemente scioccati dalle sue ultime parole, non si può dividere un intero reparto solo per un piccolo errore, tanto più se è il reparto più efficiente di tutta l’agenzia federale.
La prima persona che si muove è l’agente David, nei suoi occhi c’è buio, quasi un’ombra di lacrime; non si dirige verso l’ascensore, ma prende lo zaino e si siede, forse per l’ultima volta, alla sua scrivania.
Mçgee non ha alcun’intenzione di chiedere altre spiegazioni, è tutto fin troppo chiaro, le porte dell’ascensore si chiudono alle sue spalle dopo un piccolo cenno alla collega seduta; un tonfo chiaramente provocato da un pugno sul muro non fa sobbalzare nessuno, è notte inoltrata e l’ufficio è ormai popolato dai soli rapporti freschi di stampa.
-Tony…-nella sua voce si ode un misto di rabbia e tristezza, che traspare nonostante i suoi sforzi di nasconderlo.
-beh direi che finisce qui, giuro,non avrei mai creduto cheti avrei detto addio così presto- i suoi occhi guardano a terra,non basterebbe il coraggio di un leone per non piangere,ma si sa…davanti agli altri non ci si apre mai abbastanza.
Gli occhi del direttore Lion, invece, sono fissi sull’agente speciale Gibbs.
-come mai questi cambiamenti, Lion?
-mi dispiace, Gibbs ho dovuto farlo. Comunque no, non ti dirò il perché di questa decisione che,come hai ben visto non fa male a nessuno
-non mentire a me, so benissimo dove sei stato nelle ultime ore.
La conversazione viene interrotta dal tonfo della porta inaspettato a quell’ora della notte e,l’agente dell’ FBI Fornell invita tutti ad accomodarsi con un evidentemente finto sorriso.
 
-infatti, non doveva andare così - Ziva sta tanto male da non riuscire quasi più a parlare
-ma che fai piangi?
-no - risponde automaticamente portandosi una mano agli occhi
-vieni qua...- non era mai stato un tenerone, ma quando vuole sa essere una buona spalla su cui consolarsi.
L’abbraccio sembra durare in eterno, quando la testa di lei si alza e i loro occhi si incrociano
-mi chiedevo quanto tempo potevi resistere ancora!-
- che scemo che sei!-
Si sono sempre amati, di nascosto, un amore fatto di sguardi, di parole giuste dette al momento sbagliato, o di momenti giusti riempiti di parole completamente fuori luogo,ma ormai non importava più… era tutto finito:la barca su cui Tony sarebbe rimasto per 11 mesi partiva fra qualche ora,e un aereo per Tel Aviv sarebbe partito dopo poco.