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Autore: Zsadist    31/12/2010    2 recensioni
La verità è che non ho mai incontrato Dio, né tanto meno desiderato farlo. Ma ho incontrato il Demonio, un bellissimo demone dal doppio volto. Uno bianco ed uno nero. Io che sono un discepolo di Dio, e che posseggo l’Innocence ho un’anima che notte dopo notte, si tinge delle tetre tonalità del buio.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allen Walker, Lenalee Lee, Nuovo personaggio, Tyki Mikk, Yu Kanda
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2
La missione

La bionda si girò sul lato, e con occhi socchiusi, osservò il flacone di pastiglie che stava in bella vista sul comodino accanto al letto. Per quanto tempo avrebbe resistito? E se nemmeno il vecchiaccio fosse riuscito a trovare nulla per aiutarla? Chiuse gli occhi completamente. Non voleva pensare. No, una soluzione esisteva, bastava solo scovarla.
Quando si svegliò era l’alba. Scese dal letto e si infilò nella porta accanto a quella d’ingresso, il bagno non era grande, ma non le importava. Voleva solo farsi una doccia. L’acqua cadeva tiepida lungo la pelle. Inspirò profondamente assaporando quell’attimo di pace. La calma prima della tempesta. Sorrise. Finita la doccia indossò l’uniforme da Esorcista e guardandosi allo specchio incurvò nuovamente le labbra ricordando il giorno in cui aveva chiesto al vecchiaccio il motivo per cui gli esorcisti dovessero andare in giro con qualcosa di tanto vistoso. Era solo una bambina catapultata in un mondo di adulti.

Prese l’arco ed uscì. Komui l’aveva mandata lì per certe attività sospette di cui al 99% erano responsabili gli Akuma, e dove c’era un certo movimento da parte loro, forse poteva esserci anche dell’Innocence. Isabella si coprì i capelli col cappuccio. Subito come era arrivata aveva avuto modo di sentire una storia alquanto interessante, ed il suo fiuto le diceva di essere nel posto giusto. Al contatto col freddo, la bionda si strinse nel mantello iniziando a camminare verso il bosco. Sarebbe stata lei a stabilire se le sparizioni degli abitanti del luogo fossero da attribuire ai lupi o agli Akuma. La neve non rendeva facile il cammino in quelle zone poco battute. Un rumore fece istintivamente bloccare la ragazza. In posizione di guardia, la giovane figura, scrutò l’orizzonte. Un’ombra passò velocemente da un cespuglio all’altro, mentre un ronzio iniziava a farsi sentire.

-Tsk, lupi, eh?- sibilò la ragazza –Grossi lupi dall’aspetto mostruoso-.

Strinse l’arco e tirò la corda, mentre con una freccia che solo lei poteva vedere, puntava in un punto della foresta. Quando l’ombra si mosse nuovamente, la ragazza scagliò la freccia che andò a colpire qualcosa.

-Grrrr- ringhiò il ferito.

Isabella scagliò una nuova freccia, ma questa volta diretta verso la sua destra. Il nemico era lì. Se l’intuito non l’aveva abbandonata, dovevano essere almeno in tre. L’Akuma colpito si rialzò e con velocità si diresse verso di lei.

-Ti uccido! Ti uccido! Ti uccido!- continuava a ripetere l’Akuma rivolto all’Esorcista.

Un livello 2!pensò la ragazza scagliando un altro dardo verso il nemico. Si gettò di lato all’ultimo istante per evitarne il contatto. E fece scorrere lo sguardo sul quel demone violaceo cercandone il punto debole.

-Esorcista morirai per aver rovinato la mia splendida pelle!- minacciò l’Akuma.
-Smettila di blaterare- lo rimbeccò lei, ma poi un’idea le fece capolino nella mente –Anzi. È tutto questo ciò che sai dire? “Ti uccido”, “Morirai”… sei patetico, sai?-.

L’Akuma fumò di rabbia, ed accanto a lui si disposero a semicerchio altri tre demoni. Isabella sorrise. Aveva azzeccato il numero di prede. Qualcosa alle spalle dei suoi nemici brillò leggermente colpito dai deboli raggi di sole. Innocence? si chiese l’Esorcista. Di qualsiasi cosa si trattasse doveva prenderla prima che lo facessero loro. L’unica cosa sicura era che aveva avuto un’ottima tempistica. Sarebbe bastato arrivare qualche minuto dopo per mandare all’aria la missione.

-Stolta creatura!- urlò l’Akuma scagliandosi nuovamente contro la bionda.

Ma Isabella, stavolta sapeva esattamente cosa fare. E come vide il demone aprire bocca, scagliò una freccia che finì direttamente nella bocca dell’Akuma. Il quale si bloccò improvvisamente ed iniziò ad urlare. Una luce si sprigionò dalla creatura distruggendola. I compari dell’Akuma indietreggiarono. Ma l’Esorcista sussurrò qualcosa al suo arco, il quale mutò forma allungandosi ed iniziando a brillare di un debole azzurrino, ed inspirando lentamente, lanciò diversi darsi uno dietro l’altro, mirando agli occhi dei nemici.

Un’esplosione di luce avvolse quella parte di foresta per poi sfumare in cielo. Nel villaggio, gli abitanti si fermarono e volsero uno sguardo allarmato verso le piante coperte di neve. E quando dal bosco uscì una figura, si allontanarono di corsa. Isabella non badò alla gente che al suo passaggio si chiudeva in casa, e tornò alla locanda.

-Sorellona!- la salutò il piccolo Yuri correndole incontro.

Isabella si ritrovò con un moccioso attaccato al collo.

-Sorellona, la nonna mi ha detto che sei andata nel bosco- le sussurrò in un fiato il bambino –Ho avuto paura di non rivederti mai più- aggiunse bagnandole il viso con le lacrime.

L’Esorcista sospirò. Ma alla fin fine poteva comprendere quella piccola creatura. I suoi genitori si erano avventurati nella foresta e non avrebbero mai più fatto ritorno.

-Tranquillo. È tutto finito- gli disse lei arruffandogli i capelli –I “lupi” non vi daranno più fastidio. Non quelli almeno-. Restò nella locanda un altro giorno prima di salutare e tornare alla stazione. Quando vi arrivò, Isabella infilò una mano in tasca, e ne tirò fuori un paio di monete. Senza entusiasmo le inserì nel telefono pubblico e compose un numero. Ci vollero diversi squilli prima che qualcuno rispondesse.

-Isabella Strass- dichiarò la ragazza –Missione ultimata-.
-Rientra alla Home- ordinò il suo interlocutore.
-È proprio necessario?- domandò lei storcendo il naso. Odiava tornare alla sede dell’Ordine Oscuro.
-Si- rispose l’uomo prima di riagganciare.

Andava di fretta il signorino, eh?commentò mentalmente Isabella prima di salire sul treno. Anche volendo fare in fretta, prima di una settimana non sarebbe giunta a destinazione. Beh, se era qualcosa di tanto urgente, Komui avrebbe dovuto mandare qualcuno a riferirle della prossima missione al posto di convocarla là. Si accomodò sulla poltroncina della cabina, e guardando fuori dal finestrino, si domandò il motivo per cui gli Akuma negli ultimi tempi sembravano tanto irrequieti.



 

 

 

 

 

ValexAnime: Si, effettivamente hai ragione XD Isabella ha qualcosa che ricorda molto Kanda, ma ammetto che non è stato fatto apposta. Avevo in mente un pg dal carattere forte, ma con un peso addosso, ed è uscita fuori lei XD. Per quanto riguarda l'improvvisazione o no, beh, io la trama l'ho bella e chiara nella mente, spero solo che i pg restino su quella linea, ma ormai sono abituata a vedere i miei stessi personaggi prendere possesso della storia e continuarla a modo loro. Una cosa è sicura: il finale non cambierà!

Hellie_: Beh, Isabella dovrebbe essere meticcia (madre tedesca e padre italiano). Spero che man mano che la storia prosegue riuscirai a dare un parere più soggettivo, nel bene e nel male, perchè altrimenti come si fa migliorare? XD

Bethan: Anch'io adoro l'arco, e sinceramente ero curiosa di vederlo come arma di un Esorcista, anche se non credo di essere riuscita a catturare appieno questo strumento... uhm... proverò a lavorarci su, promesso!

   
 
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