Tic.Tic.Tic.
La pioggia tamburellava rumorosamente contro la finestra della sua camera.Non era una di quelle piogge che anticipavano il diluvio universale,bensì era una pioggia leggera,una di quelle
che picchia in modo forte e deciso.

Tic.Tic.Tic.
Non ce la faceva più,quel rumore era troppo forte per lasciarsi andare ai suoi pensieri.Ma forse era meglio così!
Non faceva altro che pensare e pensare per cercare di trovare una soluzione a quella storia.Klaus sarebbe arrivato presto,e lei non aveva che quell'unica idea in mente:consegnarsi a lui!
Ma sapeva che loro non gliel'avrebbero mai permesso.Loro erano le sue ali,i suoi angeli che la proteggevano perchè amavano proteggerla!Era semplicemente questo il motivo,non c'era
nulla sotto:niente artefici nè sotterfugi,loro la amavano e lei amava loro.
Ma questa era un altro problema,un'altra storia.

Una folata di vento aprì di colpo la finestra,lasciando entrare il freddo gelido che rivestiva Mystic Falls.
La sua pelle rabbrividì,i capelli le fluttuarono per qualche veloce secondo nell'aria,il suo leggero pigiama estivo si alzò dalla pelle di lei,lasciandole la pancia scoperta.
Elena Gilbert si strinse tra le braccia e fece per chiudere la finestra quando sull'albero,che viveva da anni di fronte casa sua,vide una piccola immagine scura:un corvo!

Elena:"Cosa ci fai tu qui?"La ragazza non parlava al corvo ovviamente ma alla presenza dietro di lei.Nonostante le spalle che lei gli dava,sapeva benissimo che stava sorridendo.
Lo conosceva troppo bene.
Damon:"Wow ormai l'arte del sorprendere non mi appartiene più!Bè allora dovrò cercare qualcos'altro per spaventare le dolci donzelle di Mystic Falls"Il suo tono era molto ironico
e teatrale.
Elena:"Cosa vuoi Damon?"La ragazza era troppo stanca per stare dietro alla sua mente psicopatica,voleva solo andare a dormire.Ma non potè farlo,sia perchè c'era Damon e sia perchè
quest'ultimo aveva occupato interamente il letto,insieme al suo orsacchiotto.
Elena incrociò le braccia guardandolo molto seccata:"Se ci tieni tanto te lo regalo quel peluche,basta che vai via di qui!"
Damon:"Hai sentito?"Disse Damon parlando all'orecchio dell'orsacchiotto:"Elena vuole che io me ne vada,è proprio una cattivona!"
La faccia di Damon fu improvvisamente colpita da qualcosa di morbido,un cuscino.
Damon:"Se tu pensi che un cuscino possa mandarmi via di qui,non mi conosci proprio!Anche se pensavo il contrario!"Damon posò l'orsacchiotto sul comodino e in un minuto
Elena se lo trovò di fronte,con un ghigno stampato in volto.Elena roteò gli occhi,spingendolo verso la finestra:"Damon davvero non sono in vena questa sera!"
Damon si fermò all'istante facendola sbattere contro la sua schiena.
Elena:"Ehi,ma che ti prende?"
Damon si girò,i loro occhi erano di nuovo gli uni contro gli altri:"C'è un motivo per cui sono venuto qui questa sera!"
Elena emise un sospiro di sollievo:"Bene,illuminami"
Damon:"Volevo solo accertarmi di non trovare sui necrologi di domani mattina il tuo nome"Elena nonostante quella frase potesse sembrare ironica,sapeva che era molto preoccupato per lei.
Lui era uno dei suoi angeli.
Elena:"Non ho intenzione di suicidarmi lo sai!"
Damon:"Allora mettiamola così:volevo trovarti a casa questa sera e non dispersa chissà dove.Promettimi che non farai niente di stupido,Elena!"La sua voce era molto persuasiva così come il
suo sguardo,tanto che Elena pensò di non avere verbena addosso e che lui la stesse soggiogando.
Elena:"Lo sai bene come la penso!"Elena fece per girarsi,ma lui le bloccò i polsi.
Damon:"Non farmi diventare l'autore di un misterioso rapimento.Odio i rapimenti"Elena avvicinò il suo volto al suo in segno di sfida:"Ah si?Atlanta ti ricorda qualcosa?"
Damon roteò gli occhi seccato:"Ancora con quella storia?Io non ti ho rapita,io ti ho salvato sia dall'incidente che dal mondo.Time out ricordi?Mi sembrava ti fosse piaciuto"
Damon le sorrise in modo sensuale.
Elena:"Si,escludendo però la tua quasi morte.Anzi no,a ripensarci ben quello è stato il momento più spassoso"

Sfida.Sfida.Sfiida.Nell'aria c'era solo aria di sfida.

Damon sgranò gli occhi divertito,e guardandola in modo psicopatico:"Oh e allora perchè mi avresti salvato?"
Elena rimpicciolì i suoi occhi,pensandoci qualche secondo di troppo.Damon sorrise soddisfatto:"Ammettilo Elena Gilbert,tu sei pazza di me!"
Elena lo spintonò e si liberò dalla sua presa:"Smettila"Gli ordinò e lui rise,rise di gusto.
Damon:"Comunque prima dicevo sul serio.Se farai un'altra volta qualcosa di stupido e pericoloso,ti giuro che sarò io ad ucciderti."
Elena:"Non avresti mai il coraggio di farlo!"
Una folata di vento ed eccoli lì,di nuovo davanti a lei.Le fronti e i nasi si sfioravano,i respiri si fondevano,i loro cuori si univano.
Damon:"Ti ricordo che ho gia ucciso un pò di persone Elena.Sta a vedere"Damon la fece girare mettendole un braccio intorno al collo,stringendo leggermente:"Ne sei ancora così sicura?"
Elena sfacciatamente gli rispose di si,lui aumentò la stretta.
Elena:"Non ce la farai mai perchè amettilo Damon Salvatore,tu sei pazzo di me"Disse imitando la sua voce.Damon sorrise,appoggiando la sua bocca sui suoi capelli.
La presa mano a mano diminuiva sempre di più finchè il collo di Elena fu lasciato totalmente libero.Ma erano sempre lì,lui dietro di lei,lei davanti a lui!
La bocca di Damon si avvicinò all'orecchio di Elena.Lei non si mosse,non ne aveva più il coraggio,nè la forza.
Damon in un sorriso le sussurrò:"Hai ragione"Elena sorrise soddisfatta.
Damon:"Non riuscirei mai ad ucciderti."Damon sorrise.
Non era quello ciò che voleva sapere Elena.Così insistette.
Elena:"Perchè?"
Si girò per guardarlo negli occhi,ma ciò che videfu solo la sua stanza,completamente vuota.