A Frà.
Grazie
di esistere *heart*.
-{Nasty, silly,
bitter Christmas.
Il sospiro
esasperato ti esce dalle labbra ancora prima che tu possa rendertene conto.
Sorridi con nonchalance, sperando che il tuo interlocutore non se ne sia
accorto, anche se sai bene che non è così, sai bene che a lui non sfugge nulla.
«C’è qualcosa
che non va, L?» domanda, quindi, calcando su quello pseudonimo che, lo sai tu
quanto lui, non ti è mai davvero appartenuto.
Non lo
ammetterai mai, vero Light?
Forse nemmeno a te stesso.
No, come
potresti ammettere che “Kira” ti si addice più di “L”?
Dopotutto anche
lui gioca sleale, anche lui s’è presentato solo come “un aiutante di N” anziché
come “N” stesso… ma ovviamente lui non può sapere che
al Quartier Generale, grazie a quei
ritratti, sapete tutti perfettamente che il suo è il volto del vero successore
di L.
«Niente»
rispondi con un sorriso talmente realistico da sembrare falso quanto i tuoi
ideali corrotti.
«Sembri sotto
pressione» mormora il ragazzino, rigirandosi tra le dita una ciocca di capelli.
Alzi gli occhi
al cielo, irritato. Più che il tentativo stesso di metterti alle strette,
t’infastidisce il patetico metodo.
Non ti prende
sul serio.
Ti sottovaluta.
O sei tu a sopravvalutarti?
«Tu non lo
sei?» ti limiti a domandare di rimando, osservando distrattamente lo schermo
vacuo di uno dei computer all’interno della stanza.
«No» ammette,
prima d’incontrare il tuo sguardo, subito divenuto scettico, con tanto di
sopracciglia alzate. «Oggi è Natale» aggiunge con ovvietà, come se ciò bastasse
a spiegare ogni cosa.
«E’ un giorno
come tanti altri» sbotti con una smorfia, tornando a fissare il desktop spento.
«E’ un giorno
come tanti altri… durante il quale, però, la gente
dovrebbe essere “più buona”. Questo significa, Kira, che almeno per oggi non
tenterai di uccidermi».
Sgrani gli
occhi per la frazione di un secondo, prima di farti sfuggire un lieve sorriso,
«per oggi posso farne a meno» concedi, ironico. «Ma questo vuole anche dire che
almeno per oggi, N, tu farai a meno di tentare d’incastrarmi».
Si stringe
nelle spalle, divertito.
Dopotutto per lui
è solo l’ennesimo gioco; il gioco che
crede di poter vincere solo per “diritto ereditario”. Lui è il vero successore di L, no? Se non ti smaschererà lui, non
lo potrà fare nessuno.
E che “nessuno”
sia!
[…]
Eviti a stento
una smorfia di disgusto.
Eh, sì, avresti
preferito utilizzare il Death Note solo per poterti evitare la vista di tutto questo sangue, per poterti evitare
il contatto con quel corpo che diventa ogni secondo più gelido.
Era troppo –troppo!- vicino alla soluzione…
troppo vicino a te! Doveva essere
eliminato, non poteva finire in altro modo.
Inevitabile.
Estrai il
coltello dalla ferita e a causa di ciò i suoi
occhi si sgranano ancora di più. Si copre inutilmente la parte lesa con le
mani, pur sapendo che ritarderà di soli pochi secondi l’inevitabile. Le
ginocchia non reggono e cade a terra.
Ti chini su di
lui, scostandogli una ciocca dei capelli candidi, ora contaminati di rosso, dal
viso.
Lo osservi
cadere lentamente nell’oblio. Pochi secondi prima della fine ti sporgi sul suo
viso, sfiorandogli appena le labbra esangui con le tue, «Natale era passato,
giusto, N?»
Death Note: Priva di un qualsivoglia
senso logico, ma ultimamente Madama Ispirazione è potenzialmente una tVoia… spero solo che non faccia troppo schifo, essendo
dedicata a Frà *heart*. Se è troppo abominevole, troverò un modo per
farmi perdonare, giuro çAç.