«Esprimi un desiderio», aveva sussurrato Yamamoto abbracciandolo da dietro, prima di depositare un dolce bacio nell'incavo del collo. Gokudera aveva socchiuse le labbra, lasciando che il brivido che gli aveva percorso la schiena si dileguasse. Ogni volta che il moro gli stava tanto vicino sentiva il cuore sobbalzargli nel petto.
«Non ho nessun desiderio.» Hayato posò una mano su quella che Yamamoto gli teneva sul ventre. Era così calda, in contrasco con l'aria gelida invernale che gli soffiava pigramente addosso. Il televisore acceso, in salotto, contava i secondi al nuovo anno. Non sarebbe cambiato nulla, dopo la tanto acclamata mezzanotte. Tutto sarebbe rimasto immutato, la vita sarebbe ricominciata esatamente come prima. Eppure, il fischio di un fuoco artificiale che esplodeva, gli auguri esaltati degli amici e lo spumante che veniva stappato e versato equamente in calici di cristallo non potevano far altro che contagiare, mettendo nel cuore di tutti una strana euforia.
«Auguri, razza di idiota.» borbottò Gokudera, voltandosi nell'abbraccio. Takeshi gli sorrise e gli si avvicinò, baciandolo con dolcezza. «Auguri, Hayato.»

Scritta così, giusto per avere un prestesto per augurare a tutti voi un felice anno nuovo =)