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Autore: marwari_    02/01/2011    2 recensioni
[Altro personaggio; Cylone modello 3 (D'Anna); Cylone modello 6 (Caprica); Kara Thrace; Laura Roslin; William Adamo]
La Pegasus è appena ritornata nella flotta. C'è un Cylone a bordo!
Cosa succederebbe se un umano venisse cresciuto dai Cyloni?
Racconto nato durante una notte di incubi trasformati in sogni ad occhi aperti. Tensione, sentimento e legge morale in una storia pronta a levarvi il fiato.
[NB:chiedo perdono per gli errori di contenuto presenti nella fan fiction. seguo per il 50% i romanzi e per l'altro 50% la mia fantasia a totale ruota libera. QUESTA FF NON SEGUE FEDELMENTE GLI ORIGINALI BSG!!!!]
TEMPORANEAMENTE SOSPESA - FINO A: DATA DA DEFINIRE
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Laura Roslin, Numero Sei, Numero Tre, Nuovo Personaggio, Starbuck
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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coon ques Con questa fan fiction non ho intenzione di violare privacy nè ho nessuno scopo di lucro. le immagini riportate non sono di mia proprietà ma trovate nella rete.

 

I Cyloni furono creati dall'uomo.


Si sono ribellati.


Si sono evoluti.


Ce ne sono molte copie.


E hanno un piano.



Salvezza
Gaius Baltar si alzò in piedi e si voltò verso la grata
- Chi è?- chiese in un esplicito ordine rivolto alla comandante della Pegasus
- Una ragazza, l'abbiamo trovata insieme al tostapane su un caccia partito da una nave base Cylone.-
- Perché sostiene che non è una Cylone?- chiese ancora lo scienziato
- Sostiene anche che è sua figlia, perciò deve essersi fuso qualche cavo.- ridacchiò malignamente la donna - il suo cervello è impazzito: i Cyloni sono delle maledette macchine, non possono procreare e per di più non possono procreare umani...- Gaius Baltar tornò verso la Cylone, senza voltarsi, pretese le chiavi delle catene che le legavano i polsi. Dopo qualche momento di tensione, la comandante gliele passò
- Non avrà intenzione di credere al mucchio di ferraglia...- sussurrò preoccupata con un velo di scandalo
- Se fosse utile per salvare sé stessa potrei anche pensarla come lei. Ma dal momento che si sta battendo per la libertà di un altro individuo, devo autentificare la sua parola, a prescindere che questa ragazza sia Cylone oppure no.- concluse lo scienziato
- È in grado di distinguere un Cylone da un umano?- domandò scettica la donna
- Si da il caso... che io sia in grado.- spostò delicatamente la Cylone, non c'era un motivo per cui Baltar pensasse che la Sei stesse dicendo la verità, ma con lo stesso mistero, la Cylone non si ribellò, com'era consona fare, quando qualcuno la toccava.
La ragazza era giovane, non poteva avere più di quindici anni. I capelli erano corvini e lunghi, gli occhi socchiusi e vestita di pochi indumenti, come la Cylone modello sei; era magra, sulla pelle bronzea erano presenti molti lividi e graffi; stava a terra, sdraiata, e non si muoveva. Gaius Baltar dubitava persino che fosse ancora viva, se non per il suo flebile respiro che le animava il petto.
Lo scienziato estrasse una piccola scatola in pelle con vari scomparti e tra varie siringhe, ne scelse una; prese un campione di sangue dalla ragazza e ne versò il contenuto sopra una piastrina collegata ad un macchinario tecnologico che depose a terra
- Ci vorrà qualche minuto per conoscere i risultati. Di certo saprà, che se il test risultasse negativo, lei e tutta la sua flotta, potreste essere processati per crimini contro l'umanità...- li guardò con aria decisamente superiore, mentre la comandante della Pegasus non poteva obiettare - Nel frattempo, desidererei parlare con il Galactica e per metterli al corrente della... situazione.-
- Da questa parte...- rispose cordialmente la donna, non poteva fare altro che mostrarsi il più mielosa possibile per ogni probabile e spiacevole evenienza, e questo Gaius l'aveva previsto, e a lui piaceva avere il controllo della situazione anche se era più grandi di lui.

- Cosa c'è Baltar?- l'Ammiraglio lo aggredì con voce ferma
- Ammiraglio, qui... sono sorte... ehm, delle... delle complicazioni...-
- Si spieghi meglio.-
- Ecco vede, qui la Cylone è messa piuttosto male, ma abbiamo una novità imprevista: c'era un altro individuo con lei, ma non sappiamo se sia un Cylone o meno.-
- Come? Non può fare il suo dannato test?-
- Lo stavo giusto effettuando, ma la questione è un'altra: quella ragazza ha ricevuto lo stesso ...ehm, "benvenuto" della Cylone e sta rischiando la vita...-
- Ragazza?-
- Sì, avrà più o meno quindici anni...- lo scienziato si interruppe poiché un soldato era entrato nella sala di comando urlando "rosso", significava che il test era negativo e la ragazza era un'umana -...è...è umana.- balbettò incredulo Gaius con gli occhi sgranati - Quella ragazza è un'umana. Ammiraglio?- interpellò sul da farsi
- Frak! La porti immediatamente qui. Alla flotta della Pegasus ci penserò io, si sbrighi prima che sia troppo tardi!!-
Gaius Baltar si girò verso i soldati dell'Ammiraglio e li pregò di seguirlo.
Si diresse a gran passo verso le celle e si fiondò in quella dov'erano detenute la Cylone e la ragazza; si inginocchiò di nuovo al fianco della Cylone
- Chi è la ragazza?- chiese
- Mia figlia.- rispose lei con voce tremante, ma sicura. Gaius sospirò forte
- La devo portare sul Galactica per sottoporla a cure mediche adeguate, starà bene... in quanto a te, non so quando potrò mai venire a prenderti...- la Cylone lo guardò e sorrise
- Grazie.- sussurrò.
Gaius Baltar mise una mano sotto la nuca della ragazza e l'altra sotto le ginocchia. Con molta cura la prese in braccio per poi farle appoggiare la testa alla sua spalla mentre si alzava.
La ragazza era debole e stanca, tuttavia, non si risparmiò di lottare con le sue ultime forze per rimanere lì, accanto a quella che lei reclamava come Caprica e non accennava a staccarsi da lei
- Va' tesoro, non aver paura, ti salveranno.- disse la Cylone - Te ne prego, va' con loro.- la ragazza si quietò lasciandosi andare alla mercé dello scienziato, il quale si alzò fiero in piedi. Impettendosi, si allontanò dalla cella
- Non avvicinatevi alla Cylone e non azzardatevi ad incatenarla di nuovo, siete già abbastanza nei guai senza che voi aggraviate la situazione.- concluse infine, si era mostrato irritabilmente il padrone della situazione, invincibile e forte, oppure solo un insignificante omuncolo che sfrutta delle cariche che non gli appartengono. Infondo cos'era lui? Solo un messaggero per conto dei pezzi grossi... Tutto sommato, la Pegasus, non era così terribile e facilmente sottomettibile.
Baltar temeva per la sua piccola vita. Nonostante si fosse dimostrata una tenace combattente, pronta al tutto e per tutto solo per restare vicino ad un Cylone, era molto preoccupato per la sua sorte. Chissà cosa le avevano fatto, chissà da quanto tempo non toccava cibo, chissà quanti e quali violenze quella giovane ragazza aveva dovuto subire soltanto per un errore.
Il viaggio sul Viper era breve, ma pareva durare un infinità per Gaius Baltar, mentre teneva stratta a sé quella preziosa umana, forse prima di una nuova stirpe, se le parole della Cylone erano vere: un'umana con madre Cylone, quella ragazza era unica e stava morendo
- Sssth, dai, resisti piccola, siamo quasi arrivati...- sussurrò accarezzandole i capelli.

Il portellone si aprì, Gaius Baltar fu il primo a scendere con lei in braccio, saltò a terra cercando con gli occhi il dottor Cottle.
Gaius Baltar, non solo vide lui, ma anche l'Ammiraglio William Adamo, il presidente delle Colonie Laura Roslin, i piloti dei Viper, oltre ad una folla di numerosi soldati del Galactica curiosi
- La metta qui!- ordinò il dottore distogliendo lo scienziato dallo stato di confusione in cui era. Gaius depose la ragazza sulla barella bianca e i allontanò qualche passo, intanto il Presidente e l'Ammiraglio si erano avvicinati e Laura Roslin aveva appoggiato la mano sulla spalla dello scienziato come un complimento, infondo era stato suo il lavoro di identificazione dei Cyloni, grazie a lui, un altro umano era salvo
- Dottor Cottle?- interpellò Will Adamo
- La situazione è critica, tuttavia credo che abbia buone possibilità di sopravvivere se viene curata il più velocemente possibile. Tanto riposo e nutrizione adeguata.- il Presidente si avvicinò
- Povera cara...- sussurrò - Ma cosa ci faceva con i Cyloni?-
- Sarà un'altra cosa da scoprire, a tempo debito.- le rispose Will Adamo
- Ora dobbiamo andare.- comunicò il dottore, ma quando la barella venne smossa la mano della ragazza si avvinghiò a quella del Presidente e non accennava a mollarla, così anche Laura Roslin fu costretta a seguirla verso le stanze in cui Cottle operava e deteneva gli ammalati o feriti.
I ponti e le gallerie scorrevano sopra di loro, le numerosi luci al neon disturbavano la visuale con intervalli regolari, la ragazza era visibilmente spaventata e confusa, ma non fiatava a causa della stanchezza.
Laura Roslin si sforzava di sorridere poiché la ragazza sembrava aver trovato in lei un punto di conforto, la guardava sempre, quando cambiavano ambiente e lei sorrideva per rassicurarla.
- Signor Presidente, adesso non può entrare qui...- la donna si stava allontanando, ma la ragazza non mollava la presa sulla sua mano e il dottore se ne accorse - Potrebbe aspettare qui fuori, se non ha altri impegni.- Laura si abbassò accanto al viso della ragazza
- Sarò qui fuori ad aspettarti, ok?- sussurrò con un sorriso; la mano della ragazza scivolò dalle sue dita, per poi scomparire dietro a tende che sembravano fatte di plastica spessa. Laura Roslin era in un certo senso attratta da quella piccola ragazza, tanto esile, quanto misteriosa, che fosse speciale lo si capiva dal suo sguardo estremamente pungente e curioso sempre alla ricerca di qualcosa. Si appoggiò con le spalle ad una parete metallica ed aspettò, aspettò tanto quell'agognato viso incorniciato da capelli canuti e barba leggermente evidente, affacciato verso di lei, che le sussurrava
- Ora può entrare.-



[ndr: perdonate le incongruense con il ft originale, secon questo raconto l'Ammiraglio Cain è di grado inferiore rispetto ad Adamo e anche al presidente delle Colonie]

   
 
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