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Autore: Nephtian    03/01/2011    6 recensioni
[One shot Scozia x Inghilterra]
Sono stato davvero così cieco?
Tanto cieco da non capire che eri diventato il centro del mio mondo?
Tanto cieco da non capire che tutto ciò che facevi o dicevi in presenza di altri mi rendeva geloso?
Tanto cieco da continuare a ferirti perché non riuscivo ad esprimere i sentimenti che provavo?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I HOPE THIS ISN’T THE LAST TIME

 

 

Non credo in nulla.

Era questa la mia convinzione.

Almeno in nulla oltre me stesso.

Ero il mio obbiettivo, la mia méta, la mia certezza.

Almeno fin quando non sei arrivato tu, che con quegli occhioni verdi cercavi qualcosa che ero certo di non poterti dare.

Che fosse affetto?

Non ne ho idea, dopotutto il tuo sguardo, all’inizio sempre così fiducioso, ammirato, è cambiato presto lasciando spazio all’espressione impaurita.

Ti ho fatto del male senza motivo, solo perché non riuscivo a sopportare il fatto che tu fossi semplicemente qui, solo perché volevo essere il solo, l’unico a conquistare tutto.

Puro egoismo.

Solo egoismo.

Poi sei cresciuto, e sei riuscito a mettermi a tacere con la forza, la stessa che con tutte le botte ricevute ti avevo insegnato ad usare; mi hai odiato.

Ed io continuavo a odiare te.

 Poi non mi hai più guardato, mi hai dimenticato.

Ti capisco.

Dimenticato, ho continuato a vivere alla tua ombra, parte del tuo Impero, parte di te, ma messo da parte, relegato a stare nelle profondità della tua coscienza, dei tuoi ricordi.

Lì solo per ricordarti il dolore.

È stato a quel punto che ho capito.

Quando ti guardavo e volevo che sparissi.

Quando ti parlavo e desideravo che tu facessi tutto ciò che volevo.

Quando ti spiavo con gli altri e mi arrabbiavo.

Quando quel deficiente di un francese ti portava via con sé e la rabbia e la gelosia per quel frugoletto dai sopracciglioni mi faceva vedere nero.

Sono stato davvero così cieco?

Tanto cieco da non capire che eri diventato il centro del mio mondo?

Tanto cieco da non capire che tutto ciò che facevi o dicevi in presenza di altri mi rendeva geloso?

Tanto cieco da continuare a ferirti perché non riuscivo ad esprimere i sentimenti che provavo?

Tanto cieco da rifiutare per anni e anni di accettare il mio amore per te?

 

Adesso non posso neanche allungare un dito senza che tu ti ritragga.

Ho paura, Arthur…paura di perderti.

Ma dopotutto ti ho già perso milioni e milioni di volte.

Ho avuto le mie occasioni e stupidamente le ho buttate via tutte.

Mentre guardo attraverso lo spiraglio della porta socchiusa della tua camera e ti vedo addormentato sulla poltrona con un libro in mano penso che, in fondo, sei ancora lo scricciolo che ho trovato quel giorno lontano.

Entro di soppiatto in camera tua, togliendoti il libro di mano.

“Peter Pan” mi sfugge una risata.

Ricordo quando lo leggevi interessato e ti prendevo in giro, finendo però col leggerlo con te.

Lo appoggio piano sul comodino, non voglio svegliarti per sbaglio perché fuggiresti.

Dio, quanto sono stato stupido, incoerente, immaturo…

Ho ancora tempo?

Puoi darmi un’ultima occasione, anche se so di non meritarla?

Ti prendo in braccio e lentamente ti trasporto fino al letto, sotto le coperte, al sicuro da questo brutale orco.

L’unica luce accesa sul comodino proietta una luce dolce che scivola graziosa sul tuo viso disteso, che per me è possibile vedere solo mentre dormi.

Ho fatto troppi errori, ma finchè c’è vita c’è speranza, no?

Lo spero, Arthur, perché ti amo troppo per vederti indietreggiare ogni volta che il tuo sguardo indugia su di me e sono stato troppo orgoglioso per ammettere il mio affetto.

Dopo qualche esitazione ti poggio un bacio leggero sulla fronte.

“Good night my precious”

Vorrei baciarti le labbra, ma il timore di svegliarti m’induce a indugiare troppo sul tuo viso, e i tuoi occhi per un attimo si socchiudono.

Mi ritraggo spaventato, temo di aver fatto uno dei soliti casini.

La tua voce è un sussurro appena udibile “Fratello…non lasciarmi solo”.

Ti giri e riaddormentandoti mi regali la speranza che andavo cercando.

“Sono qui, Arty”

Mi accorgo che una lacrima mi riga il viso, sono felice che tu non possa vederla.

“Sarò sempre qui…”

 

FINE

…………………………………………………………………………………………………………

Chiedo venia per chi legge le mie altre fic… ma questa one-shot la volevo scrivere da un sacco di tempo, in più amo tantissimo Scozia, anche se non esiste nell’opera originale…ma sappiamo che prima o poi himaruya lo disegnerà…>_> veeero, sensei?? XD

Comunque visto che sono le due di notte e io ho sonno a questo punto chiudo…perché domani devo fare compiten…sisi…(uhu…come no…ND coscienza)

Beh, grazie a chi ha letto e magari se vi piace lasciato un commentino per favooore ^_^

   
 
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