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Autore: Kicchina    03/01/2011    5 recensioni
[AU! Monster Tamer Tsuna]
[MT!8059 - Zombie!Yamamoto/Werecat!Gokudera][Shounen'ai; Fluff; OneShot]
- Quindi tu saresti una specie di gatto mannaro?
- Non “una specie”. Io sono un gatto mannaro.
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hayato Gokudera, Takeshi Yamamoto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Nome: Trust Me
Pairing: MT!8059 – Zombie!Yamamoto x Werecat!Gokudera
Rating: Verde
Avvertenze: Shounen'ai; OneShot; AU (?); Fluff
Disclaimers: Sia i personaggi che l'universo alternativo appartengono ad Akira Amano
Word Count: 1002
Note: Lo dovevo segnare come AU? Non lo dovevo segnare come AU? Non lo so, io per ora lo segno così, poi pazienza~
Un esperimento! Chi ha visto l'anime conosce già l'universo di Monster Tamer Tsuna, chi non l'ha visto può prenderlo come un normale AU *ride* Gokudera è un gatto mannaro, Yamamoto uno Zombie ucciso dai suoi stessi compagni di squadra dopo una partita di baseball, vi basti sapere questo~
Ho sempre voluto scrivere sui due in questa forma, ma è davvero difficile dato che quando li immagino mi vengono in mente in versione chibi LOL in effetti, la voglia mi è venuta quando ho visto questa fantastica fanart, Yama e Goku sono così belli lì!
Ok, questa era per prenderci la mano quindi non è niente di che, ditemi che ve ne pare ♥


Trust Me




- Quindi tu saresti una specie di gatto mannaro?
Il ragazzo dai capelli argentati mosse le sottili iridi verdi sullo zombie, il quale lo guardava dal basso verso l'alto, steso riverso al suo fianco e con le mani intrecciate a sorreggere il mento. Sbuffò.
- Non “una specie”. Io sono un gatto mannaro.
Yamamoto rise allegro, fece dondolare i piedi senza un ritmo preciso. Gokudera si chiese se fosse davvero stupido come dava a vedere o fosse solo una facciata per ingannare i nemici.
- Ed insegui i topi mannari? - domandò innocente lo zombie.
Il gatto fece roteare gli occhi, puntandoli sul fuoco scoppiettante lui dinanzi.
Indubbiamente, era un vero stupido. Uno stupido nel senso più puro della parola.
Non gli rispose, Gokudera, continuando a tenere d'occhio il fuoco ed, ogni tanto, facendo scattare le pupille a mantenere sotto controllo la situazione circostante.
- Che stai facendo? - chiese dopo un po' Yamamoto, annoiato dal silenzio sceso a circondarli.
- La guardia. - rispose scocciato l'altro. Lo zombie rifletté un po' sulla parola, poi emise un verso stupito ed avvicinò il volto a quello del gatto talmente tanto che Gokudera fu costretto ad arretrare per evitare che si scontrassero.
- Ma allora sei un cane mannaro! - esclamò convinto ed esaltato. Le iridi verdi smeraldo si sgranarono appena scioccate, le sopracciglia si corrucciarono subito dopo infastidite.
- Vuoi saltare in aria, zombie cretino?! - ringhiò, colpendolo alla testa con un pugno ben assestato e facendolo lamentare lievemente.
- Ma perché, che ho detto?
Gokudera digrignò i denti, ruggì sommesso e gutturale.
- Sto controllando che nessun assalitore notturno faccia del male al Decimo, idiota del baseball!
Yamamoto si accucciò al suo fianco, dondolando la schiena lentamente e lasciando scivolare lo sguardo alle stelle del cielo; avrebbe volentieri chiesto esattamente chi avrebbe dovuto assalire
Tsuna in quella landa desolata in cui si ritrovavano, ma il suo istinto gli disse che forse, e solo forse, avrebbe fatto meglio a tacere.
- Ehi – fece lo zombie dopo che furono trascorsi alcuni minuti in cui l'aria fu riempita dal solo rumore scoppiettante del fuoco, a cui il silenzio era sempre parso qualcosa da eliminare per principio. Gokudera finse di non sentirlo, Yamamoto continuò comunque a parlare:
- Perché ti comporti da compagno solo nei confronti di Tsuna? Perché non tratti da compagno anche me? Potremmo diventare amici, mi piacerebbe essere tuo amico!
Il gatto mannaro fece schioccare le labbra, non si volse a guardare il suo interlocutore mentre infastidito ringhiava le parole di risposta.
- Non mi fido di te.
Yamamoto parve colpito da quell'affermazione, si bloccò sul posto puntando le iridi castane sul profilo dell'altro illuminato dalla luce rossastra delle fiamme.
- Perché? - chiese mesto.
- Per principio – rispose Gokudera – Per principio mi fido solo di chi mi da' motivo di farlo, e l'unico degno della mia fiducia è il Decimo.
Lo zombie si fermò nuovamente a riflettere sulle parole del gatto, poi il suo solito sorriso riapparve a decorargli il volto e Gokudera si sentì stranamente irritato.
- Però di me puoi fidarti, non ti farei mai nulla di male!
- Chi me lo assicura? - ringhiò in un soffio digrignando i denti affilati; l'espressione di Yamamoto divenne persa per alcuni secondi.
- Io! - affermò, e l'ira del gatto mannaro crebbe a dismisura.
- Che razza di ragionamento è? Non posso fidarmi del primo che incontro per strada solo perché mi dice che non mi farebbe nulla di male, non essere ridicolo, idiota del baseball!
- Ma noi siamo amici! - ribatté lo zombie come se fosse l'argomentazione più valida del mondo, e Gokudera credette per un attimo che forse era davvero troppo stupido per tramare di fargli qualcosa.
La sua espressione, quella, comunque la si guardasse, era troppo stupida.
- Non erano tuoi amici anche i tuoi compagni di squadra? - chiese esasperato – E non sono stati loro ad infilarti quell'accetta nella testa? L'amicizia non è una garanzia.
Yamamoto rise, Gokudera si sentì quasi preso in giro.
- Ma quello era solo uno scherzo! - minimizzò gioviale. Il gatto fremette.
- Idiota! Quello scherzo ti ha ucciso! Guarda in faccia la realtà una buona volta, non tutta la vita è un gioco!
Yamamoto fece per ribattere, affermare che quelle erano cose che potevano capitare, ma, di nuovo, il suo intuito gli disse che probabilmente era meglio evitare; Gokudera si stava arrabbiando sul serio.
- Comunque io non ti ucciderei mica. - replicò invece – Con te è tutto diverso che con i miei compagni di squadra!
Il gatto mannaro si voltò verso di lui, puntando le pupille sottili sul suo volto gioviale.
Assottigliò lo sguardo sino a portare le palpebre ad essere una fessura minima.
- In che modo sarebbe diverso? - chiese circospetto.
Lo zombie si allungò verso di lui, prendendogli il volto tra le mani e posandogli lieve un bacio sulle morbide labbra.
- Perché io ti amo! - rispose semplicemente, e Gokudera rizzò le orecchie ed arrossì sino a sentire i brividi lungo la schiena e la coda gonfiarsi per lo stupore.
- I-idiota del baseball! - urlò, allontanandosi da lui con uno scatto e mettendosi sulla difensiva.
Tsuna, addormentato poco più in là, si mosse nel sonno, e Yamamoto sorrise e fece segno al gatto di abbassare la voce. Gli si riavvicinò gattonando e gli prese una mano, tornando a fissare le stelle felice.
- Ti amo – ripeté – Quindi puoi fidarti di me!
Gokudera abbassò le orecchie e si rannicchiò sul posto, senza però liberare la mano da quella del ragazzo al suo fianco.
Quello zombie, si disse, era davvero un cretino.
Un cretino talmente stupido che era praticamente impossibile gli potesse nuocere in alcun modo, per forza; perché sciocchezze del genere le può dire solo un cretino di prima categoria, non era forse così?
- Idiota. - mormorò piano, e la voce allegra di Yamamoto si sciolse in una risata gioviale, stringendo più forte la presa sulla sua mano.










  
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