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Autore: Whenulookmeintheeyes    04/01/2011    3 recensioni
Lacrime.
Troppe lacrime versate in una sola sera da una ragazza fragile e sola.
Quegli occhi rossi e gonfi però incontreranno il cuore dolce di un ragazzo che per se chiederà solo una promessa: "Non piangere per me, piccola".
Come una storia può nascere dopo un concerto e una brutta notizia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piangere.

Erano interi minuti che sentivo qualcuno piangere, ma non riuscivo a capire da dove veniva. Girai a vuoto per un po', fino a che non entrai in una stanza e trovai una ragazza piegata su un divanetto impegnata in un pianto senza fiato.  Ero rimasto fisso a guardarla perchè non sapevo cosa fare, insomma non la conoscevo nemmeno chissà cosa avrebbe pensato di uno sconosciuto che le chiedeva "Cosa hai fatto?"

Mentre riflettevo sul da farsi fu lei a voltarsi. Forse aveva percepito che c'era un'altra persona nella stanza. Non appena si girò notai che i suoi occhi color carammello erano rossi e gonfi, il volto piccolo era rigato dalle lacrime e questo mi fece stringere il cuore.

"S-scusa...io sono nel posto sbagliato...lo so, ma..." riuscì a dire tra i singhiozzi. La sua voce pur se rotta dal pianto riusciva soave alle mie orecchie.

"No, non preoccuparti. Posso solo sapere chi sei e perchè piangi?" mi avvicinai a lei con molta lentezza, quasi avendo paura che se avessi fatto una mossa sbagliata la ragazza sarebbe scomparsa nel nulla.

"Sono Stacy e...non ho fatto nulla davvero".

"Be'  non si piange per nulla. Almeno a me hanno insegnato così" mi sedetti accanto a lei sul divano.

"Non penso che ti interessi".

"Se non mi interessava non te l'avrei mai chiesto".

"Ok. Il mio fidanzato mi ha lasciata per una cheerleader" speravo proprio che non fosse questo il motivo di così tante lacrime, sono bravo a scrivere canzoni d'amore ma se si tratta di dare consigli diretti be'...tramite le canzoni ogni persona prende quella che descrive meglio la sua situazione e io è come se avessi fatto il mio dovere, ma così è più complesso.

"Ah comunque io sono..."

"Nick" mi precedette lei con un mezzo sorriso e altre calde lacrime che scendevano lungo il profilo perfetto del viso.

"Già. Allora il tuo ragazzo ti ha lasciata per un'altra giusto? Perciò..."inizia perplesso senza sapere come continuare.

"Be' non un'altra qualsiasi, lei è la capo cheerleader e di conseguenza la ragazza più popolare di tutta la scuola. E' bellissima, sa ballare e cantare ed è praticamente ovvio che lui mi abbia lascita per Meg "la reginetta"; insomma basta guardarmi è già troppo che sia resistito più di cinque mesi".

"Io non conosco questa Meg, ma posso dire che il tuo ex è davvero uno scemo ad averti lasciato. E fidati non lo dico solo per farti felice è la verità. Come già detto io Meg non l'ho mai vista, ma so per certo che tu non hai nulla da invidiarle".

"Conosci la canzone di Taylor Swift " But she wears short skirts I wear T-shirt she's  cheer captain I'm on a bleachers dreaming about the day when you wake up and find that what you're looking for has been here the whole time..."?" feci segno di si con la testa e lei continuò "Ecco la mia storia è quasi uguale a questa canzone. Lui è il capitano della squadra di football e io sono innamorata di lui da due anni, ma lui ovviamente non mi ha mai guardata. Poi come un sogno arriva il mio momento e lui diventa il mio ragazzo. Tutto sembra perfetto, ma no le cose belle durano sempre troppo poco. Se Meg non ha quello che vuole non è contenta. Così me lo ha portato via".

Io la fisso in silenzio, la sua voce mentre cantava era spettacolare, ma ha ricominciato a piangere. Così mi sporgo verso di lei e l'abbraccio. All'inizio sembra sorpresa da quel contatto ed è rigida, poi però si lascia andare e inizia a singhiozzare addosso il mio petto.

"Dopo tutto quello che mi hai detto sono sempre del parere iniziale: il tuo ragazzo è uno scemo. Stacy tu sei una ragazza stupenda, sei bellissima e hai una voce magnifica. Sei la persona più modesta che abbia mai incontrato e la modestia è una gran cosa. Perciò non vale la pena  sprecare così tante forze e lacrime per una persona così vile ed idiota. Mi prometti che smetterai di piangere?"

"Ok" si scostò un po' da me per annuire, ma subito io la spinsi contro il mio petto e comincia a cullarla.

"Sai Nick il concerto di questa sera è stato straordinario".

"Allora anche tu eri al concerto?"

"Si la triste notizia mi è arrivata alla fine. Almeno mi sono goduta voi tre per due intere ore".

"Chi è il tuo Jonas preferito?" feci questa domanda con una vana speranza nel cuore e con il tono di un bambino che spera nel si della mamma per comprare un gioco.

Lei tutta ad un tratto diventò rossa e iniziò a fissarmi.

"Be' io....tu" disse infine e io non potei non sorridere.

Quella ragazza entrata così nella mia vita era una vera fortuna. Era bellissima e dolcissima e poi vederla così fragile tra le mie braccia....in quel momento avrei preso molto volentieri a pugni il suo ex.

La fissai un'ultima volta negli occhi e poi piano piano mi avvicinai e la baciai. Sapevo che non era proprio il momento adatto, pensando che si era lasciata con il suo fidanzato solo da poco, ma non ce la facevo più a resistere. Era come se le sue labbra mi chiamassero, ero completamente attratto da quell'essere angelico appena conosciuto.

Finito il bacio, che durò molto ma non abbastanza per me, ci sdraiammo sul divano e io inizia ad accarezzarle i capelli color cioccolato.

"Dimmi che non sto sognando."

"No Stacy, al limite sono io che sogno. Sogno di avere la ragazza più bella che esista a questo mondo tra le braccia".

Sdraiati su quel divano quella sera ci rimanemmo per molto tempo. Lei mi raccontò un po' della sua vita e io le svelai qualche particolare che non sapeva della mia.

Ridemmo a lungo e finalmemte non vedevo più quelle orribili gocce di rugiada scenderle dagli occhi.

Sentirla ridere e ammirare il suo sorriso mi riempiva il cuore di una gioia inesprimibile. Avrei voluto rimanere così anche tutta la notte, ma Stacy guardò l'orologio e doveva tornare a casa.

Così la riaccompagnai e me ne tornai a casa con il suo numero di telefono e il suo dolce profumo sulla pelle.

Inutile dire che il giorno dopo la prima cosa che feci fu quella di chiamarla. Era domenica e così rimanemmo al telefono per quasi tre ore, il tempo passava così rapidamente.

Le chiesi di uscire e lei accettò. La cosa che più mi piaceva in lei era come prendeva le mie richieste. Le chiedevo di uscire e lei si stupiva, come se fosse una cosa proibita. Le dicevo che era bella per telefono e lei mi rispondeva che non potevo vederla, ma io le dicevo che tanto già sapevo che era vero.

Dopo quattro giorni dal nostro primo incontro Stacy divenne la mia fidanzata e mi ripromisi di non farla mai soffrire.

"Stacy mi devi promettere una cosa" le disse un giorno.

"Cosa?"

"Se mai io un giorno ti facessi soffrire, per qualsiasi ragione al mondo, ti prego di non piangere. Devi prendermi a pugni, a schiaffi e insultarmi o andare su qualche programma televisivo e distruggere la mia reputazione, ma ti prego non versare nemmeno una lacrima. Perchè tanto so già che non me le meriterò, nemmeno una. Non voglio vedere i tuoi stupendi occhi gonfiarsi e diventare rossi come quel giorno a causa mia. "

"Nick sul serio?"

"Promettimelo!"

"Ok te lo prometto. Tanto so già che non mi farai mai soffrire".

Stacy era la persona più fragile, dolce e buona che io avessi mai incontrato nella vita e mi sentì da subito in dovere di proteggerla da tutto e da tutti. Avevo tra le mani il fiore più bello e raro che esistesse a questo mondo e non mi sarei mai permesso di farle del male.

Altrimenti non me lo sarei mai perdonato.







Ok piccolo delirio venuto fuori alla mezzanotte di ieri sera. Quando non si riesce a dormire è brutto, guardate cosa ho tirato fuori! Ma se qualche temerario è riuscita a leggerla tutta e vuole anche commentarla. be' sarebbe ben accetto.

Un bacio,Aly.
  
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