Cap 10
Le due carrozze accompagnarono me e la famiglia Salvatore al pensionato. Era quasi notte, tutto intorno era calmo.
Entrammo dentro, e dopo aver salutato e augurato la buonanotte a tutti salii le scale per andare nella mia camera. Mi accorsi che dietro di me, con passo svelto, mi superò Stefan salendo le scale. “E' stato piacevole Stefan” dissi sorridendo mentre prendeva la mia mano non appena finii di salire.
“Quanto pensate di rimanere a Mystic Falls?” domandò egli, sorridendo.
“Fin quando sarò desiderata” sorrisi e avanzai di un passo. Egli abbassò la testa ridendo. “Vostro padre è stato molto gentile ad accogliermi” affermai, mentre mi avviavo verso la mia camera.
“Come avrebbe potuto non farlo? Avete perso la famiglia in un incendio” sospirò preoccupato.
“Sono lieto che siate riuscita a venire da Atlanta” continuò sorridendo. In fondo non gli dispiaceva affatto ciò. Mi girai di colpo. “Così... devo supporre che mi vogliate qui?” domandai con un tono malizioso. Stefan mi guardò per un momento. “Moltissimo” confessò dopo aver preso fiato. Risi leggermente, lo fissai. Era anzioso, imbarazzato. Entrambi avevamo perso la parola per un attimo.
“So...che ci conosciamo da poco e...so di essere in competizione per il vostro amore” lo guardavo curiosa, accennando un 'beh è vero' con il capo. Cominciavo a rendermi conto di ciò che stava per dire, o per fare, e involontariamente il mio cuore batteva sempre più forte. “Non ho mai conosciuto una donna...come voi. Vi guardo e vedo... un angelo” al sentire l'ultima parola, un senso di colpa assalì il mio corpo e lo guardai stupita. Avevo paura, ma allo stesso tempo non avrei mai desiderato altro.
“Tocco la vostra pelle e...tutto il mio corpo si accende” con calma, dolcezza e leggerezza portò la mano sul mio viso, con un gesto delicato; come se avesse paura di urtarmi. Allontanò la mano, e sospirò nuovamente “Vi bacio e so che mi sto innamorando” Fu in quel momento che non ebbi più il controllo delle mie emozioni, non pensai a niente, ne al mio passato ne al mio futuro; desideravo solo continuare ad ascoltarlo, mentre ignaro della verità dichiarava il suo grande amore. Ci guardammo, silenziosi, entrambi sicuri di ciò che stava per accadere. Lentamente i nostri sguardi si cercarono, mentre il mio viso si avvicinava con calma, e le nostre labbra erano sempre più vicine. Il mio cuore batteva all'impazzata, e riuscivo a sentire anche il suo, che non aveva più un ritmo regolare da tempo. In fine, prese tutto il coraggio che potesse avere e posò le labbra sulle mie, baciandomi dolcemente. Ricambiai il bacio e non avrei desiderato altro che stringerlo a me, accarezzarlo e averlo. Tornai nella realtà, e mi staccai di colpo prendendo aria.
Mi guardò sorridendo. “Sono innamorato di voi” concluse, togliendosi un grandissimo peso. “Ci sono troppe cose che non sapete di me, Stefan” finalmente riuscii a dire qualcosa. La mente mi portò a dire ciò, mentre il cuore avrebbe continuato ad ascoltarlo.
“Altro da apprendere e amare” rispose ridendo. “Vi auguro la buonanotte” cercai di congedarlo, mentre i miei muscoli non volevano muoversi per nulla al mondo. “Vi ho turbata?” domandò guardandomi. “No” lo tranquillizzai. “Non mi avete turbata, mi avete sorpresa” risposi cercando di sorridere. Restò immobile senza fare alcun movimento. “A domani” dissi infine avviandomi verso la mia stanza. Entrai di corsa e in un attimo fui spinta e baciata da qualcuno: Damon.