Lil boy,lil girl

“Mammaaaaaaaaaaaaaaaa posso andare a giocare fuori?Oggi arriva Kay!!!” la bimba saltellava su è giù eccitata all’idea che il suo amichetto sarebbe arrivato da lì a poco. La madre le rivolse un ampio sorriso,era più su di giri del solito la sua piccina.
 “Vai..ma non uscire dal giardino”.
I corti capelli castani svolazzavano intorno alla bambina che si fiondò fuori,l’afosa aria estiva pronta ad accoglierla. Dopo un attimo tornò di corsa dentro per prendere un cappello “Fa caldo fuori!Il sole picchia!”.
La donna guardò la piccola che di nuovo correva verso la porta “È molto responsabile per avere solo 6 anni..” disse la donna più anziana dall’altra parte della stanza,lei annuì al ragionamento della suocera,Yuki stava crescendo proprio bene.
La bambina intanto iniziava a dondolare sull’altalena,più in alto sempre più in alto in modo che riuscisse a vedere oltre all’aiuola che le impediva di scorgere la strada. “Waaaaaaaaa!Sono arrivati!” la madre subito corse dalla figlia che si preparava a saltare dall’altalena che continuava ad oscillare. “Guai a te se salti signorina!” “Ma mamma!!C’è Kay!Fermamiiiii” la donna afferrò una delle corde dell’altalena facendola rallentare. Appena la bambina ritenne di poter saltare sicuramente –ovvero sicura del fatto che la madre non l’avrebbe rimproverata– saltò giù e corse verso il cancello in legno. “Per favore mamma apriiiiiiii” miagolò la bimba saltellando da un piede all’altro. La donna rise all’impazienza della piccola “Arrivo,arrivo!Non credi che Kyouya e Fuyumi siano stanchi dopo il lungo viaggio?Dovresti farli riposare..”  le disse mentre aspettavano che il cancello si aprisse abbastanza per farle passare,la bambina le rivolse un grande sorriso con gli occhi grigi che splendevano “Li salutiamo e poi possono dormire” disse convinta anche se la madre sapeva che sarebbe stata un’impresa ritrascinarla a casa. “Va bene” disse la donna accondiscendente rivolgendo alla figlia uno sguardo divertito dello stesso colore di quello di lei.
“Oneesan..siamo arrivati?” chiese il bambino strofinandosi gli occhi sentendosi prendere in braccio dalla ragazza, “Hai Kyo-chan” rispose lei appoggiandolo a terra “sei molto stanco fratellino?” il bimbo scosse la testa anche se aveva il visino assonnato “No sto bene. Andiamo da Yu-chan?”. Fuyumi sorrise al bambino e gli prese la mano “Andiamo.”. A metà strada si incontrarono con le loro vicine. La piccola Yuki corse incontro ai due abbracciando forte il bambino appena lo ebbe a portata di braccia “Kay!!!Stai bene?Hai fatto buon viaggio?Ti è arrivato il mio disegno?” il bimbo ancora rintontito dal volo in aereo ricambiò l’abbraccio dell’amica riuscendo solo a sorridere e ridacchiare. Yuki stava ancora imparando il giapponese da sua nonna e aveva un’inflessione da persona matura quando pronunciava le parole,a Kyouya sembrava di parlare con una vecchietta a volte.
“Oneesan!” esclamò la bimba stritolando le gambe della ragazza che stava parlando con sua madre “Ciao Yu-chan. Stai bene?” le chiese abbassandosi appena i capelli scuri che ondeggiavano nel vento,la bimba sorrise annuendo vigorosamente. “Bene ora che abbiamo salutato andiamo a casa e li facciamo riposare?” chiese la donna alla bimba,più che una domanda voleva essere un’imposizione. “Io non sono stanco!” intervenne subito il bambino gli occhi scuri che brillucicavano,la bimba lo abbracciò contenta “Vieni a giocare allora!”. Senza aspettare reazione alcuna dalla donna e dalla ragazza i due bimbi si presero per mano e corsero in casa. “Quei due sono delle pesti quando sono insieme..” commentò la mamma di Yuki vedendoli arrivare sani e salvi al cancello di casa, “ci sono problemi se Kyouya resta a giocare da noi?” chiese alla ragazza,questa sorrise e scosse la testa “No credo vada bene,mia madre si fida di lei.”. Le due si sorrisero e si salutarono.
“Kay,cosa giochiamo?” “Giochiamo ad elencare le proprietà benefiche del mandarino!” la bimba lo guardò interrogativa,in parte perché le sfuggiva qualche parola e le poche che aveva capito non avevano molto senso per lei “E se invece giochiamo a nascondino?” ora fu il turno del maschietto di guardare perplesso. “Allora io chiudo gli occhi e tu ti nascondi,poi urli VIA e io vengo a cercarti!” Kyouya annuì pronto a quel nuovo gioco. Yuki si coprì gli occhi con le piccole dita, le orecchie tese per carpire i passi dell’amico..attese così per un po’. “Kay!”chiamò dopo un minuto circa “Pronto o no io vengo a cercarti!” la bimba iniziò a gironzolare per il giardino cercandolo. “Tutto bene Yuki?” le chiese la madre vedendola concentrata “Dov’è Kyouya?”, “Lo sto cercando..” disse la piccola controllando dietro a un albero. La donna si allarmò un attimo anche se era normale per dei bambini giocare a nascondino “Ti va se gioco anche io e ti aiuto a cercarlo?”, “TROVATO!”esclamò Yuki tuffandosi sotto a una panca del giardino dove era sdraiato l’amico con gli occhi chiusi. La stanchezza aveva avuto il sopravvento sul bambino appena si era appoggiato a terra. La donna sorrise prendendo la piccola figura in braccio “Kay è molto stanco,lo facciamo riposare nel lettone?” “Sì,sì!” rispose la bimba entusiasta seguendo la madre. “Posso fare anche io il riposino?” chiese abbassando la voce vedendo l’amico raggomitolarsi tra le lenzuola fresche, “Certo però non svegliare Kay..sai com’è quando si sveglia”. Yuki annuì e si tolse le scarpine per accoccolarsi al cuscino e aspettare che la mamma la coprisse. Sorrise la donna a vedere i due bambini acciambellati sotto le lenzuola bianche già profondamente addormentati.
“Credi che sia esagerato?” chiese alla suocera tornando in cucina,“Cosa?” chiese la donna più anziana. La donna prese dell’acqua dal frigo pensierosa “Parlo dei bambini..non credi sia esagerato prometterli l’un l’altra già da adesso?Non siamo mica nel medioevo..dovrebbero avere la possibilità di trovare da soli la loro strada”. Le due si guardarono mestamente,un silenzio afflitto tra di loro “Beh..”interruppe il silenzio la donna più anziana “Sua madre ha detto che è una cosa non definitiva no?Non ne ha neppure ancora  parlato con il padre..e sono passati già due anni..”. Il silenzio tornò sulle due mentre i due bimbi ignari continuavano a condividere un allegro sogno in cui giocavano insieme,ignari delle macchinazioni dei grandi.