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Autore: Never lose myself    05/01/2011    5 recensioni
" Ma il loro non è amore, no affatto, è solo pura e semplice passione. La passione di due individui che, di giorno, sono rivali in affari ma che, di notte, sono amanti.
…o forse no? "
Una Balalaika x mr. Chang.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Balalaika, Mr Chang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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It' s a blue world without you, it' s a blue world alone.

My days and nights that once were filled with heaven,

with you away, how empty they have grown.

( It’ s a blue world )*

 

 

 

“ Io le ho soltanto detto che avrebbe dovuto ballare con me,

e non con dei bifolchi campagnoli come quelli. ”

( Mr. Chang, volume 9. )

 

 

In quel 6 novembre dell’ anno 1993** la musica viaggiava nella fresca brezza della notte, dal bellissimo salone da ballo del locale più in voga di tutta Roanapur ai tavoli elegantemente apparecchiati su cui si mangiava cibo della migliore qualità e si beveva buon vino, la musica si inseriva nelle orecchie e nel cuore delle persone, smuovendo gli animi con le sue dolci note, completamente in contrasto con il clima teso che alleggiava nella sala. Ma se c’ era una cosa che il sig. Bai Ji-Shin Chang non avrebbe mai e poi mai scordato non era la tensione quasi tangibile, o l’ innegabile eleganza del locale, bensì lei: la donna più bella, e più terribile, che avesse mai visto, miss Balalaika. A Chang il nomignolo di quella donna piacque subito: era come musica, soave come la più bella delle melodie, come un sussurro nel vento. E lei…beh…lei era semplicemente fantastica. Così fantastica che anche le stelle, quella sera, ne avevano invidia. Una lunghissima ed incredibile massa di capelli color dell’ oro le ricadeva dolcemente sulla spalle, incorniciando un viso che un tempo era stato perfetto ed un paio di gelidi ma bellissimi occhi azzurri, che parevano due schegge di ghiaccio della fredda Siberia.

Le rosse labbra carnose e la grossa cicatrice che, come una ragnatela, le percorreva la pelle liscia e rosea non solo del viso, ma anche del collo, delle braccia ed del petto erano altri due elementi che avevano incantato Chang. Si era chiesto subito cosa avrebbe provato nel baciare quelle splendide labbra, a seguire con un dito la linea delle cicatrici. Miss Balalaika indossava un lungo abito rosso, e Chang pensò che il rosso fosse il colore delle fiamme dell’ inferno, del sangue e del delicato fiore che lui aveva all’ occhiello. Solo vari giorni dopo, quando si era svegliato all’ ospedale per aver ballato con lei una danza fatta di piombo e sangue, si era reso conto di averci inconsciamente azzeccato: il suo abito era proprio del colore del sangue che era sgorgato dalle loro ferite, dei petali del fiore che aveva avuto all’ occhiello sparsi al suolo e delle fiamme dell’ inferno che aveva visto bruciare negli occhi di lei quando avevano danzato insieme il ballo della morte. Aveva riso nel suo letto d’ ospedale a quel pensiero, come Balalaika da qualche parte rideva nel suo di letto nel ripensare al loro scontro poiché, dio, non si era mai divertita tanto.

In quel 6 novembre dell’ anno 1993 Balalaika era diventata per Chang un’ ossessione, forse l’ unica che aveva, e non solo perché le pallottole che aveva in corpo per colpa di quella donna era una in più di quelle che lei aveva in corpo a causa sua.

E adesso, guardando un sorrisetto beffardo e crudele nascere sulle morbide e rosee labbra di Balalaika e posandoci sopra le sue di labbra, l’ ossessione di mr. Chang si poteva considerare, almeno in parte, appagata. Soprattutto quando lei gli passa una pallida e affusolata mano dalle unghie ben curate in mezzo alla sua coltre di capelli scuri mentre lui segue con l’ indice il contorno di una delle sue innumerevoli cicatrici. Ma il loro non è amore, no affatto, è solo pura e semplice passione. La passione di due individui che, di giorno, sono rivali in affari ma che, di notte, sono amanti.

…o forse no?

 

 

 

Mr. Chang accarezzò la nuda schiena di Balalaika. La donna giaceva vicino a lui, sdraiata su un lussuoso letto nella camera del migliore albergo di tutta Roanapur.

- Ti amo. -

Le mormorò lui. Stava fumando una sigaretta, e il fumo si levava, leggero, nel buio della camera verso il soffitto. Balalaika tirò leggermente il candido lenzuolo dal suo lato del letto per coprirsi la schiena, e senza nemmeno degnarsi di aprire gli occhi disse:

- Non dire sciocchezze, Chang. Quelli come noi non sono capaci di amare. - 

 

 

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N.d.t: Amo la coppia Balalaika e Chang, anche se, forse, sono l’ unica. XD

E’ la prima fanfic. che scrivo di questo tipo, le fanfic. d’ amore (se si può considerare tale o.o) non sono affatto il mio forte, però non potevo non scrivere qualcosa su quei due e così eccomi qui. Grazie mille a tutti voi che avete letto e, chissà, forse in mezzo a voi c’ è anche qualche fan di questa…emm…coppia.

 

 

* “ It’ s a blue world ” è la canzone citata da Chang nel volume 8, quando parla con Balalaika al molo. Dice che è stato il sottofondo del ballo di sangue e pallottole la sera in cui si sono sparati, perciò mi è parso azzeccato metterla all’ inizio della fanfic.

 

** Il novembre 1993 sono il mese e l’ anno in cui Chang e Balalaika si sono quasi uccisi, ma dato che Rei Hiroe non ha detto il giorno esatto ne ho preso uno a caso.

  
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