Avrei potuto scegliere altri personaggi, ma appena ho pensato al ghiaccio mi sono venuti in mente loro due. Forse sono un po’ OOC, ma non si sa molto di Islanda e anche se Norvegia solitamente è introverso, a me piace pensare che con suo fratello si “sciolga” un po’. Buona lettura.
 
 
 
 
 
Osservò il mondo oltre l’acqua. L’acqua congelata e solidificata di un ghiacciolo che pendeva dalle pareti della grotta che lui e suo fratello avevano trovato. Le montagne gli parvero sottili e deformi attraverso quel cono cristallino. Non resisté e allungò la lingua per leccare il ghiacciolo, ma appena l’ebbe toccato non riuscì più a staccarla. Tirò la testa indietro di poco. Tirò ancora ma non successe nulla. Rinunciò a tirare perché aveva paura di staccarsi la lingua.
“‘Orveia…”
Norvegia si voltò e appena vide Islanda in quello stato scoppiò a ridere, piegandosi in due.
“'Mettila di ide-e!” si lamentò Islanda “Htaccami ‘a ‘ingua di qui!”
Il fratello tentando di trattenersi dal ridere si avvicinò all’islandese con fare pensoso “Ci vorrebbe del sale…” constatò.
“Ma non ce l’abbeamo!” ribatté l’altro.
“Va bene…” disse allora Norvegia avvicinandosi a Islanda e posando una mano sul suo mento e l’altra sulla sua fronte “Provo a staccarti…”
“No! ‘I hi stacca ‘a ‘ingua!”
“Non ti si stacca la lingua!”
“Hì invece!”
“Vuoi che ti lasci qui? Basta dirlo. Dai, faccio piano, non ti stacco la lingua.” cominciò a tirare verso indietro la testa del fratello. Presto si rese conto che era inutile, quindi con una mano continuò a spostare il capo dell’islandese verso indietro e con l’altra prese la lingua del fratello cercando di staccarla dal ghiacciolo. “Fratellino… e se staccassi il ghiacciolo e aspettassi che si sciolga?”
“E io dovrei htare col ghiahhiolo attaccato alla ‘ingua finché hi scioglie?”
“Hredo di hì!” lo prese in girò Norvegia, guadagnandosi un’occhiataccia. Sorrise, poi gli venne un’idea “Calore! Forse col calore…” cominciò ad alitare piano sul ghiacciolo. Presto esso cominciò a gocciolare e dopo qualche minuto Islanda riuscì a staccare la lingua dal ghiaccio.
“Grazie.” mormorò, muovendo la lingua per sentire se era ancora attaccata al resto del corpo. “Andiamo a casa.” disse poi “Amo il ghiaccio, ma la mia lingua ne ha avuto abbastanza per oggi.” Non sentì risposta. “Norvegia?” chiamò “Norvegia?”
“Ihlanda… ho un pihholo problema…”