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Autore: cassiana    06/01/2011    3 recensioni
[VOY] Missing moment dell'episodio Forza lavoro: Chakotay ferito pensa a Kathryn e a quello che le è accaduto.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chakotay
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Per brevità'
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 Note: scritta per la BDT @ fanfic100_ita col prompt col prompt 014. Verde
Partecipa alla maritombola @ maridichallenge
Prompt 21 "But it's time to face the truth, I will never be with you." (You're Beautiful, James Blunt)
Missing moment dell’episodio Workforce (Forza lavoro) (7x15/16)


Disclaimer: i personaggi non mi appartengono ma sono dei rispettivi autori. La storia è scritta senza scopo di lucro.

Perderti non è un’alternativa
 


« La gelosia è un mostro dagli occhi verdi
che dileggia la carne di cui si nutre »
(William Shakespeare, Otello)



         Accasciato scomposto nella penombra dell’alloggio di Kathryn Chakotay digrignava i denti: si teneva uno straccio ormai sanguinolento sul braccio ferito, la fronte madida di sudore freddo. Doveva uscire da quella situazione, presto le guardie quarren avrebbero fatto irruzione, ma doveva riprendere fiato e riposarsi un poco o non sarebbe andato da nessuna parte. Il braccio gli faceva un male d’inferno, se solo avesse potuto procurarsi un rigeneratore dermico. Si passò una mano sul viso, le creste ossee che il Dottore gli aveva fatto crescere erano strane da toccare, così aliene sul suo volto. Chakotay pensò che forse avrebbe dovuto lasciar perdere, cercare in qualche modo di tornare sulla Voyager e lasciare Kathryn lì dov’era. Gli era sembrata così felice, così in pace, come non l’aveva mai vista prima. I quarren avevano estirpato le sue memorie degli ultimi anni, lei sembrava non sapere che era il capitano della Voyager, non l’aveva riconosciuto. Ma ciò che gli bruciava, in modo ancor più tormentoso del braccio che ora gli mandava staffilate di dolore, era ricordare il suo viso quando gli aveva presentato quell’uomo, quel Jaffen. Lei viveva con lui adesso, forse lo amava.
      Quella consapevolezza lo devastò e Chakotay imprecò appoggiando sfinito la testa al muro. Poteva sentire ancora una lieve traccia del profumo di Kathryn e chiuse gli occhi. Doveva affrontare la realtà: Kathryn non sarebbe mai stata sua. Per sette lunghi, maledetti anni aveva sperato e aspettato che Kathryn prendesse una decisione, ogni piccolo passo in avanti era stato una conquista pagata a duro prezzo. E avrebbe aspettato ancora, Chakotay lo sapeva. Non aveva mai cercato di forzare la donna che amava e capiva le sue titubanze. Lei aveva posto le sue condizioni e per quanto Chakotay sapesse che i protocolli della Flotta fossero solo un alibi per tenersi in salvo da possibili coinvolgimenti emotivi, non aveva mai tentato di varcare quei limiti.
      Il sudore gli aveva infradiciato il giubbetto, Chakotay strinse più forte la ferita nel tentativo di fermare il sangue: se non avesse trovato un aiuto sarebbe stato troppo debole per poter reagire ad una cattura. Alzò le spalle e il movimento lo fece imprecare. Forse farsi catturare non sarebbe stato poi tanto male, dimenticare finalmente tutto quel dolore, ricominciare una nuova vita, trovare un’altra donna forse. Era bastato così poco a Kathryn per rifarsi una vita. Chakotay poteva ancora vederla presentargli Jaffen, il suo nuovo compagno e il ricordo dei suoi occhi azzurri che si soffermavano innamorati sul viso di quell’uomo dilaniò Chakotay nel profondo. In quell’istante non poté impedirsi d’immaginare Kathryn baciare quell’uomo, accarezzarlo, fare l’amore con lui: aprì di scatto gli occhi, basta! La febbre stava consumando quelle poche forze che gli rimanevano.
      Un rumore alla porta. Chakotay raccattò in fretta il phaser e vide Kathryn entrare. Il buio lo nascose per pochi attimi, poi lei trovò uno degli stracci insanguinati e lo scorse. A fatica Chakotay si sollevò, puntandole il phaser contro. Per un istante valutò l’idea di fare fuoco: sarebbe stato meglio vederla morta piuttosto che tra le braccia di un altro uomo. Un capogiro lo fece tremare e dissipò quel folle desiderio. No, l’avrebbe portata via, le avrebbe fatto tornare la memoria e allora avrebbe dimenticato Jaffen e sarebbe tornata da lui. 
 
   
 
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