-NON POSSO CREDERCI!!- Sim sta saltellando per tutto il corridoio urlando come una checca isterica, la cosa mi preoccupa e il problema più grande è che sta venendo verso di me.

-secondo me ha fumato qualcosa- mi fa calmo e pacato Luc alla mia destra, mentre controlla distrattamente i messaggi sul mio cellulare, non capisco cosa provi nel farsi i fatti miei. Oggi è vestito in modo discretamente sobrio per il suo genere, indossa semplicemente un paio di jeans aderenti, che gli fanno un sederino niente male, ed una maglia del Led Zeppelin a maniche corte. È un tipo un po’ rocchettaro, ma se ti permetterti di farglielo notare ti risponderà che “ognuno si può vestire come vuole” e che “queste stupide etichette hanno rotto il cazzo!”

-ragazzi non potrete mai credere a quello che ho sentito!- eccolo è arrivato, logicamente non ha nemmeno salutato e si è subito piantato davanti a Luca per fare in modo che sia costretto ad ascoltarlo. Lui seccato lo trucida con lo sguardo e gli chiede –che hai fatto?- quel coglione di Simone si punta le mani sui fianchi, gonfia le guance e grugnisce in un modo che dovrebbe essere minaccioso, ma che gli riesce davvero male – DEVO PER FORZA AVER FATTO QUALCOSA?! RAZZA DI IMPICCIONE! Guarda che mi sono accorto che quello è il cellulare di Maddy…se vuoi scoprire se esce con qualcuno chiediglielo.

Aspettate! Questo mi interessa, per una volta i miei migliori amici stanno facendo un discorso che non sia totalmente inutile.

-si infatti. Chiedimelo..- dico e intanto mi riprendo il cellulare. Mi do mentalmente dell’idiota per non averlo capito prima…insomma mica ci voleva tanto!

-esci con qualcuno?- è una sfida, lo so. No caro, non ti faccio vincere.

-non sono fatti tuoi…- beccati questa! Lo vedo rabbuiarsi un attimo per poi fare spallucce per far intendere a quell’altro che non gli importava più di tanto.

Ad essere sincera un po’ mi da fastidio, che non gli importi intendo. Ma non fatevi strane idee! È il mio migliore amico e per me è come se un fratello non fosse geloso di me, è normale che mi dia fastidio!

-si infatti. Chiedimelo..- dico e intanto mi riprendo il cellulare. Mi do mentalmente dell’idiota per non averlo capito prima…insomma mica ci voleva tanto! Mi do mentalmente dell’idiota per non averlo capito prima…

-esci con qualcuno?- è una sfida, lo so. No caro, non ti faccio vincere.

-non sono fatti tuoi…- beccati questa! Lo vedo rabbuiarsi un attimo per poi fare spallucce per far intendere a quell’altro che non gli importava più di tanto.

Ad essere sincera un po’ mi da fastidio, che non gli importi intendo. Ma non fatevi strane idee! È il mio migliore amico e per me è come se un fratello non fosse geloso di me, è normale che mi dia fastidio!

-la Marano è incinta!- la Marano altri non è che la nostra odiatissima e stronzissima professoressa di matematica e fisica, non che membro interno agli esami di maturità. Sappiamo tutti, tramite le voci di corridoio, che da un po’ insieme a suo marito stavano cercando di avere un figlio e sapere che ci siano riusciti ci riempie di gioia.

-VUOI DIRE CHE QUELLA STREGA AVRÀ UN BAMBINO! POVERETTO. VADO ADA AVVERTIRE IL TELEFONO AZZURRO- sbotta Luc che sta palesemente fingendo di interessarsi alla questione.

-non capisci proprio eh, testa di rapa? Se la Marano è incinta, vuol dire che non farà gli esami con noi…mi costringi sempre a fare capitan-ovvio- dico io. Ho seriamente bisogno di caffè, sono le dieci e non ne ho ancora preso uno. Mi avvio alle macchinette lasciando un Luca intento a fare due più due ed un Simone che cerca di spiegargli come lo è venuto a sapere. Sinceramente non me ne frega niente.

Mentre cerco nel portafoglio cinquanta centesimi per quel maledetto caffè espresso qualcuno mi abbraccia da dietro, riesco a vedere distintamente le unghia laccate di nero e i polsini con le borchie, solo una persona può mettere una cosa del genere e risultare tremendamente sexi.

-mi offri un caffè? Non ho spicci- e ti pareva il solito scroccone

-per ripagarmi dovrai aprire un mutuo Luc- mi sciolgo dall’abbraccio a malincuore e inserisco le monete nel distributore.

-ti offro una sigaretta?- ci prova di nuovo facendomi gli occhi da cucciolo, cosa poco credibile visti i chili ci matita nera che ha sugli occhi.

-sto cercando di smettere- gli dico mentre sorseggio quella schifezza color merda che esce da quelle scatolette di farro, nido di non oso immaginare quanti insetti.

-si certo…almeno accompagnami prima che finisca l’intervallo- mi dirigo fuori insieme a lui, superiamo il balcone dove si mettono tutti e ci avviamo verso il cortile interno, decisamente meno affollato perché in disuso da un po’, in teoria sarebbe vietato stare qui ma nessuno ci ha mai beccato. Si accende una sigaretta e la porta alle labbra aspirando lentamente e cacciando il fumo come se fosse la cosa più normale del mondo, vedo quella nuvoletta di fumo grigio salire in cielo e penso che quelle labbra sono fatte per baciare. E chissà quant’altro. Il suo profilo snello e rilassato sembra essere in preda all’estasi, infatti mi chiedo di cosa sia effettivamente quella sigaretta. Ho voglia di fare un tiro e lo faccio, gli tiro la stecca dalle mani ed aspiro lentamente, godendomi quella ventata d’aria malata che mi riempie i polmoni.

-non stavi cercando di smettere?- mi chiede inarcando le sopraciglia.

-cambio idea facilmente-

-ho notato- si accende un’altra sigaretta e lascia a ma quella che aveva.

-come hai fatto a mandare via Sim?-

-è arrivata una tipa che non ha richiamato dopo esserci andato a letto ed è corso via- sorride fiero questo stronzo. I maschi sono tutti uguali.

-voi uomini sapete essere molto stronzi-

- ho sentito un milione di ragazze dire che gli uomini sono cattivi, che sanno solo mentire, che si prendono gioco di voi...non hanno mai pensato che quello che fanno loro è solo una patetica imitazione di quello che fa la donna...- rimango stupita da quelle parole, non credevo pensasse questo, so che ha sofferto ma non credevo avesse quest’opinione di noi.

-wow! E questa da dove ti è uscita!- rido mentre mi appoggio alla sua spalla cullata da quel fresco vento di fine estate. Adoro stargli vicino. Anche con Sim ho uno splendido rapporto, ma con lui è diverso, è come se quando sto con lui mi sentissi davvero bene, ma non fraintendete, è solo un amico…MA CHI VOGLIO PRENDERE IN GIRO, SONO TOTALEMENTE INCONDIZIONATAMENTE INNAMORATA DI LUI. Del suo sorriso , di quelle fossette carine che ha sul mento, del fatto che ispiri sesso da tutti i pori! Lo so che sono caduta nel più banale dei cliché ma che volete!

Ride anche lui, di una bella risata, cristallina.

-non mi facevi così profondo eh?-

-no affatto!-

Le sigarette sono finite da un pezzo e sui nostri vestiti aleggia la puzza di fumo, so già che Simone mi farà una predica enorme sul fatto che ho buttato al cesso tutti i miei buoni propositi. Ma chi se ne frega!

-a che pensi?-

-che Simone mi ammazza davvero sta volta-

-tu non dirglielo-

-la fai facile tu…a proposito, mi spieghi perché controllavi i miei messaggi?-

Sposta, velocemente lo sguardo da un'altra parte, mi nasconde qualcosa, lo conosco troppo bene.

-non so…ero curioso…-

-stai mentendo- rispondo secca. Odio quando crede di potermi fregare.

-sei più uscito con Becca?- meglio spostare l’argomento da un’altra parte.

-si…e devi credermi è una bomba! Ha una carica assurda…e dovresti vedere com’è snodata…capisci!- ammicca sorridendo malizioso.

-wow…scommetto che non la richiamerai- dico atona.

-sai potrei anche farlo…in fondo mi sono divertito- la cosa mi da parecchio fastidio, non è la prima volta che mi parla delle sue conquiste, ma prima d’ora sapevo che erano tutte di passaggio. Non sono preparata ad un eventuale fidanzamento!

Sono talmente nervosa che disconnetto il cervello. Mi metto sui gradini per riuscire a guardarlo dall’alto, gli alzo il viso, sto per fare una cazzata, lo so, perderò un amico, ma non mi importa più oramai. Gli alzo il viso e lentamente avvicino le labbra alle sue fino a toccarle, la cosa che mi sorprende di più è che mi mette una mano dietro la nuca e mi avvicina di più a lui, schiudo le labbra e gli do il permesso di approfondire il bacio. È un bacio al tabacco e caffè, è qualcosa di indescrivibile che mi spiazza totalmente, lo stringo più forte, voglio sentirlo vicino a me, ho bisogno di sapere che non sto sognando. Mi prende la mano destra e la incastra con la sua mentre io affondo l’altra nei suoi capelli corvini, gli stessi che gli ho detto mille volte di tagliare. Purtroppo quest’incanto si spezza troppo presto, la campanella suona, la ricreazione è finita. Ci stacchiamo, lui appoggia la fronte sulla mia, sorride, ma non è lo stesso sorriso di prima, è diverso è qualcosa che non gli ho mai visto.

-richiamerai Becca?- gli chiedo con un sussurro, fa no con la testa e mi bacia di nuovo, al diavolo che dovremmo andare in classe, al diavolo migliori amici, non ho voglia di domande. Voglio solo perdermi di nuovo in quell’immensa distesa di desiderio che solo Luca sa provocarmi. Senza pensare al futuro per una volta.

Ciao spero di non avervi tremendamente annoiato con questa shot…sinceramente non so nemmeno io da doma mi sia uscita questa “cosa” XD…serviva per distrarre un po’ la mia migliore amica che quando corregge le mie storie, stacca un po’ il cervello (non so se sia una cosa buona o no XD) …in realtà non doveva essere così, io di solito non amo molto il cliché ma ad un certo punto i personaggi hanno preso a fare di testa loro XD…anche perché ho già scritto di loro…ma era totalmente diversa e questa doveva essere più o meno sullo stesso stile…hihi

Ok visto che sto scrivendo un nota più lunga del testo mi fermo…vi ringrazio per aver letto e se non vi disp vi chiedo di farmi sapere come vi è sembrata…kiss!!!!!!

PS MI SCUSO PER EVENTUALI ERRORI!! NEL CASO FATEMELO NOTARE!! =)