Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
Ricorda la storia  |      
Autore: redseapearl    07/01/2011    19 recensioni
Chi sei tu che di notte mi appari in sogno riempiendo le mie angosce, le mie malinconie, i miei silenzi, le mie tenebre?
Una What if? ambientata durante il ballo del Visconte Druitt.
{Alois x Ciel}
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Alois Trancy, Ciel Phantomhive
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Carnival Kiss

 

 

 

 

 

Chi sei tu che di notte mi appari in sogno riempiendo le mie angosce, le mie malinconie, i miei silenzi, le mie tenebre?

 

Potrei volare nell’azzurro cielo dei tuoi occhi.

 

Potrei nuotare nel blu mare del tuo sguardo.

 

Danza con me in questo ballo smascherato, mia lady, anche se di te, che hai colto la purezza delle mie labbra mai baciate prima, non saprò mai il nome.

 

 

 

Partecipare ad un ballo di nobili si prospettava un’esperienza unica e divertente, ma gli inchini, i baciamano e le lusinghe svenevoli sempre uguali gli erano giunte ben presto a noia.

Alois, vestito da giovane lady, non poteva negare che fosse esilarante civettare con i nobiluomini che sgomitavano per invitarlo a ballare un walzer o attirare la sua attenzione, ignari della sua natura maschile che ben si celava sotto il bell’abito celeste di seta impreziosito da fiocchi di tulle e organza, regalo del conte Trancy. La stessa possibilità di averlo accompagnato a quella festa del Visconte Druitt, mascherato da nipotina del vecchio, l’aveva guadagnata servendo il suo padre-padrone nel miglior modo possibile.

In fondo, è così semplice riuscire a far fare ad un uomo tutto ciò che si vuole: basta toccarlo nei punti giusti, i più sensibili, e olè!

Poggiato al parapetto di uno dei grandi balconi, solo, con i suoi pensieri e l’angoscia di tornare in quella magione lurida di lussuria e depravazione, udì avvicinarsi il ticchettio concitato di piccoli tacchi. Ed ecco che una fanciulla, bella e leggiadra come una fata, vestita di rosa e inghirlandata di fiori, uscì di corsa tutta trafelata, nascondendosi dietro la tenda del balcone.

Non si era accorta della presenza di Alois che ammaliato la guardava. I lunghi capelli scuri, raccolti in due code laterali, le ricadevano scomposti sulle minute spalle lattee. La spallina sinistra era licenziosamente scivolata più in basso del dovuto, mostrando la pelle nuda della giovane ragazza.

Alois le si avvicinò, rimembrando all’istante che agli occhi della bella sconosciuta lui era una lady esattamente come lei. Distese le labbra nel suo sorriso più cordiale, assumendo l’espressione più amichevole che poté: era sempre stato un bravo commediante.

“Un pretendente troppo appiccicoso?”

La voce femminile alle sue spalle fece letteralmente sobbalzare di sorpresa (e un pizzico di spavento) la ragazza con l’abito rosa, che altri non era che Ciel, intento a nascondersi da una fidanzata desiderosa di complimentarsi con lui per il vestito grazioso che indossava.

Quando si voltò di scatto, temendo scioccamente che fosse Elizabeth la proprietaria della voce, da prima si incantò, affascinato dalla bellezza nordica della giovane sconosciuta, e infine si quietò, appurando che non vi era alcun pericolo. Solo in quel momento si concesse di valutare la domanda che gli era stata rivolta e, in effetti, la lady dai capelli biondi come oro non si era discostata poi molto dalla realtà.

“…Sì” rispose dopo un attimo di esitazione, temendo che ad ogni sillaba la sua voce, anche se non aveva ancora assunto un timbro particolarmente mascolino, potesse tradire la sua reale natura.

“Lo avevo immaginato, del resto come potrebbe essere altrimenti?”

Ciel comprese che gli era appena stato rivolto un velato complimento alla sua bellezza e si limitò a rispondere con un dimesso: “Grazie.”

Alois gli si avvicinò ancora di più, così da poter ammirare meglio la perfezione di quel viso in parte celato dalla folta frangia che ne copriva l’occhio destro. Osservando il gemello, il ragazzo si fermò a contemplare quel blu oltremare così brillante, quasi vi si potesse tuffare e nuotare libero come un pesce nello sconfinato Oceano.

“Vi si è sciolto il fiocco sulla spallina sinistra: lasciate che vi aiuti” si propose Alois e, senza attendere il permesso della lady dinanzi a lui, le si avvicinò con le mani tese nella speranza di approfittare di quel gesto apparentemente innocente per sfiorare con malcelata casualità quella pelle nivea.

Quando Ciel sentì le mani affusolate della ragazza sfiorarlo con la punta delle dita, avvertì un brivido piacevole serpeggiargli lungo la schiena, facendo rizzare i capelli della nuca nascosti dalla parrucca.

Avvertì un calore improvviso alle guance ed era certo che in quel momento stesse arrossendo, come faceva spesso Elizabeth nei rari momenti in cui lui le sorrideva o le prendeva la mano. Ma era sciocco pensare che lui si stesse emozionando al tocco di una sconosciuta come una ragazzina innamorata. Eppure, non riusciva a capire cosa stesse accadendo al suo corpo in quel momento.

Calamitato dal bel viso della giovane, sollevò lo sguardo per ammirarla. I suoi occhi color del cielo gli infondevano un senso di pace e serenità, facendogli dimenticare le preoccupazioni e il motivo per cui si trovava lì quella sera.

Così vicina, eppure così irraggiungibile.

Se solo si fosse presentato alla festa vestito da Conte Ciel Phantomhive e se solo non ci fosse stata Elizabeth a quella stessa festa, magari avrebbe anche potuto carezzare l’idea di invitare a ballare una così bella lady, anche se lo superava di qualche centimetro in altezza. Chissà se lei avrebbe accettato di stargli tanto vicino se lui fosse stato vestito come sempre.

Inspirò il suo profumo e si stupì di trovarlo meno buono rispetto a quello che aveva previsto. Era forte, avrebbe osato dire persino mascolino, ma ipotizzò che in quel momento il suo olfatto non operasse al massimo delle sue possibilità, ignaro del fatto che quello che stava sentendo era l’odore pungente del Conte Trancy, impregnato su Alois come un marchio a fuoco.

Al contrario, questi si deliziò del buon effluvio che la pelle accaldata di Ciel emanava, dolce come mandorle ricoperte di glassa, riempiendogli le narici della sua essenza zuccherina.

Strinse il nastro che aveva legato per rifare il fiocco al vestito; ora poteva allontanare le mani da quel corpo così grazioso, così innocente, così puro… così virgineo: tutto ciò che il suo ormai non era più da mesi.

Non avrebbe mai più rivisto quella fanciulla in vita sua. Suo padre non gli avrebbe mai più permesso di accompagnarlo ad una festa, così, cogliendo il momento propizio, conscio che non ci sarebbe stata altra occasione, prese tra le mani a coppa il viso della piccola lady: la sfumatura color ciliegia sulle sue gote era a dir poco deliziosa; invogliava quasi a morderle.

“Non lascerò che quel pretendente vi prenda…” Si avvicinò al volto di Ciel sino a mescere i loro respiri e a specchiarsi l’uno negli occhi dell’altro, “… prima di me.”

Le labbra si unirono in un bacio casto, ma indecente agli occhi di una persona esterna.

Due fanciulle che si scambiavano effusioni in un luogo dove chiunque avrebbe potuto vederle.

Un ragazzo mascherato da lady che baciava una piccola dama su di un balcone.

Due giovani ragazzi che, ignari l’uno della vera natura dell’altro, si illudevano di aver appena ricevuto il loro primo bacio d’amore da una bella sconosciuta.

Nessuno dei due seppe dire con certezza chi avesse baciato per primo l’altro, tutto ciò che importava era che quel bacio al chiaro di stelle non finisse troppo presto. L’inesperienza era palese in entrambi: Ciel non aveva mai avuto l’ardire di sfiorare, neanche col pensiero, le piccole e rosee labbra di Lizzy; Alois non aveva mai concesso al Conte Trancy di prendere anche la purezza delle proprie labbra, poiché almeno quella voleva ancora preservarla per qualcuno che lui avrebbe reputato degno di averla.

Tante volte Alois, gemente di dolore per i colpi ricevuti e le sevizie subite, cercava di estraniarsi da tutto quello pensando al giorno in cui sarebbe stato libero (perché era certo che quel giorno sarebbe giunto) e avrebbe finalmente diviso il letto con una persona bellissima, concedendo il proprio corpo a mani gentili, amorevoli, capaci di farlo godere e ansimare di piacere. Il Conte Trancy non voleva baci e Alois non voleva certo avvicinare la propria bocca a quella maleodorante di lui.

Ad ogni secondo i due giovani divenivano sempre più intraprendenti, muovendo le labbra guidati da un istinto mai provato prima di quel momento. Alois, il più audace dei due, sfiorò con la punta della lingua le labbra fresche come albicocche di Ciel. Da prima questi le serrò intimorito, ma, constatato che la sensazione era piacevole, le dischiuse nuovamente, lasciando che l’altro potesse baciarlo con più trasporto.

Timidamente, cominciò a ricambiare quel bacio che stava assumendo sfumature sempre più accese e passionali. In altre occasioni non lo avrebbe mai fatto, ma forse era quel vestito più adatto ad un ballo di Carnevale che ad una festa di aristocratici a dargli la sicurezza e il coraggio, come una corazza che lo proteggesse da ogni pregiudizio o maldicenza.

Perché in quel momento non era Ciel Phantomhive, il Conte, ma una fanciulla al suo primo ballo nell’alta società, una graziosa damigella che nessuno avrebbe mai più rivisto.

Si sentì cingere la vita dalle braccia della bella lady dagli occhi di cielo. Solo per un attimo pensò che fosse un gesto troppo avventuroso per una signorina che si rispetti, ma era proprio questo a renderla ancora più attraente a Ciel: una giovane che non aveva timore di fare ciò che voleva, ribellandosi alle regole dell’etichetta. Affondò le dita inguantate di raso nella chioma di lei, rammaricandosi di non poter sentire a mani nude la soffice consistenza di quei capelli d’oro.

Neanche sapeva il suo nome.

Neanche sapeva perché era accaduto tutto quello.

Tutto ciò che sapeva era che se anche fosse affogato in quel bacio strappato con l’inganno grazie al suo vestito femminile, di certo sarebbe stata una morte sublime e, pensò non senza una nota di compiacimento, Sebastian avrebbe perso una ghiotta preda con cui appagare la sua fame.

My lady.” Una voce fin troppo familiare risuonò alle loro spalle: Sebastian stava guardando la scena con un sorriso sarcastico e mefistofelico. Ciel avrebbe addirittura pensato che fossero stati i suoi pensieri dispettosi a richiamarlo. “Non vi ho più vista e mi stavo preoccupando.”

“Sei sempre troppo apprensivo” lo rimproverò Ciel, recitando la sua parte meglio che poté.

“Il Visconte Druitt vi sta aspettando” lo informò Sebastian, ricordandogli con poche parole la ragione per cui era lì, vestito in quel modo: non certo per conquistare con la sua graziosità belle fanciulle.

“Vi prego di scusarmi. Addio” si congedò il giovane avviandosi verso la sala da ballo in festa.

“Non ci rivedremo, vero?” domandò Alois con una punta di paura nella voce, come un bambino costretto a separarsi da un caro amico d’infanzia.

“Purtroppo no” rispose lapidario Ciel, recidendo con spietatezza ogni speranza nel cuore dell’altro come con un fiore ormai in procinto di marcire.

Quella notte, Ciel nel suo talamo solitario e Alois nella sua alcova di tristezza avrebbero sognato di danzare con una bella lady per tutta la notte, vestiti della loro reale forma: soli, in una immensa sala da ballo tutta per loro, non avrebbero smesso di volteggiare sino all’alba, quando i sogni iridescenti avrebbero lasciato spazio alla tetra realtà.

 

 

 

 

 

Note dell’autrice

Ormai scrivere di questi due è diventata una droga per me. Mi vengono idee di continuo, come questa, nata in un pomeriggio e messa per iscritto in una notte XD

Questa volta ho deciso di mantenermi su un rating più basso e devo fare un paio di precisazioni su alcune cose scritte, in particolare sulle prime 4 frasi: la prima e la quarta in grassetto e allineate al centro sono i pensieri comuni di Alois e Ciel, ovvero quello che entrambi pensano. La seconda frase allineata a sinistra è il pensiero di Ciel, mentre la terza allineata a destra è il pensiero di Alois.

Come sempre i commenti, anche se solo di un rigo, sono sempre molto graditi ^^

 

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 19 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler / Vai alla pagina dell'autore: redseapearl