I suoi occhi si posarono su la figura esile di Giappone, che al contrario di lui, ascoltava interessato ciò che America aveva da dire. Lo osservò, come rapito. L’aveva sempre incuriosito, sin da quando l’aveva trovato nel bosco da Nazione appena nata e l’aveva allevato come un fratello. Dopo qualche tempo si erano separati, avevano litigato, si erano fatti la guerra per poi riappacificarsi e litigare di nuovo. Come fratelli, pensava Cina.