Ciao a tutti da un nuovo acquisto del sito ^^ Mi chiamo
Debora, ma voi potete chiamarmi Candy!
Questa è la mia prima storia di Bey che pubblico, e cmq la
prima in assoluto!
Volevo dedicarla a Phoenix che mi ha trasmesso la voglia di
scrivere e la passione per questo anime! Mi dispiace solo che non sia riuscita
anche a trasmettermi l'amore per la Neoborg XD Missione fallita, amore, mi
disp!
Cmq.. ero partita con l'idea di scrivere questa storia
interamente da sola, peccato che, arrivata al 3° cap, ho deciso di renderla
round robin, ingaggiando anche Phoenix! Lei non ha voluto all'inizio, perché
dice di avere ancora storie in sospeso (capito?! Sbrigati, disgraziataaaa!!
>0< ), però me da brava ha insistito! ^^" Anche perché mi dice
spesso che non le soddisfa il modo in cui scrive, dice di essere pessima, e sta
perdendo un po' di autostima.. Quindi amore, su con la vita! Questa fiction per
ridarti lo slancio! ^_^
Detto questo, spero vi
piacerà! Come avrete capito, parla di Hitoshi e una ragazza che.. Va beh va
beh, leggete va!!
Aspetto tanti commentini!!
Ciaoooo!!
L'INIZIO
Un’ennesima giornata
lavorativa era appena terminata. Finalmente, non ne poteva più di quel caldo
soffocante egiziano!
Aprì la porta della camera del suo hotel con un piede, e
lanciò il suo zaino contenente gli oggetti di lavoro di scavo sul grande letto
matrimoniale.
Si guardò un attimo intorno, respirando affannosamente. Il
caldo gli toglieva tutte le forze e anche il fiato. Non vedeva l’ora di tornare
alla sua amata Tokyo, dove quanto meno il caldo era più sopportabile!
Si avvicinò all’enorme letto coperto da fresche lenzuola
bianche e vi ci sedette; pochi istanti dopo, si lasciò cadere all’indietro,
socchiudendo gli occhi per assaporarsi meglio quella freschezza.
Notò con piacere che qualcuno aveva già acceso l’aria
condizionata e, anche se i suoi effetti ancora non potevano sentirsi appieno,
il sollievo che quella lieve brezza gli diede fu estasiante.
Erano ormai le 7 di sera in Egitto, ma la calura ancora non
accennava ad abbassarsi! Incredibile… Come aveva fatto a resistere per ben 7
mesi sotto quel sole cocente, lavorando agli scavi archeologi della città di
Tebe da mattina a sera?? Era una cosa da pazzi!
Tutto d’un tratto si sentì una mano fresca appoggiarsi delicatamente
sui suoi occhi. Sorrise: non gli ci volle molto a capire di chi fosse.
-Vediamo un po’ di chi sarà questa manina!-
Là tastò dolcemente, poi prese nella sua quelle dita
affusolate e se lo portò alla bocca, baciandole una per una.
Aprì gli occhi di scatto e si trovò davanti lei, la sua
splendida ragazza, colei che gli dava ancora il coraggio di affrontare quei
terribili scavi giorno dopo giorno.
-Ben tornato amore! Avevo così tanta voglia di vederti!-
gli disse, sorridendo come una bambina.
-Anche io avevo voglia di vederti, piccola.-
Le afferrò un braccio e la trascinò lentamente su di sé; la
ragazza lo lasciò fare senza obiettare.
Le prese il volto tra le mani e la fissò nei suoi occhi
color cristallo. Bellissima…
Maria, una ragazza italiana di 19 anni che aveva conosciuto
durante il suo periodo di soggiorno in Egitto. Faceva parte della sua stessa
compagnia di spedizioni archeologiche, anche se lo faceva come stage
universitario, ed erano entrati in contatto per uno stupido battibecco che
avevano avuto mesi prima, a causa di un insulso scalpello.
Ora stavano insieme, e lui era l’uomo più felice di questo
mondo.
La baciò dolcemente, affondando le dita nei suoi capelli
castano chiarissimo, mentre sentiva le mani di lei scorrergli su tutto il
petto. Se non fosse stato perché era stanco e sudato, non ci avrebbe messo
molto a levarle quel vestitino bianco corto e leggero che aveva addosso e
metteva in risalto la sua abbronzatura.
La sentì sfregarsi sul suo corpo; sorrise, interrompendo
allora il bacio.
-Scusami cucciola, ma sono stanco e faccio davvero schifo.
Se mi permetti una doccia rinfrescante, dopo potremo fare tutto quello che
vogliamo…- le disse, ammiccando un sorriso malizioso.
Lei annuì, mordendosi un labbro. Quel ragazzo le
trasmetteva delle sensazioni fuori dal comune, e ogni volta che riusciva a
sentire quei muscoli così solidi che regnavano sul suo petto e sulle sue
braccia, perdeva la ragione.
-Va bene amore… Ti vado a preparare il bagno…-
Maria si alzò a malavoglia e si diresse verso il bagno,
decisa a preparare il tutto il più in fretta possibile per avere poi il tempo
di stare tranquilla col suo amore.
Non appena ella sparì nel bagno, avvicinandosi la porta
alle spalle, il ragazzo dai capelli argentati si alzò ed estrasse dal suo zaino
il cellulare.
Compose il numero di casa: era da qualche giorno che non
sentiva più nessuno…
Rispose una voce giovane, come previsto:
-Si, chi è??-
Sorrise.
-Takao, quante volte ti ho detto che non si risponde così
sgarbatamente al telefono, eh??!-
L’altra voce partì in un grido di gioia. Raramente aveva
l’occasione di sentirlo, e quando lo sentiva la felicità saliva al massimo.
-Hitoshi fratellone!! Da quanto non ti sento più!! Ti sei
scordato di me??- chiese il ragazzino di nome Takao con un finto tono seccato.
-Ma va! Ero solo molto impegnato…-
-si si, certo, dici sempre così!- gli rispose il fratello
più piccolo. –Non ti costa mica niente una telefonata!-
-Eh no, qua ti sbagli, costa un sacco chiamare da qua!-
Takao sbuffò:
-Ah va bene, non ti va di spendere i soldi per tuo
fratello, grazie tante!!-
Hitoshi sorrise divertito: suo fratello lo metteva sempre
di buon umore, anche quando faceva l’imbronciato!
-Takao ascolta, dì al nonno che dopo domani tornerò, e con
me ci sarà anche la mia ragazza, così ve la farò conoscere. Dici che sarebbe un
problema ospitarla per un po’?-
Takao rimase perplesso:
-Ragazza?? Da quando hai una ragazza?? E perché io non lo
sapevo??-
-Hey calmati… adesso te l’ho detto… comunque da un po’! E’
giovane, ha 19 anni, però..-
-Si ho capito- intervenne il fratello.- Non ci sono
problemi, tranquillo, ci mancherebbe!- (anche perché casa tua è peggio di una
pensione per senza tetto =_= Ndautrice)
-Molto bene! Allora ci vediamo presto! Saremo all’aeroporto
per le 7 di mattina. So che è presto per te che ami dormire, quindi non mi
offendo se viene solo il nonno!-
Takao esultò felice:
-Evvai!! Per tutto dico: perché torni e perché sei così
comprensivo da lasciarmi dormire!-
-Immaginavo..!- gli rispose sconsolato Hitoshi.
Una figura snella comparve sulla porta del bagno:
-Hitoshi, il bagno è pronto!- disse Maria sussurrando,
visto che notò che il suo ragazzo era impegnato a parlare al cellulare.
Hitoshi le annuì facendole l’occhiolino e subito dopo
rispose al fratello:
-Scusa Takao, devo andare! Ci vediamo, ciao ciao! Ah,
salutami il nonno!-
-Sarà fatto fidanzatino! Sono davvero curioso di vedere chi
è la pazza che sta con te!- lo beffeggiò.- Ciao fratellone, ti aspetto!!-
Hitoshi chiuse la chiamata e si voltò verso la sua ragazza,
che ancora non si era mossa.
-Vuoi fare la doccia con me?- le chiese alzandosi dal letto
per raggiungerla.
Le circondò la vita con le braccia e la trascinò verso di
sé.
-Oh no, falla tu, devi rilassarti.- gli rispose ancora sussurrando. –Avremo tutto il tempo
per stare insieme, dopo…-
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Bene, primo capitolo
finito! ^_^ Non è molto lungo, lo so, ma serviva come anticipazione!
Al prossimo chappy! ^0^
Candy87