Questa storia FA parte della serie "Pezzi di un Futuro Perduto".

 

 

"Ancora una volta qui.

Non credo di poter reggere questa situazione un minuto di più.

 

Alzo la testa,solo il soffitto,con appeso il pesante lampadario,pronto a cadermi in testa.

Perché non lo fai,eh? Perché non metti fine alle mie sofferenze?

 

L'intonaco cede,agli angoli di questo cubo,lussuoso,ma sempre un cubo.

Perché non crolli,tu? Perché non mi seppellisci,già che ci sei?

 

Ormai sono qui da anni. 

Non chiedermi quanti. Troppi. 

 

C'è odore di chiuso,qui,ed apro la finestra. Affacciandomi,mi spunta un sorriso. Sotto di me,sotto la mia gabbia dorata,si staglia un delizioso paesino.

"Saint Mystère." Mai visto nome più azzeccato,dato che per me è un enigma poter scappare.

Ed invece sono qui,che aspetto qualcuno,come una bella principessina.

 

Ma io ho sempre odiato le favole. 

Anzi,no,non sempre. Le odio da quando non è più mia madre a leggermele,ma me le ripeto ad alta voce,ogni notte,per addormentarmi.

Le odio da quando non riesco a concluderle,pronunciando "felici e contenti",ed i protagonisti rimangono lì,congelati,a metà tra il cielo ed il cuscino.

E qualche lacrima scorre sempre,e scioglie il ghiaccio.

 

Come una bella principessina,seduta,ad aspettare.

Primavera.

Estate.

Autunno.

Inverno.

E di nuovo Primavera.

In questa prigione che doveva essere la mia salvezza,e che invece si è trasformata nella mia rovina.

 

E quante volte ho avuto la voglia di fare un bel salto giù,una volta per tutte.

Ma non ne ho la forza.

Ne soffrirebbero. Loro. Un "loro" molto indefinito,così anonimo che nemmeno io so di chi sto parlando.

 

Sto impazzendo.

 

Ogni tanto prendo un pennello e ti dipingo,senza volto,senza labbra,senza occhi,senza anima.

Dopo tutto,come posso sapere come sei fatto,se sono ancora qui ad aspettarti?

Ah,ma so che arriverai.

Un giorno,in un modo o nell'altro,tu varcherai quella porta e mi dirai "Ciao,Mela d'oro! Sono venuto a portarti in salvo".

Io,ridendo,ti correggerò,mi presenterò,e vivremo per sempre felici e contenti.

Insieme.

 

 

Ecco che anche oggi quell'uomo mi porta da mangiare. Forse l'unica specie di conttatto umano che ancora ho.

Se un giorno se ne dimenticasse,io potrei benissimo morire di fame.

 

Ma io ho provato ad uscire,è impossibile. Tutto chiuso,sbarrato,da mio padre.

Lui,che voleva il mio bene,mi sta facendo del male,ogni giorno di più.

 

Ormai ho smesso di contare i giorni,le settimane. Vivo alla giornata,ho anche iniziato a scrivere. Il tempo non mi manca,purtroppo.

Ed ogni minuto queste mura scricchiolano,si avvicinano a me,vogliono schiacciarmi ma non ci riusciranno. Verrai prima,ne sono sicura. 

Prima che io me ne possa accorgere,già sarò libera,fuori di qui.

 

Ma ora basta.

 

E mi ritrovo di nuovo con il pennello ed il colore.

Istintivamente,lo intingo nell'azzurro. Credo che sarà il tuo colore,amore,d'ora in poi.

Azzurro,il colore dell'Amore.

Bella,la mia rivoluzione.

 

Un cappello.

La pelle rosea,e calda.

I capelli soffici,scuri.

Le labbra sottili.

Gli occhi grandi,e profondi.

Così ti vorrei.

 

Intelligente,imbranato,furbo,attento,pasticcione.

Tutta una contraddizione,il tuo carattere.

E sarai dolce,come lo zucchero,come un cielo stellato...

...come un bacio.

 

E anche oggi è volato via,un'altra sbarretta da aggiungere al muro. 

Ormai il gesso è quasi finito,dovrò iniziare a scrivere con la pittura.

Finita quella,userò le matite.

Se finiranno anche quelle,il sangue prenderà il loro posto.

 

Mi osservi dal quadro che ho dipinto,e mi sembra di aver indovinato. Si,sarai così.

Approfittando del buio,le pareti avanzano,ormai ci sono quasi...

Ma ecco che la porta si apre.

Non è il vento.

Non sono io.

Sei tu,finalmente."

 

 

Riapro gli occhi,confusa. Di nuovo lo stesso,orribile incubo,di ritrovarmi a "casa". 

Rinchiusa.

Prigioniera.

Costretta.

Ma soprattutto senza te.

 

Ho la testa appoggiata al tuo petto,e sento il tuo battito scandire il tuo respiro,tutto perfettamente sincronizzato. Hai la camicia spiegazzata,è quella che ti ho regalato,e la custodisci come un tesoro.

Ti è caduto il cappello,ed è una delle poche volte in cui ti vedo i capelli.

Sono meravigliosi,proprio come li avevo dipinti io.

Hai gli occhi chiusi,ovviamente,stai dormendo,ma anche incosciamente mi tieni vicina,facendoti piccolo piccolo per lascirmi spazio sul letto.

Le labbra sono leggemente socchiuse,e,se non sapessi di svegliarti,avrei voglia di baciarti,per dirti grazie.

 

Avevo paura di fare un altro brutto sogno,e così è stato. Ma stavolta si è concluso bene,a differenza della fine cruenta degli altri.

Quando ti ho chiesto di farmi compagnia,hai dovuto rispettare i tuoi doveri di gentiluomo e fidanzato,e ti sei stretto vicino a me,nel mio lettino troppo piccolo per entrambi.

Ti sei sistemato tutto storto,per far si che io stessi comoda,e mi hai tenuto lontani gli incubi.

 

Riappoggio la testa sul tuo petto,e chiudo gli occhi.

Tanto so che nessun incubo può essere tale se ci sei tu,a vegliare su di me. 

Senti il mio movimento,e ti svegli leggermente. 

-Tutto bene,tesoro?- mi chiedi,ed io ti bacio.

-Ti Amo,Luke.- 

Nonostante tu ti sia appena svegliato,mi sorridi dolcemente.

-Ti Amo anche io,principessa. Sogni d'oro.-

 

Mi stringi a te,baciandomi la fronte.

"E vissero per sempre,felici e contenti."

 

 

 

note dell'autrice: lo so,non è niente di che,ma era troppo tempo che non pubblicavo niente.

Quindi ho deciso di dedicarvi questo cioccolatino,piccolo,ma tanto dolce! Spero vi sia piaciuto.

Dedicata a Misty_Pan96 ,amante di questa coppia tanto dolce e sospirata.