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Autore: Angel_Kiss    17/12/2005    4 recensioni
[Capitoli modificati..credo senza errori^^''] E' una storia nata per essere romantica finita in tragedia...sono solo 2 ragazzi, Roberto e Andy, si sono conosciuti molti anni fa, e ora si voglio molto bene,anzi si amano, ma non lo ammetto e questo gli costerà cara...poi un'incidente rompe la magia che li accompagna...e poi la tragedia, una morte inaspettata di...oh, beh leggete! [leggete, leggete e RECENSITE] ^-^''
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*"Ma cosa ho fatto?"-urlai
"Non fare la finta tonta, Andy!"rispose mia madre
"Ma cosa?"-chiesi ancora
"Iris, vieni qui!"-
Iris! Avrei dovuto immaginarlo!
"Cosa ho fatto Iris?"-chiesi a mia sorella
"Ma come non ricordi?"
"No, rinfrescami la memoria!"
"Mi hai prima cacciata dalla camera da letto e poi mi hai picchiato..."
"Hai le prove?"-chiesi sapendo che non aveva prove. Mi mostrò un livido sul braccio destro, guadandomi soddisfatta. Aveva avuto quello che voleva, adesso i miei mi metteranno in punizione o roba del genere...
"Nulla da dire? Nemmeno delle scuse a tua sorella?"
"Quella bambina non è mia sorella!!! Io non ho mai avuto una sorella, e tanto meno vorrei lei!"-risposi infuriata.
"Non parlare così di tua sorella!"-mi rimproverò mio padre. Io non le ho fatto nulla!!!
"Vi ripeto che io non ho una sorella, e anche se la volessi non sarebbe una stupida bambina come lei!"-urlai uscendo dalla porta, andando fuori nel vialetto.
Aveva appena finito di piovere. La strada che portava al centro era piena di pozzanghere. Gli alberi, i sempreverdi, erano ricolmi d'acqua...stavo correndo facendo attenzione a non cadere...*
Era un giorno come un altro, normale, uno di quelli in cui vorresti stare solo accanto al camino a sorseggiare una cioccolata bollente, ma io quella sera volevo andare chissà dove. Volevo abbandonare la realtà che mi si stava rivoltando contro.
Correvo per strada arrabbiata con tutti, era ormai la 3° volta che litigavo con i miei senza un vero e proprio motivo, ma io sapevo qual'era: mia sorella!
Lei che con quel suo fare innocente faceva sempre passare me per la sorella cattiva, cosa che non ero. Se solo cercavo di protestare venivo mandata a letto senza cena, o peggio cacciata fuori porta per un po', almeno finché i mie nervi e le mie idee non si fossero raffreddate.
Ero furiosa, non volevo tornare a casa. Come se non bastasse mancava poco a Natale, la scuola sarebbe finita, ma non andava bene nemmeno lì!
Cavolo perché quel periodo era così nero? Ero nella strada principale della città e c'erano tutti i negozi aperti. La strada era molto luminosa tante persone camminavano abbracciate o mano nella mano: tutte cose molto sdolcinate. Avevo smesso di correre e passeggiavo. Vetrine colorate mi passavano accanto. Poi un vetrina diversa, colorata di soli due colori attirò la mia attenzione.
Era bella, addobbata rosso-verde, colore tipicamente natalizio. Io adoravo il Natale e i suoi colori. Il cielo era squarciato da nuvoloni neri che promettevano pioggia, come aveva fatto per tutta la settimana.
Mi fermai accanto a quella vetrina ad osservare quelle lucine accendersi e spegnersi quasi a ritmo della musica del mio Mp3. Una coppia, eventualmente fidanzati, lo capii dal fatto che i due si baciavano e sussurravano all'orecchio parole dolci.(com'è pespicaceXDn.d.Angel_kiss) avrei voluto anche io qualcuno a cui sussurrare parole dolci, qualcuno da baciare....
Ero ancora davanti a quella vetrina, era proprio bella. Avevano persino spruzzato neve finta ovunque, lo capii poiché piccole macchioline bianche sporcavano la vetrina e l'albero al suo interno era, sulle punte, bianco. Mi rilassai un po' dimenticando il perché ero arrabbiata, ma quella coppia al mio fianco mi fece ricordare tutto e, mi fece infuriare ancora di più.
Perché quando si avvicina Natale tutti sono così mielosi?
Erano talmente sdolcinati da far venire il diabete! Quella sera odiavo tutti!
Camminai ancora un po', passando tra le vetrine e tra gruppi di ragazzi che parlavano ad alta voce; fin quando arrivai al parco e m'immersi nell'ascolto delle dolci note del mio Mp3 che suonavano ormai ininterrottamente da ore.
M'immersi anche nei miei pensieri....mi vennero in mente molte cose...

Un ragazzo dagli occhi azzurro cielo, la carnagione scura, i capelli neri e notai anche che aveva un bel fisico coperto da una sottile maglietta blu notte e i suoi Jeans erano strappati. Era appena entrato in casa Vieglie, i miei vicini e amici. Un ragazzo bellissimo, dall'aria dannata, sembrava volesse essere ovunque ma non lì...
"Jennifer dice che dovremmo preparare il pranzo di domani...ma se non ti va, e non ti va lo so. Posso prepararlo io!"-gli dissi per poi voltarmi e scendere.
"No, ti aiuto!"-rispose.
"Oh, mio Dio mi onori dandomi il tuo aiuto?! Ti senti bene?"
"Benissimo! E se non la smetti resto qui e non ti aiuto più!"
"ok, ok!"
"Senti una cosa: perché sei venuto a vivere qui?"
"Perché i miei genitori hanno deciso così."-rispose lui impastando la farina per la pizza che dovevamo preparare. Il menu era uno dei più semplici. C’era un antipasto di mare, penne alla boscagliola, grigliata mista, pizzette, zeppole, patatine. Il dolce lo stavo preparando io. Lo stavo già ricoprendo di glassa rosa. Ne presi un pezzo e leccai il dito.
“Ah, non saresti potuto rimanere con loro?"-dissi leccandomi il labbro superiore sporco di glassa.
"No, non credo, vedi loro...loro sono morti”-ostentò un po’, poi continuò-“ in una spedizione in Africa...erano Archeologi. Non lo meritavano! Mi hanno sempre detto che era destino, ma io non credo al destino, sai, io credo che se abbiamo la volontà significa che dobbiamo fare quello che vogliamo e che quindi quel destino non esiste!"
"E' qui che cadi in errore, Roberto..."-mi guardò aspettando che continuassi-“Vedi, anche io credo a questo, ma il destino esiste. Anche se abbiamo la volontà è scritto da qualche parte che dobbiamo scegliere quella determinata cosa...capisci? Quindi il destino esiste, anche se noi diciamo il contrario!"-gli risposi.
Da quel giorno diventammo grandi amici*
Che strano che mi venga in mente proprio ora!
Dolci ricordi passati, quand'ero bambina e aspettavo con ansia il bianco Natal...facevamo l'albero tutti insieme, era sempre pieno di regali, addobbavamo casa tutti insieme. Tutti finché non nacque lei...lei che ha scombussolato la mia vita, e non solo....com'è possibile che un persona riesca a rovinarti una festa tanto bella?
Beh, lei c'era riuscita! Aveva rovinato il mio pre-Natale. e anche quelli precedenti!
Non mi accorsi della pioggia che iniziò a scendere, prima dolce e poi violenta, ero troppo impegnata a rimuginare....improvvisamente non sentii più la pioggia, eppure la vedevo cadere, alzai lo sguardo confuso e smarrito, un'ombra di un ragazzo copriva la vista del lampione.
Io sapevo chi era, ma perché era qui?
  
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