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Autore: sammyjoe Storm    09/01/2011    7 recensioni
Alec Lightwood e Magnus Bane.
La loro prima notte insieme, la loro prima volta. Loro, semplicemente.
Jece scappa dagli arresti a casa dello Stregone glitterato, quale miglior momento per Alec e Magnus? Una Cena favolosa arrivata con un semplice schippo delle dita,
un buon vino e loro due soli.
Dal testo: Rimasero così qualche istante, poi Alec portò una mano sulla spalla di Magnus e l'altra dietro la sua testa, e schiuse le labbra.
Si baciarono con dolcezza, con gentilezza, le loro lingue si sfiorarono appena, esplorandosi delicatamente mentre le bocche danzavano una sull'altra.
Ben presto la passione di entrambi prese il sopravvento, la dolcezza e la delicatezza scemarono e salì l'impeto, l'irruenza, la passione, la voglia di averne di più...
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Senso di Appartenenza: Alec & Magnus

Alec era proprio un bel ragazzo, uno di quelli che appena lo si incontra fa voltare lo sguardo, questo pensò Magnus Bane, osservandolo mentre parlava con con Clary e il biondino.

Magnus sapeva osservare.
Magnus sapeva guardare attentamente oltre alle apparenze.
Infatti, ai suoi occhi non sfuggì, di certo, il modo in cui Alec guardava il biondino, diversamente da come guardava tutti gli altri.
Lo seguiva con gli occhi ovunque si spostasse e dai suoi occhi traspariva preoccupazione e affetto, ma non un semplice affetto, bensì qualcosa di molto più forte.

Alec, bellissimo nei suoi aderenti abiti neri, che s'abbinavano alla perfezione alla pelle leggermente diafana e liscia, con quei segni estremamente sexy, dai contorni armonici e sensuali, con quegli occhi blu pervinca, in cui si poteva leggere il firmamento, e quei capelli color pece, di media lunghezza, che gli incorniciavano il viso come se fosse un quadro di raro splendore.

Alec era stupendo, il ragazzo più affascinante che il grande Magnus Bane avesse mai visto in vita propria.

Si sentiva attratto da quello Shadowhunter che fissava nel modo sbagliato il ragazzo sbagliato.

Il biondino, Jace, aveva occhi solo per la rossa, Clary, e non avrebbe mai potuto ricambiare i sentimenti di Alec; invece Magnus avrebbe potuto, eccome se avrebbe potuto.

Magnus Bane, il sommo Stregone di Brooklyn era un tipo eccentrico e decisamente particolare, un grandissimo fan del glitter e dei colori sgargianti. Ma Magnus poteva permettersi tutto, era potente e un bellissimo uomo, amato e temuto da molti.

Capelli corvini lunghi e due occhi color smeraldo, non un semplice e banale smeraldo, uno smeraldo, intenso e lucente, di una bellezza tale che nessun pittore, avrebbe mai potuto ricreare quel colore. Gli occhi leggermente allungati gli conferivano uno sguardo felino, che lo rendevano ancora più sensuale e intrigante.

Quella sera Magnus osservò Alec.
Quella sera Alec, incontrò per la prima volta Magnus e lo guardò.

Qualcosa dentro di lui scattò come una molla, intensi brividi s'insidiarono sotto la sua pelle e scariche elettriche gli invasero la colonna vertebrale, avvolgendolo come se fossero edera rampicante.

Qualcosa, quella sera cambiò in Alec.

Uno sguardo più intenso degli altri fu il loro complice, ma, oltre a loro, nessuno se ne accorse.

Smeraldo e firmamento.
Un vortice di emozioni si creò tra loro a mezz'aria. Per un attimo, intorno a loro sparì tutto.
Non esisteva nessun altro in quella stanza e la musica suonava, senza che loro la sentissero veramente.

Bastò uno sguardo a farli comprendere. Bastò un uno sguardo a far scalpitare i loro cuori.

In più occasioni Magnus e Alec si trovarono nella stessa stanza, nello stesso luogo, tra le stesse mura.

Magnus pur di vedere Alec, forniva continuamente il proprio aiuto a Clary e agli Shadowhunters e Alec, appena si parlava di Magnus, saltava fuori, ovunque fosse, e tendeva le orecchie, interessato e speranzoso di rivedere quell'eccentrico e sensuale ragazzo.

Alec avrebbe voluto passare del tempo con Magnus, molto più di quello che inizialmente si aspettasse. Non era esperto e, a parte Izzi e Clary, nessuno sapeva della sua omosessualità, ma Magnus era come lui, lo sentiva, ne era certo.
Non aveva bisogno di nascondersi con lui, gli piaceva Magnus, anche se non si era mai sbilanciato per la troppa timidezza; aveva paura di essere giudicato e di essere un disonore per la sua famiglia, aveva paura di perdere Jace e l'affetto dei suoi cari.

Ma più il tempo passava più Alec si innamorava di Magnus e più sentiva la necessità di passare più tempo con lui.
Ormai aveva capito che Jace amava Clary nel profondo e che se non ci fosse stata lei, Jace non sarebbe mai potuto essere suo.
Jace lo amava come un fratello, come un famigliare o come il più caro dei suoi amici, ed Alec si era rassegnato all'evidenza dei fatti e dei sentimenti. Jace non avrebbe mai potuto dargli quello che poteva dargli Magnus: Amore.

L'occasione si presentò, quando l'amico fu messo agli arresti domiciliari in casa di Magnus Bane. Una sera il biondo uscì, lasciando Alec con Magnus, uno in cambio dell'altro, nessuno se ne sarebbe accorto. Il patto era stato rispettato.

Magnus aveva trasportato un'ottima cena italiana per loro due, spaghetti al pomodoro fresco e arrosto con patate, il tutto servito con un ottima bottiglia di Brunello. Lo stregone adorava i vini italiani.
Parlarono, risero e scherzarono, finchè non finirono la cena e le tre bottiglie di Brunello.
Alec si sentiva meno timido e più disinibito.

Magnus si avvicinò ad Alec e gli si posizionò davanti, nella sala scese il silenzio, lo fissò intensamente con dolcezza e passione.
Alec guardò Magnus negli occhi con altrettanta dolcezza e altrettanta passione, ma con gli occhi lucidi, colmi di felicità e con il cuore scalpitante nel petto. Magnus prese il suo viso tra le mani e poggiò le labbra sulle sue dolcemente e con delicatezza.

Rimasero così qualche istante, poi Alec portò una mano sulla spalla di Magnus, l'altra dietro la sua testa e schiuse le labbra.
Si baciarono con dolcezza, con gentilezza, le loro lingue si sfiorarono appena, esplorandosi delicatamente mentre le bocche danzavano una sull'altra.
Ben presto la passione di entrambi prese il sopravvento, la dolcezza e la delicatezza scemarono e salì l'impeto, l'irruenza, la passione, la voglia di averne di più.

Il bacio mutò, Alec strinse Magnus q uest'ultimo lo attirò a sè, le loro bocche si mossero fameliche una sull'altra, le loro lingue si rincorsero, si presero e si allacciarono in un turbine di passione, per poi lasciarsi e rincorrersi di nuovo. Ancora e ancora.
Un gemito, un ansito.

Magnus prese il moro per mano e si avviarono, insieme, verso la camera da letto.

Alec chiuse la porta e Magnus si avventò sulle sue sue labbra, che si dischiusero vogliose.

Le loro mani vagarono sui loro corpi, accarezzandosi e strusciandosi, finchè Alec fece una cosa che non avrebbe mai pensato di fare prima di allora: prese i lembi della maglietta di Magnus e la tirò verso l'alto; Magnus si allungò alzando le braccia e posandole poi sulle spalle salde di Alec.

Lo guardò con ardore e sussurrò roco “Sei sicuro Alec?”

Mai stato più sicuro Magnus, ti voglio..”

Alec era completamente disinibito, la sua timidezza l'aveva lasciata, insieme al Brunello, sul tavolo della cucina.

Magnus sfilò la maglia ad Alec e prese ad accarezzarlo sul torace, lentamente, percorrendo ogni singolo muscolo, poi fece scivolare due dita tracciando i contorni di ogni singola runa.

Alec si sciolse sotto il suo tocco.
La mano di Alec salì fino alla sua coscia e si spostò sull'addome, riscendendo poi sui fianchi e sui lombi, accarezzava con dolcezza quelle linee armoniose del corpo di Magnus. La pelle di entrambi si increspò di desiderio e i capezzoli si irrigidirono.
Magnus fece scivolare la mano sul fianco di Alec e scese fino alla coscia, poi risalì lento verso la sua intimità e strinse leggermente.

Alec gemette e tremò lievemente. La mano di Magnus si muoveva lenta, con tocchi lievi ma precisi.
Altri gemiti.

Magnus tirò Alec a se e lo spinse con gentilezza verso il letto, mentre baciava e percorreva il collo con la sua lingua; Alec buttò indietro la testa e infilò le mani nei capelli di Magnus, in modo da godere maggiormente di quella bocca, di quei baci, li voleva sentire più forti, più intimi, quei morsi.

Magnus si sentiva pieno di amore per quel ragazzo dagli occhi blu pervinca, aveva pensato a lui, fin dal loro primo incontro.

Scese sulle clavicole tracciando i contorni delle rune con la lingua, lasciando piccoli baci senza nesso,senza un percorso, sparsi su quella morbidissima pelle chiara. I loro bacini sfregavano tra loro in una danza la cui musica erano i loro gemiti.

In quell'attimo erano loro, finalmente loro stessi, uno davanti all'altro senza inibizioni e senza timidezza, solo loro con il loro amore, il desiderio e la passione.

Ognuno liberò l'altro dai pantaloni, ormai troppo stretti e fastidiosi per entrambi, si spogliarono completamente e si osservarono.

Alec notò che gli occhi di Magnus erano ancora più a allungati in quel momento, amava il suo viso e quegli occhi di rara bellezza, lo accarezzò su una guancia, si sorrisero dolcemente e si scrutarono, attenti, innamorati e felici.

Si lasciarono cadere abbracciati, sul letto, che li attendeva da giorni.

Magnus sapeva che era la prima volta di Alec, sapeva che doveva essere il più delicato possibile e sapeva che lo amava. Aveva paura di fargli male, di provocargli dolore, ma quando alzò la testa dal suo ventre, quello che vide lo stupì.

Gli occhi pervinca di Alec erano pieni di desiderio, di passione e lo guardavano con amore, con ammirazione.
Magnus si sciolse a quella vista e in quell'istante capì quanto Alec fosse importante per lui, non era solo amore, Alec era tutto.
Alec era suo.

Indiscutibilmente suo.

Lasciò scivolare delicatamente le dita fino alla sua entrata, e un gemito uscì dalle labbra ormai gonfie dei baci di Magnus.
Delicato come un soffio, Magnus cercò di prepararlo al meglio, in modo che il suo Alec non sentisse troppo dolore.

Il resto accadde in un battito d'ali, quando Alec, ansimando, si aggrappò con ardore e desiderio a Magnus; lo voleva, lo stava chiamando.

Magnus scivolò in lui dolcemente e in quel momento si unirono, non c'erano più Alec e Magnus, due corpi, due persone, uno stregone ed uno Shadowhunter, c'erano loro due fusi in un unico corpo, in un unico essere, in un unico insieme.
Niente più confini, forme distinte, nessun perimetro da rispettare, solo loro due, uniti e insieme.

Magnus si muoveva lento, con cautela; man mano che Alec reagiva, Magnus aumentava la velocità e modificava la spinta.
Alec lo sentiva sopra di lui, dentro di lui e con lui, era appagante la sensazione che provava.
Non aveva mai provato niente di così incredibile.
Lo sfregamento delle loro carni era quanto di più bello avesse mai provato. Si sentiva pieno, appagato e felice.

Fu una lunga notte, rischiarata dalla luna piena che illuminava i loro volti e le loro espressioni di godimento, quasi paradisiache.

Furono sopraffatti dal piacere e dall'orgasmo, insieme; vennero in simbiosi, come se i loro corpi e le loro anime si conoscessero da anni e avevano ripreso, solo in quel momento, a danzare, così, di punto in bianco.

Soddisfatti e inebriati l'uno dell'altro, si lasciarono cadere ansanti sotto le coperte in seta bordeaux, si fissarono intensamente, per dirsi tutto e dirsi niente.

Era una strana sensazione quella che Magnus ed Alec condivisero in quell'istante, la sensazione di appartenenza.
Si sentivano di appartenere l'uno all'altro.

Ora erano legati.

Ora non erano più due estranei.

Ora erano l'uno parte dell'altro.

Ora stavano insieme, legati dall'amore che entrambi provano.

Due anime unite in un abbraccio.

- Fine -

Note dell'autrice:

Amo “The Mortal Instruments” della Clare, e non vedo l'ora che sia pubblicato il quarto libro. Amo tutti i personaggi, nessuno escluso.
Alec è un personaggio più cupo e misterioso di Jace e mi ha sempre incuriosito,  soprattutto visto il legame che si viene a creare con Magnus Bane.
Così ho deciso di lanciarmi per la prima volta in una storia slash su questi due personaggi; spero solo non ne sia uscita una schifezza.. 

Se vi interessa ho pubblicato un'altra OS, un CrossOver con Jace, Clary e Simon + Damon e Stefan (di TVD) + i Cullen (di Twilight).
S'intitola: Vampiri alla luce del sole.

Ho provato ad unire tre mondi fantasy, diversi tra loro, con una possibile domanda in comune: Perchè alcuni vampiri possono vivere alla luce del sole ed altri no? Come reagiranno i vampiri più famosi degli ultimi tempi alla vista degli Shadowhunters?
Ninete di impegnato, giusto una OS per strappare qualche sorriso.
Se vi può interessare qui il link: Vampiri alla luce del sole.

Ciao a tutti e grazie.

   
 
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