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Autore: Naoki_Hannya    13/01/2011    4 recensioni
[...] so bene che in questi momenti non ama parlare, ma il solo sapermi li per lui, sempre pronto per qualunque evenienza lo fa stare meglio.
Così anche quando ha avuto la crisi di pianto silenzioso chiuso in bagno, io sono rimasto fuori la porta ad aspettare che passasse, gli ho solo sussurrato due parole sapendo che mi ascoltava:“ sono qui “
Ora lo guardo, guardo quegli occhi così dolci ma anche così tristi che mi fanno male all’anima.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Reita, Ruki, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi che riciccio con una nuova piccola one shot sui miei due amurucci pucciosi pucciò ossia Reita e Ruki *_*

Senza tanti convenevoli vi lascio alla lettura non prima di precisare però che:

i personaggi trattati in questa storia non mi appartengono e non li conosco.

I fatti narrati sono pura immaginazione della sottoscritta ecc. ecc. XD

>_< buona lettura gente …

***

 

“ perché non ti metti più comodo Ryo … “  la voce di Yutaka, calma e appena udibile mi arriva da dietro la mia spalla sinistra.

Gli rispondo dapprima con una leggera alzata di spalle senza distogliere lo sguardo da quello che adesso è il mio mondo; mi schiarisco subito dopo la voce attento a non fare rumore anche con quella semplice azione.

“ sono comodo Yuta-kun tranquillo “ la verità è che non voglio svegliare il mio piccolo Chibiko.

Il mio leader nonché amico e fratello acquisito come lo definisco io, mi passa una mano sulle spalle; lo vedo con la coda dell’occhio che si avvia verso la poltrona nera al fianco del grande letto dove giace un troppo piccolo e rannicchiato Takanori per prelevarne una coperta rossa con grandi rombi arancioni, e tornando al mio fianco me la posa sulle spalle.

“ seduto a terra prenderai freddo … accomodati sul letto, sono sicuro che non si sveglia … “ senza lasciarmi il tempo di rispondere lascia la camera richiudendo piano la porta ovattando il rumore tenue di una televisione accesa proveniente dalla sala.

Torno del tutto con la mia attenzione a Takanori. La sua piccola mano smaltata di nero, aggrappata alla mia, le nostre dita incrociate tra di loro sembrano due amanti abbracciati.

I suoi occhi crudelmente chiusi che non mi lasciano ammirare le sue iridi che sanno darmi pace e gioia.

Chissà cosa sta sognando, penso mentre osservo la sua bocca aprirsi di poco per poi richiudersi subito dopo.

Una piccola lacrima abbandona il suo bellissimo occhio; la raccolgo con il mio indice e resto ad osservarla per qualche secondo prima di passare le mie dita della mano libera tra i suoi capelli soffici e luminosi. Un leggero profumo del suo shampoo mi invade le narici.

“ non piangere Chibi, ci sono io con te, è tutto a posto. “ gli sussurro issandomi vicino al suo orecchio; qui il dolce profumo di lui è più forte e mi dona un mix di sensazioni; pace, agitazione … d'altronde si tratta di Taka, si sa che lui stesso è una miscela devastante. Dolce, forte, triste, simpatico, esuberante, allegro, sensibile, malinconico, deciso, introverso …

Il mio dolce, piccolo e complicato Chibiko.

Un piccolo versetto gli sfugge dalla gola mentre mi stringe la mano, la sua espressione ora sembra più tranquilla; se la mia voce riesce a farti rasserenare, potrei parlarti per ore; non m’importa che non mi sento più il culo e ho un ginocchio che mi sembra fatto di spine e chiodi; resterò qui anche tutta la notte pur di non lasciare la tua mano; posso restare tutta la notte a guadarti dormire e non mi peserebbe affatto.

Guardo distrattamente la sveglia posata sul suo comodino, i numeri rossi lampeggianti mi informano che sono le 3:30 del mattino; due dita mi afferrano piano il mento e mi spingono dolcemente a voltarmi in direzione del letto.

Trovo il viso dolce e sereno del mio Takanori a fissarmi immobili, se ne sta lì senza dire nulla, senza muoversi; semplicemente mi guarda in silenzio.

La sua figura mi sembra ancora più bella appena illuminata dalla fioca luce proveniente dalla bajour posata sul basso comodino. Il suo esile corpo avvolto nella soffice coperta fatta eccezione per quella mano che stringe la mia e per il suo stupendo viso che mi scruta irradiando una luce che forse vedo solo io, ma che mi riscalda il cuore.

Restiamo non so per quanto tempo così nell’immobilità più assoluta spezzata solo da leggero battito dei nostri occhi e del movimento fluido dei nostri respiri a guardarci; ma non stiamo facendo semplicemente quello, no perché questo è il nostro modo di comunicare; stiamo parlando senza parole ma con i nostri occhi.

Lui sa che sono preoccupato per lui, che vorrei fare qualcosa per farlo stare sempre bene e sorridere, senza avere pensieri che disturbino il suo benessere. Farei qualunque cosa per far si che questo accada. Mio malgrado però, so benissimo che ci sono giorni in cui, anche se cerchi di scappare, di allontanare da te i brutti ricordi, questi ti inseguiranno sempre e saranno sempre più veloci di te ed arriva il giorno in cui bussano alla tua porta, e tu non puoi fare a meno di aprirla ed affrontarli sperando che se ne vadano presto e torni il sereno. Magari puoi trovare una persona a te vicina che ti aiuti a scacciare quelle nubi ed è proprio quello che cerco di fare io ogni qualvolta si presentano in casa Matsumoto. Il problema più grane del mio compito che mi sono assegnato è che queste nubi fitte e nere, sono parte di Takanori, possono starsene in un angolo buone e zitte, o possono prepotentemente arrivare di punto in bianco a colpirlo dritto al cuore oscurando la sua giornata, ma restano sempre dentro di lui e non lo abbandonano mai.

Quello che posso fare e stargli vicino in questi momenti e aspettare che torni quel sereno che fa risplendere il suo sorriso, e anche il mio.

“ cosa ci fai li seduto a terra Ryo … “ mi chiede con voce stanca e appena udibile.

Basta così poco per far riaffiorare le sue pene e le sue sofferenze. Oggi è bastata una mail di una “ fan “

Certe volte mi fanno così rabbia che arriverei fino a casa del mittente a prenderlo a schiaffi chiunque esso sia.

<< Ruki san, ho letto una tua intervista in cui raccontavi quello che i tuoi genitori ti hanno fatto. Tuo padre è stato proprio un bastardo a diseredarti dalla famiglia! Hai sbagliato a perdonarli non si meritano un figlio come te e se ti hanno chiesto scusa è solo perché adesso sei famoso e vogliono i tuoi soldi … accetta il mio consiglio, con amore una tua fan carissima. >>

Ero dietro di lui quando l’ha letta ed ho subito visto il suo viso rabbuiarsi.

Non ho detto nulla, non gli ho chiesto nulla. Come ogni volta mi sono semplicemente piazzato al suo fianco tutto il giorno ed ho cercato di sostenerlo e di dargli il mio appoggio morale. Lo so bene che in questi momenti non ama parlare, ma il solo sapermi li per lui, sempre pronto per qualunque evenienza lo fa stare meglio.

Così anche quando ha avuto la crisi di pianto silenzioso chiuso in bagno, io sono rimasto fuori la porta ad aspettare che passasse, gli ho solo sussurrato due parole sapendo che mi ascoltava:“ sono qui “

Ora lo guardo, guardo quegli occhi così dolci ma anche così tristi che mi fanno male all’anima.

“ mah, nulla di che, prendevo un po’ di sole … “ l’unico asso nella manica che ho è sapere di riuscire a divertirlo e farlo sorridere anche in queste occasioni con una semplice battuta stupida.

E ancora una volta non mi delude, il suo sorriso esplode sulle sue labbra illuminandogli il viso e il mio cuore.

“ baka, lo sai cosa intendevo … “

“ si che lo so … ti guardavo mentre dormivi … sai che adoro farlo …  e continuerei a farlo per tutta la notte … anche ad occhi stanchi “

I suoi occhi diventano lucidi man mano che le mie parole mi sfuggono dalle labbra. Lo vedo fare una smorfia per reprimere il pianto che vuole uscire allo scoperto tradendo la sua fragilità.

“ monta sul letto con me, bertuccia. “ mi soffia in un tono appena spezzato dall’emozione.

Lo accontento subito senza protestare e senza lasciar trascorrere nemmeno un secondo dalla sua richiesta; asseconderei ogni suo capriccio ora come ora.

 

 Mi aiuta nella manovra di alzarmi e posizionarmi al suo fianco sotto le coperte, ho una gamba addormentata e un piede dolorante ma non m’importa, sarei rimasto in quella posizione fino al mattino. Finalmente sono sdraiato, al caldo e comodo; bussano piano alla porta e Kouyou fa capolino subito dopo, un piccolo spiraglio di luce invade la camera.

“ ehiperchè hai mai letto i commenti su gackt che fa??????, tutto a posto qui dentro? “ sussurra piano quasi per paura di svegliare qualcuno il nostro primo chitarrista.

“ mm, mm … “  annuisce Takanori tirandosi su a sedere sul letto e scompigliandosi i capelli, “ … ma che ci fai ancora qui a quest’ora? “

“ veramente ci sono anche Yuu e Yutaka … scommetto che state giocando alla Play senza di me cattivoni “ intervengo con tono scherzoso io.

“ veramente stavamo guardando la collezione in dvd di ‘24’ che ha Takanori di la … scusami ma … quel telefilm è proprio noioso e mi sono addormentato sul divano “ una risatina sfugge dalle labbra di Kouyou che cerca malamente di nasconderla portandosi una mano alla bocca.

Ecco che il mio piccolo vocalist mette il broncio; “ però al mio Ryo è piaciuto … “ dice con tono offeso.

“ oh, si lo so … “ risponde alquanto divertito il biondo chitarrista puntando il so sguardo su di me, so a cosa sta pensando. Per prima cosa è felice di notare che Takanori stia meglio, che la crisi è passata; anche lui ora riesce a vedere le fitte nubi dileguarsi per lasciare spazio ad un po’ di sereno; mentre il suo sguardo divertito si riferisce alla solita storia che per accontentarlo io farei e direi di tutto, quindi il fatto che io abbia detto che il telefilm preferito di Takanori, ossia il suddetto ‘24’ mi sia piaciuto, è traducibile solo con il mio voler accontentare e far felice Taka.

Soffio una risata in risposta alla discussione nel mentre anche la testolina nera di Yuu, fa capolino al fianco di quella del primo chitarrista.

“ perché adesso che vi siete assicurati che sto meglio, non ve ne andate a casa a riposare? Con me resta Ryo e se c’è qualcosa vi chiamiamo all’istante. “ il mio Chibiko non si trae così facilmente in inganno; è così sveglio e furbo. Non c’è bisogno di giri di parole o finte moine, capisce la situazione al volo e soprattutto tra di noi, non ci sono segreti, ci conosciamo troppo bene.

Tutti e due annuiscono all’unisono ed entrano in camera per dare la buona notte, un abbraccio e un bacio sulle guance calde e appena arrossate del piccolo vocalist. Subito dopo fa il suo ingresso Yutaka che si mette seduto a bordo letto, vicino a Takanori.

“ come ti senti? “

“ bene tranquillo, ora è tutto ok … “ non ci nasconde mai quando sta male, non fa finta che tutto vada bene quando non è così; semplicemente come noi, aspetta che passi e non se ne sta con le mani in mano aspettando che questo accada; si fa forza, si distrae, cerca di esorcizzare i suoi “ fantasmi “ e di scacciarli lontani. Quindi quando dice, “ ora è tutto ok “ possiamo fidarci che è la verità.

“ bene, ora riposati, noi andiamo a casa ma se c’è qualcosa … “

“ ti chiamo Yutaka tranquillo … “ lo interrompe Taka sorridendo e passandogli una mano sul viso in una leggera carezza.

Il mio leader abbassa il viso a mirare i suoi piedi, lo vedo emozionato ed imbarazzato ma felice; le magiche fossette fanno la loro comparsa in scena coinvolgendo il sorriso splendente di Taka che illumina il suo viso e l’intera stanza seguito subito dopo da quello del leader. I due indici del nostro piccolo Chibi si alzano in aria per posarsi ognuno su di una fossetta e prendono a premerci sopra; una risata inevitabile quanto improvvisa colpisce tutti e tre.

“ ragazzi, venite tutti qui un attimo … “ invoca Takanori. Inutile dire che appena due secondi dopo che la sua voce si sia diffusa tra le pareti di casa, tutti sono intorno al letto del vocalist con tutta la loro attenzione su di lui.

“ abbraccio di gruppo. “ non è una domanda.

Parte l’assalto e tutti ci troviamo aggrovigliati in una morsa fatta di affetto, sostegno e fiducia. Inizio a picchiettare sul fianco del mio piccolo con l’indice della mano destra teso in avanti, lo vedo iniziare a contorcersi fino a sganasciarsi dalle risate; in poco diventa una lotta di solletico al vocalist che si difende a cuscinate tra una risata convulsa e l’altra; smettiamo solo alla parola “ pietà “…

“ restate qui con me stanotte? “ di nuovo un filo di voce quello di Takanori.

“ è da tanto che non lo facciamo “ risponde Yuu vicino al mio orecchio.

“ domani facciamo colazione insieme e poi agli studi. “ il leader da il suo assenso.

“ bene, allora vediamo di accomodarci meglio; ho il gomito di qualcuno su una costola … “ si lamenta Kouyou.

Con qualche manovra riusciamo a liberarci e sgrovigliarci.

Per fortuna il letto di Takanori è grande e, bene o male riusciamo tutti a prendere una posizione comoda.

Prendo la mano del mio vocalist e la guido al mio petto, dove so che può sentire il battito del mio cuore. So che gli piace sentirlo e addormentarsi così; me l’ha detto una volta e non me lo sono mai dimenticato; dice che gli trasmette pace. Lo sento sorridere nel buio.

“ buona notte ragazzi … “ finalmente il suo tono di voce è sereno davvero. “ … grazie “ aggiunge poi in un soffio appena udibile, avvicinando il suo viso al mio.

“ buon notte! “ la risposta in coro di tutti noi.

“ prego … “ lo imito subito dopo io sussurrandogli vicino il suo orecchio.

“ ragazzi? “ ci chiama di nuovo all’attenzione Taka.

Restiamo in silenzio in attesa che continui.

“ … vi voglio bene “

Cerchiamo di trattenere l’emozione che ci avvolge il cuore.

Ci diamo la buona notte e ci abbracciamo di nuovo, ma riesco a rilassarmi solo quando sento, tramite il respiro di Taka che sta dormendo; sospiro e lascio a Morfeo il permesso di abbracciarmi con le sue calde braccia fatte di sogni.

***

FINE!

 

Questa storia di Takanori diseredato da casa Matsumoto in tenera età ormai penso sia nota un po’ a tutte colore che abbiano anche solo approfondito di un po’ la storia su di lui. c’è poi chi ci ricama su non si sa cosa e chi come me rispetta la privacy.

Non entro assolutamente in merito e non mi metto a giudicare o sparare sentenze o altro. Semplicemente so che Takanori ha sofferto molto per questa cosa e ci soffre tutt’ora ma è normale. Sono felice per lui che ha fatto pace con i genitori e che abbia ricucito i rapporti con loro perché l’amore dei genitori è un tesoro di cui si ha sempre bisogno. Gli errori si fanno e si pagano ma sono convinta che se ci si pente, una seconda possibilità non va tolta almeno che non sia un crimine o qualcosa di veramente brutto. Ripeto che semplicemente ho voluto scrivere una piccola shot su questo fatto punto. Non metto bocca sulle famiglie altrui perché non mi piace quando lo fanno sulla mia. Spero che Taka abbia voltato pagina e che ora sia felice; e sentire che i suoi genitori ora vanno a vederli live mi riempie il cuore di gioia XD

Ciao ragazze vi lascio, spero di non essermi prolungata troppo ora la smetto giuro.

Dedico questa mia sweet creature a Cucciola_81 (vale) e a baka_the_genius_mind <3

   
 
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