“Abbiamo catturato i tuoi compagni e ci siamo appropriati delle loro D-Wheel e dei loro Draghi. Se vuoi rivederli consegnaci la tua D-Wheel e Drago Polvere di Stelle. Hai tempo fino all'alba per lasciarli nel nostro covo nell'Area BAD.

Team Genius”

Dopo aver letto quelle righe tre volte, Yusei accartocciò il foglio e lo gettò con rabbia nel cestino del loro garage. Lui e Bruno erano appena tornati dopo aver lavorato fuori tutto il pomeriggio a causa delle innumerevoli riparazioni che avevano commissionato loro; in teoria anche Crow avrebbe dovuto lavorare con le consegne fino a tardi e Jack sarebbe stato in giro a fare niente come suo solito, ma quella lettera che avevano ritrovato sul tavolo al loro ritorno, smentì le loro certezze. In quel momento entrarono Aki, Rua e Ruka ridendo fra di loro dopo essere passati a comprare delle cose che servivano ai due gemelli; Aki fu la prima a notare quell'atmosfera tesa e agitata.

“Ragazzi... cosa succede?”, chiese.

Yusei non doveva neanche essersi accorto della loro presenza perché continuava a camminare avanti e indietro per la stanza; fu Bruno a spiegare ai nuovi arrivati cosa era successo, e alla fine la loro espressione era uguale a quella dei due ragazzi.

“Bisogna salvarli subito!”, esclamò Rua con la sua solita esuberanza.

“Naturalmente...”, rispose Yusei più serio che mai, “... ok, è inutile pensarci, andrò alla loro base e mi inventerò qualcosa sul momento. Bruno, rimani qui a controllare la situazione.”

Il ragazzo annuì e il giovane Fudo andò verso la sua moto rossa per mettersi il casco e salirci sopra.

“Fermo lì!”, esclamò Aki.

Yusei la guardò sorpreso: “Cosa c'è?”, chiese, impaziente di partire.

Aki prese il suo casco dalla sua moto: “Non penserai mica di andare da solo, vero?”

“Non se ne parla neanche!”, disse Yusei che aveva capito le intenzioni della ragazza, “è troppo pericoloso per...”, si bloccò di colpo.

“Per chi? Per una ragazza? Hai idea con chi stai parlando?”, disse Aki alzando un sopracciglio un po' irritata per il commento.

Yusei non osò continuare il discorso e si arrese, però ancora titubante: “Va bene, stammi dietro però”.

“Questo è da escludere..”, disse la ragazza a bassa voce infilandosi il casco e montando sulla sua moto.

“Voglio venire anch'io!”, esclamò Rua.

“Assolutamente no!”, risposero seri Aki e Yusei contemporaneamente.

“Ma io...”, continuò il ragazzino.

“Ma tu resterai qui ad aspettarli”, finì Ruka risoluta, “dai Rua, non puoi fare sempre di testa tua”

“Sì ma non è giusto”, protestò il suo gemello, “almeno tornate presto”, concluse rassegnato.

“Tranquillo”, gli rispose Aki, “consideraci già qui”

“Andiamo”, disse Yusei.

Detto questo entrambi misero in moto e partirono alla volta dell'Area BAD.

Seguendo Yusei i due ragazzi arrivarono al punto interessato in dieci minuti spaccati, dato che il moro aveva corso come un forsennato per strada e Aki aveva fatto fatica a stargli dietro; comunque sia, entrambi si ritrovarono davanti ad una struttura all'apparenza fatiscente, come del resto le altre case lì intorno: quella parte del Satellite non era stata messa a nuovo con l'unione a Neo Domino, poiché chi ci abitava era stato trasferito in un alloggio più confortevole.

Yusei scese dalla moto e si tolse il casco osservando l'edificio; Aki seguì il suo esempio.

“Come facevi a sapere dove era il posto? Non mi pare fosse scritto nella lettera”, gli disse.

“Non so se ti ho mai raccontato del Team Satisfaction...”, rispose distrattamente Yusei.

“Veramente non appieno; so solo che ne facevate parte tu, Crow, Jack e Kyosuke”, fece mente locale Aki, ricordandosi di qualcosa che le era stato detto molto tempo prima.

“Un giorno ti racconterò”, rispose sbrigativo Yusei.

Detto questo prese la sua moto e la condusse lontano dall'edificio, in un vicolo molto stretto, seminascosto nell'ombra; Aki lo seguì perplessa con la sua D-Wheel.

“Ecco, lasciala nascosta qui”, le disse il ragazzo.

“Posso sapere il perché?”, chiese lei.

“Se c'è una cosa che ho imparato al Satellite è fare prezioso il detto 'non si sa mai'”

“Ma i tempi sono cambiati da quando ci abitavi tu”, replicò Aki.

“Non mi sento comunque tranquillo...”, ammise Yusei.

La ragazza non aggiunse obiezioni e i due ritornarono all'edificio.

Da dietro un muro videro che la porta era scardinata, quindi non sarebbe stato difficile entrare. Aki notò che le finestre del primo piano erano ad altezza uomo, quindi ritenendo che era quello che pensava anche Yusei, fece per avviarsi verso il lato destro dell'edificio.

“Dove stai andando?!”, chiese il ragazzo.

“Sto andando a scavalcare la finestra per entrare di sorpresa nella struttura”, rispose Aki, sorpresa da quella domanda.

Yusei scosse la testa: “No, li conosco, si aspettano proprio che irrompiamo da un'entrata secondaria. Avranno piazzato lì le loro trappole migliori”

Aki lo guardò come se fosse impazzito: “Cioè vuoi entrare dalla porta principale?! A questo punto suoniamo in campanello e annunciamo che Yusei Fudo sta entrando con il suo Drago Polvere di Stelle su un piatto d'argento!”

“In queste cose sicuramente ho più esperienza io”, rispose stizzito il ragazzo, “fidati: ai lati avranno piazzato le trappole migliori, mentre dall'entrata principale avranno lasciato quelle di precauzione”

Aki fece per ribattere, ma si ricordò di Crow e Jack tenuti come ostaggi e del tempo che stavano perdendo per una scemenza del genere; dovevano liberarli al più presto. Al massimo, pensò la ragazza, avrebbe evocato il suo Drago Rosa Nera e avrebbe distrutto le pareti “di troppo”.

“Va bene”, acconsentì alla fine, “fai strada”

Yusei uscì dal loro nascondiglio e si avviò verso la porta scardinata con il cuore in gola, seguito da un'attenta e guardinga Aki a pochi passi.




Nota dell'Autrice: salve a tutti! è la prima storia che scrivo sulla YuAki, coppia che adoro *_* spero che vi sia piaciuta :) aspetto commenti (anche negativi) e consigli ;) una cosa: qualcuno mi spiega come si fanno a far vedere i personaggi nella presentazione? sarò bacata ma non l'ho ancora capito XD