Anime & Manga > Saint Seiya
Ricorda la storia  |      
Autore: Smeralda Elesar    15/01/2011    5 recensioni
Saga, la sua rinascita in un post-hades, i suoi problemi esistenziali, la notte di Natale, ed Aioros.
E parole antiche di un libro conosciuto come Vangelo.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Gemini Saga, Sagittarius Aiolos
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Desclaimer:

 

1-I personaggi sono di Masami Kurumada e questa fiction non è stata scritta a scopo di lucro

2-Diamo a LeFleurDuMal quel che è di LeFleurDuMal : l’idea di accostare il Vangelo e Saga mi è venuta grazie alla sua fiction Gethsemane  e gliene rendo merito con tutto il rispetto possibile.

 

In realtà questa sarebbe una fiction natalizia, quindi spero che vi sia avanzato (insieme al panettone) un po’ di spirito natalizio e che riusciate a recuperare un po’ di atmosfera da 24 dicembre mentre la leggete ^-^

 

Euaggelion

 

 

Notte fredda al Santuario, notte scura che Saga attraversa come un fantasma tormentato.

Non si ferma al Tempio dei Gemelli.

Respinge il cosmo di Kanon che cerca di trattenerlo perché non vuole parlare con lui, Saga non vuole parlare con nessuno.

Supera in un lampo la casa del Toro e quella dell’Ariete e poi ancora giù, veloce come è veloce il vento, fuori dai confini del Santuario.

Rallenta la sua corsa solo quando arriva alla periferia di Atene.

Manca un’ora alla mezzanotte e le strade sono deserte. L’ideale per chi, come lui, è in cerca della solitudine più completa.

Per un po’ girovaga senza meta in una successione di stradine e vicoli che gli ricordano tanto il labirinto dei Gemelli.

Saga non ha paura di perdersi in quel labirinto, piuttosto ha paura di ritrovarsi.

Sbuca in una piazzetta illuminata di rosso, verde ed oro. Sono luci di Natale, ma questa è più illuminata che il resto dei vicoli dove è passato prima.

Si guarda intorno per capire cos’è che gli sfugge. Ah, ecco, quella non è solo una a piazza: è il sagrato di una chiesa.

Una stella cometa di LED spicca sopra il portone centrale per indicare la via a chi cerca un miracolo.

 

“Ed io come farò? Quale stella mi indicherà la via da seguire adesso?”

 

Pensa Saga.

Su un lato della piazza ci sono delle panchine assolutamente anonime, abbandonate, inerti. Proprio come vorrebbe essere Saga.

Vi si lascia cadere esausto a lasciarsi scorrere davanti la sua vita.

Sole e calore della Grecia, e vento, vento che corre tra i campi di grano e scompiglia i capelli di giovani guerrieri.

Smeraldo degli occhi di Aioros e mare di quelli di Saga, occhi che si incontrano sinceri e timidi per lasciarsi subito.

Bagliori d’oro che fiammeggiano intorno ai loro corpi ed i loro cuori.

Poi la notte ed il freddo avevano soffocato ogni cosa.

Saga si passa una mano sugli occhi stanchi a scacciare quelle ombre.

 

:-Perché sei triste? Nessuno dovrebbe essere triste a Natale, lo sai?-:

 

Una bimbetta di sei anni lo guarda con occhi grandi e spalancati.

 

:-No, cara… non sono triste-:

 

Risponde lui poco convinto.

 

:-Non si dicono le bugie! Soprattutto non si dicono la vigilia di Natale!-:  

 

La faccina della bimba è adorabilmente corrucciata.

 

:-Hai ragione, perdonami… ma aspetta… oggi è ancora il 24 di Dicembre, manca più di una settimana alla vigilia di Natale-:

 

 :-Ma cosa dici? Domani è il 25 Dicembre ed è Natale, quindi oggi che è 24 è la vigilia di Natale-:

 

Insiste la bambina.

 

“Ma perché è così convinta che Natale sia domani?”

 

:-Ireni! Ecco dove ti eri cacciata!-:

 

La bambina si gira verso la voce.

 

:-Papà, sono qui! Questo signore non sa che oggi è la vigilia di Natale, diglielo tu!-:

 

L’uomo alza gli occhi al cielo in cerca di pazienza.

 

:-Ireni, te l’ho già spiegato l’anno scorso: qua in Grecia ci sono due giorni di Natale, il nostro è domani, ma per il signore sarà il 7 gennaio, hai capito?-:

 

Poi si rivolge a Saga.

 

:-Mi scusi, non riesco a farle capire questa storia dei due giorni di Natale. Noi siamo cattolici ed il nostro natale cade il 25 Dicembre, ma in tutta la Grecia

prevale il Natale ortodosso e questo fatto confonde un po’ mia figlia. Spero comunque che non l’abbia disturbata-:

 

Saga scuote la testa.

Ora si spiega l’ostinazione della bimba.

 

:-No, non si preoccupi, nessun disturbo-:

 

:-Perché il tuo Natale è un altro giorno? Non ti piace il nostro Natale? È bello, sai? Ci sono tanti regali per tutti e tante cose buone da mangiare!-:

 

Quella bambina era ancora nella piena ingenuità dell’infanzia.

 

:-Sono sicuro che il tuo Natale è bellissimo-:

 

Risponde Saga.

 

:-Allora lo vuoi festeggiare anche tu con noi?! Adesso io e il mio papà andiamo a prendere gli zii con il mio cuginetto, e poi stasera andiamo in chiesa

per aspettare Gesù bambino, e la messa è proprio in questa chiesa, sai? A me la messa non piace perché è lunga e noiosa, però è bello perché la mamma

mi fa stare alzata fino a tardi…-:

 

:-Ireni!-:

 

:-Ops!-:

 

Saga ride e le accarezza i riccioli castani.

 

:-Va bene, piccola, mi hai convinto, festeggerò il natale domani, come te-:

 

Gli occhi grandi di Ireni brillano appena dice queste parole.

 

:-Veramente?! Che bello! Allora buon Natale!-:

 

:-Buon Natale-:

 

Ripete Saga con un sorriso stanco.

Ireni prende per mano il suo papà ed insieme si allontanano, lasciando Saga a riflettere sui due giorni di Natale.

 

“Infondo non cambia niente, è sempre Natale… però per lei era così importante”

 

Si volta a guardare la facciata della chiesa con la sua cometa.

 

“Sono gli uomini a creare i loro miracoli e non se ne accorgono neanche. Questa stella è fatta di vetri e plastica, ma c’è gente che crede

in lei e la rende magica con la sua fede”

 

Si alza un vento tagliente e Saga si sente all’improvviso inerme e vulnerabile.

LUCA 10,15Sarai innalzata fino al cielo? Fino agli inferi sarai precipitata!

Guardare il portone laterale semiaperto e pensare la parola “rifugio” è la stessa cosa.

 

     

#---   (stella cometa)

 

Entra in chiesa in silenzio.

Penombra, candele, odore di incenso e colonne scanalate.

Una chiesa cattolica della periferia di Atene è straordinariamente simile al tempio di Athena che Saga conosce bene.

Sulle pareti della navata le fiammelle si riflettono su incisioni di bronzo. Figure che raccontano una storia antica accompagnate da versetti del vangelo.

La prima sembra scritta per lui.

 

MATTEO 23,27Guai a voi scribi e farisei ipocriti! Voi rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all’esterno sono belli a vedersi, ma dentro sono pieni

di ossa di morti e di ogni putridume

 

“Un angelo sul volto, un demone nel cuore”

Kanon glielo aveva detto, aveva già capito la sua doppia anima.

Il pavimento di porfido gli sembra improvvisamente una scia di sangue. Percorre la navata trattenendo il fiato.

 

GIOVANNI 12,50Non considerate come sia meglio che muoia un uomo solo per il popolo e non che perisca la nazione intera?

 

Caifa sacerdote che condanna per mantenere il suo potere.

Saga sacerdote che condanna Aioros innocente.

Nella navata buia le sue labbra diventano una sottile linea pallida.

Davanti all’altare stanno inginocchiate delle figure, ma non sono persone: sono statue.

Un uomo ed una donna in atto di adorazione.

Incuriosito Saga si avvicina.

 

“Stasera andiamo in chiesa ad aspettare Gesù bambino, e la messa è proprio in questa chiesa, sai?”

 

La culla vuota è quella di Gesù bambino che Ireni aspetta a mezzanotte.

Per Saga quella culla è vuota perché Aioros è già scappato portando via Athena neonata.

Intanto gente comincia ad entrare in chiesa e ad occupare i primi posti.

Sono soprattutto famiglie, con i bambini che si stropicciano gli occhi e gli adulti che si sforzano di mantenere abbastanza contegno per tutti,

e gli adolescenti che si riuniscono a parte nei loro gruppetti.

Si allontana dal Presepe e percorre l’altra navata con altre incisioni.

 

GIOVANNI 6,70Non ho forse scelto io voi, i dodici? Eppure uno di voi è il diavolo!

 

Tra dodici eletti si nasconde il male, letale ed assolutamente insospettabile.

 

“Ipocrita. Traditore”

 

Saga sa di essere lui Giuda. O di esserlo stato. Non che faccia differenza.

Il passato è passato, ma continua a fare male, e anche adesso che per tutti è tornato un Saint non riesce a scrollarsi di dosso il disprezzo che prova per se stesso.

Non cerca consolazione, semmai Saga cerca l’oblio.

LUCA 22,43Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo

 

:-Saga-:

 

La sua voce. Perché lui? Perché lì?

Ali dorate che scintillano anche quando non indossa la cloth del Sagittario.

 

:-Non saresti dovuto venire a cercarmi, Aioros-:

 

Signore, allontanati da me che sono un peccatore LUCA 5,8

 

:-Avrei dovuto lasciarti solo? Andiamo, Saga, per quanto ancora vuoi continuare a scappare? Non ti ho mai visto comportarti da codardo e non ti permetterò

di cominciare adesso, è chiaro?-:

 

Parole dure, parole che sferzano.

 

:-Come faccio? Aioros, tu non sai quanto mi pesa quello che ho fatto a te, ad Athena, a tutti!-:

 

:-Allora dimenticalo-:

 

:-Non posso-:

 

Improvvisamente le sue mani si trovano avvolte in una stretta calda.

 

:-Saga… guardami. Coraggio, guardami-:

 

Controvoglia, decisamente controvoglia, Saga alza lo sguardo ad incontrare quello di Aioros.

Sì, lo sapeva. Sapeva che i suoi occhi sono un miracolo, ma ogni volta per Saga il miracolo si ripete e lo lascia senza fiato.

C’è amore in quello sguardo, e c’è protezione, e tenerezza.

 

:-Aiutami… per favore, Aioros, anima nobile, aiutami-:

 

Signore, nelle tue mani consegno il mio spirito LUCA 23,30

È un miracolo quando Saga cede ad un abbraccio che non promette poco né invano.

Alcune persone lanciano loro rapide occhiate di disapprovazione.

 

:-Che ne dici, torniamo al Santuario?-:

 

Saga annuisce ed insieme si avviano alla porta laterale proprio mentre il coro segna l’inizio della messa.

Prima di uscire si volta a leggere un’ultima incisione.

 

Alzati e va, la tua fede ti ha salvato LUCA 17,19

 

E Saga stringe più forte la mano del suo angelo dalle ali d’oro.

 

 Dove sarà il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore MATTEO 6,21

 

 

 

 

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

 

 

Nel testo sono nascoste un paio di citazioni, riuscite a riconoscerle?

Non vi preoccupate: sono quotate qui sotto

 

Veloce come è veloce il vento – Farò di te un uomo; Mulan

 

Il passato è passato, ma continua a fare male. Il re leone *overdose di cartoni Disney*

 

Non promette poco né invano – I Promessi sposi a proposito dell’innominato

 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Smeralda Elesar