La colomba.

Ovviamente, dedicata ad _Ella_. E a chi scriverei Akuroku, sennò? <3

-Vuoi tu, Axel, prendere Roxas come tuo legittimo sposo, amarlo ed onorarlo, nella buona e cattiva sorte, in salute e malattia, finchè morte non vi separi?-
-Lo voglio-
-E vuoi tu, Roxas, prendere Axel come tuo legittimo sposo, amarlo e…-
-…Sopportarlo-
-Sopportarlo, nella buona e cattiva sorte, in salute e malattia, finchè morte non vi separi?-.
Aveva aspettato un anno intero per quel momento.
-Lo voglio-.

Un anno. Un anno che sopportava quel dannato piromane, che ci viveva assieme, e qualche volta aveva anche rischiato di far prendere fuoco alla casa.
Ma, nonostante tutto, lo amava.
Non era colpa sua, dopotutto, se amava ogni singolo millimetro di lui, del suo cervello bucato e pieno di vermi.
E adesso, se lo ritrovava spaparanzato sul divano, a guardare la televisione, come se niente fosse.
Camminando di soppiatto dietro il divano, si catapultò affianco a lui, facendolo sobbalzare
-Roxy! Auguri!- esclamò Axel, lanciando per aria il telecomando. Roxas gli diede un bacio sulle labbra, quando si staccò sorrise
-Un anno insieme, eh?-
-E’ passato in fretta-, lo sguardo del rosso si posò sulla gabbietta accanto alla televisione, dove all’interno c’era una bellissima colomba
-Che dici, è da un po’ che la teniamo, perché non la lasciamo libera?- commentò, indicandola
-Sì, hai ragione. Altrimenti prenderà fuoco, vittima di uno dei tuoi esperimenti da piromane- sghignazzò Roxas, dirigendosi verso la gabbia
-Esperimenti da piromane?- fece Axel, fingendosi offeso, l’altro annuì. Aprì la gabbia e prese la colomba tra le mani, avvicinandosi alla finestra, raggiunto immediatamente dal suo sposo.
-Al mio tre la lascio, ok?- disse, mettendo le mani all’aria aperta, dove c’era un vento freddo che gli scuoteva le maniche della maglia. Contò fino a tre, quindi aprì le mani e lasciò cadere la colomba, che si librò nell’aria, le piume bianche che splendevano alla luce del sole.
-Il nostro primo anno di matrimonio è volato come quella colomba, no?- esordì Axel, chiudendo la finestra di scatto, cingendo la vita sottile di Roxas
-Ce ne saranno altre, di colombe- fece, sorridente
-Ossì. Ci ameremo finchè non saranno scomparse le colombe dalla terra-.