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Autore: EffieSamadhi    16/01/2011    18 recensioni
Forse non avrete la bellezza di vostra sorella Jane, o la profonda devozione e il senso della morale di vostra sorella Mary, ma se avete una qualità che nessun altro della vostra famiglia possiede, è il carattere.
Quello non vi manca di certo.
*
Eppure, è questo tutto ciò che vorrei. Parlarvi di me, parlarvi di ciò che realmente sono, così da convincervi a formarvi una vostra opinione di me, piuttosto di cucire assieme le opinioni e i fatti che vi vengono riportati dagli altri.
*
Tra poco vi vedrò, Lizzie.
Albeggia, e io sto passeggiando verso Longbourn. Sto correndo verso Longbourn.

Piccola one-shot dedicata ai pensieri di Mr Fitzwilliam Darcy dopo l'incontro tra Lady Catherine de Bourgh e Lizzie.
Ispirata al film del 2005, con Keira Knightley e Matthew McFadyen nei ruoli di Lizzie e Darcy.
*Seconda classificata al contest "Spazio ai personaggi", indetto da Sevvie sul forum di EFP. Vincitrice del Premio Stile.*
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elizabeth Bennet, Fitzwilliam Darcy
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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You Will Be The Death Of Me.
You Will Be The Death Of Me
 
 
“Non essere scortese, Lizzie.”
È questo che vi sussurrò vostra sorella, in un’occasione che in tutta sincerità non riesco a ricordare. Parlo della vostra sorella maggiore, Jane, indubbiamente la ragazza più bella che io abbia mai visto. Vostra sorella non comprese che la vostra non era scortesia, ma soltanto una decisa dimostrazione di carattere.
Forse non avrete la bellezza di vostra sorella Jane, o la profonda devozione e il senso della morale di vostra sorella Mary, ma se avete una qualità che nessun altro della vostra famiglia possiede, è il carattere.
Quello non vi manca di certo.
Dovete averne avuto molto, per affrontare Lady de Bourgh senza lasciarvi sopraffare. Riconosco che quella donna può risultare fastidiosa, ma a lei devo molto. Si è comportata come una madre, per me, permettendomi di diventare il gentiluomo che sono. Orgoglioso, e certamente dotato di una pessima indole, ma pur sempre un gentiluomo.
Anche Lady Catherine ha carattere, dovete riconoscerlo. È una donna di saldi principi e sa ottenere sempre ciò che desidera. Beh, non sempre. Lady Catherine vorrebbe che sposassi sua figlia, mia cugina, pur sapendo che non nutro altro che affetto fraterno per lei. Lei, una ragazza così fragile, e totalmente priva di quel carattere che ha causato il vostro scontro con la madre.
Sapete, ho pensato molto all’accaduto tra voi e Lady de Bourgh. Non faccio che ripetermi che non vi sareste trovata al centro di quel terremoto, se solo avessi affrontato l’annosa questione prima che coinvolgesse anche voi. Se solo avessi dimostrato carattere.
Quel carattere che manca a mia cugina, quel carattere che contesto a mia zia, quel carattere che amo in voi. Quel carattere che in me, considerati gli ultimi sviluppi, potrebbe non esistere affatto; carattere del quale potrei servirmi, se presente, per confessarvi il mio più profondo sentimento.
Vi amo, Lizzie. Vorrei solo potermi rivolgere a voi in questi termini, a costo di sembrarvi maleducato, precipitoso e rozzo. Meglio apparire maleducato e precipitoso, che indifferente e codardo. Lo sto a poco a poco imparando a mie spese. Non convenite con me che sia preferibile apparire maleducati, piuttosto che codardi?
No, come potreste dirvi d’accordo con le mie idee?
Non potrete mai, perché non avrò mai il coraggio di parlarvi apertamente di me.
Eppure, è questo tutto ciò che vorrei. Parlarvi di me, parlarvi di ciò che realmente sono, così da convincervi a formarvi una vostra opinione di me, piuttosto di cucire assieme le opinioni e i fatti che vi vengono riportati dagli altri.
Sono ricco, questo sì. Possiedo diecimila sterline di rendita l’anno, forse anche di più. Potrei offrirvi molto, senza tuttavia riuscire a soddisfare ogni vostro desiderio. Potrei offrirvi il mondo, se soltanto lo chiedeste.
Sono testardo, è vero anche questo. Testardo almeno quanto voi, mia cara Lizzie.
Sono orgoglioso. Ma orgogliosa lo siete anche voi, in modo diverso ma ugualmente forte.
Sono al corrente delle voci che circolano a mio riguardo: mi si ritiene arrogante, antipatico, scostante. Mi si ritiene un pessimo soggetto, nonostante la mia rendita e le mie proprietà.
Eppure, nonostante tutto, il gioviale Charles Bingley resta il migliore amico che abbia mai avuto. In molti si chiedono come questo sia possibile. Voi sapete perché, Lizzie, e questo mi basta.
Pur senza avermi dato modo di presentarmi a voi, voi mi conoscete, e questo rende il mio cuore contento. Mi aiutate a conoscere a poco a poco me stesso, Lizzie. Mi aiutate a illuminare gli angoli bui della mia anima, e questo vi rende ancora migliore ai miei occhi.
Tra poco vi vedrò, Lizzie.
Albeggia, e io sto passeggiando verso Longbourn. Sto correndo verso Longbourn.
Albeggia, e all’altro capo di questa radura scorgo una figura camminare lenta, nella mia direzione. Siete voi, Lizzie.
Accelero il passo, desiderando di far scomparire all’istante la distanza tra di noi.
Mi guarderete stupita, mi domanderete che cosa mi porti a Longbourn così di buon’ora, ma io vi zittirò.
E, per una volta, sarò io a dimostrare di avere carattere.
   
 
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