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Autore: pandamito    16/01/2011    0 recensioni
Fanfiction dedicata a due OC. Prima di ciò dovete sapere che queste due ragazze si trovano nella Jewels Academy, una scuola di pokémon dove vi è l'organizzazione segreta Joker, la quale si presume trami qualcosa nei sotterranei della scuola. E' una piccole premessa per capire alcune parti della scuola, inoltre Pretty ha una parte cattiva ed una parte buona e... ultima nota: il ragazzo di Mitsuki si chiama Shou. Dopo ciò potete leggere, i fatti sono riportati fa un gdr di pokémon.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Questa fanfiction è dedicata a degli OC di Pokémon, ovvero Mitsuki Hikari e Pretty Ikashi. La dedico alla mia banana Dmei, a cui so che potrò sempre confidarmi e perchè in fondo queste due piccole - e nostre - pazze un po' ci rispecchiano, noi ed il nostro rapporto così strano da far cadere i pikachu nel cesso a raccogliere idee. Così ho realizzato queste due short-fic immedesimandomi in Pretty. So che forse non sarà la prospettiva migliore che tu abbia mai visto, ma io ci ho provato. Ah.. non mi ricordavo il nome dell'Anti-Pretty, così l'ho chiamata "Persona", come nel video.
Le short-fic in realtà prendono spunto da due video, in ordine: la prima è Persona Alice, la secondo Lambency, come i titoli. Le ho racchiuse in un unico post perchè le ho scritte di seguito, come se fossero un sequel. Rappresentano il momento in cui Pretty si sente derisa dal mondo e ritrova il suo alter ego, ma lo sconfigge e poi il momento in cui Mitsu doveva ucciderla per via dell'organizzazione Joker, dopo essere stata minacciata che se non uccideva Pretty, al suo posto l'avrebbe dovuto fare il suo... amato(?) Shou. Ok, non mi dileguo troppo. Solamente.... buona lettura.

 
Persona Alice
Scappata dopo scuola, nel boschetto vicino l'accademia. Mi sento tremendamente triste e vuota. Ho litigato con Mitsu, la mia Mitsu, ancora. Perchè proprio con lei? La persona che forse ha sempre cercato di capirmi. Sono vuota, tremendamente vuota e sola. In fondo, chi mi conosce? Nessuno. Io non esisto. Come il mio riflesso... Il mio riflesso su questo lago, sembra più bello di me. Riesco a vedermi, eppure non sembro io. Io... non ho quel vestito nero che vedo nell'acqua, il mio... è bianco. Però sono io, lo so. Riconosco la mia figura, i miei occhi verde acqua, i miei capelli castani. Si, sono proprio io. Però... non sono io. Che succede? Cos'è questa sensazione così familiare? Io ti ho già visto, lo so. Vediamo, proviamo a fare una cosa. Grido. Niente. Nessuna risposta. Ah, sono veramente sola. Nemmeno la mia immagine nel lago grida con me. Oh, ma perchè? anche tu, così simile a me, mi hai abbandonato? Forse sono io che sono diventata sorda, quindi non sento risposte, da nessuno. Ah, la cosa fa ridere, vero? Perchè... perchè ridi, mia forma contraria? Oh, giusto, ora ho capito. Tu sei l'anti me, vero? Separate alla nascita. Tu mi hai reso ciò che sono. Ma non ridere, no! Cosa c'è da ridere, perchè lo fai anche tu? Sei come tutti gli altri, che mi credono una stupida bambina. Come dici? Lo sono veramente? Ah, ma tanto lo sapevo... lo so che lo sono. Dicono tutti così. Eh, che c'è? Ed ora dove sei, Persona? Uh, davanti a me? Alzo lo sguardo e ti vedo. Sei uscita dall'acqua, a quanto pare, o forse sto solo immaginando tutto. Non ti vedo bene, Persona. Come mai? Sono i miei occhi che non funzionano? Una mano? Devo prenderla? Va bene. Ma sembra tutto un sogno, ora, così, in questo tuo modo, mi tiri giù, sempre più giù, fino a farmi entrare in quest'acqua, che sembra non farmi nè bene nè male. Ora sembra che l'acqua sia la terra e che la terra sia l'acqua. Il mondo si è capovolto. Questa prospettiva è come vedi tu il mondo. Così sembra che tu sei sopra tutti. Però io lo so, sei triste. Ora tu sei sopra ed io sto sotto. Ci scambiamo, solo per un po'. Così potrò dormire, ho sonno, tanto sonno, non ho riposato 'sta notte. Tu sei triste come me. Non saremo mai felici, lo so, è come dici tu, non potremmo mai essere felici fin quando saremo divise, fin quando esisteremo entrambe. Abbiamo un destino in comune. Cosa fai? Ridi ancora, Persona? Sei triste e ridi. E' vero, sei proprio uguale a me. Nascondiamo tutto dietro un falso sorriso, tanto la gente non capirà mai. Le persone che amo - che amiamo - si trasformano in pietra abbandonandoci. Ora come ora posso solo dormire sognando i miei ricordi: i tempi in cui un semplice palloncino poteva farmi felice, ma subito dopo piangevo se volava via... e lui volava, perchè ero così attratta da quei colori che lo lasciavo sempre andare. No, non sono triste, Persona. Ricordo solo. Ero felice dei colori dei palloncini, ecco perchè li lasciavo andare, volevo essere leggero come loro e volare nel cielo. E' vero. Me lo chiedi. Ora. Ora sono triste, Persona. Vedi cos'hai fatto? Sei cattiva, tu. Piango. Mentre ritorno sulla terra, circondata da quegli alberi e tu... sei disegnata, dipinta e poi cucita, su quello splendido stagno d'acqua. Ascolto. E' il suono delle campane della scuola. E' finita, oramai. Chissà se verranno a prendermi. No. In fondo io non esisto. La lancetta dell'orologio dell'accademia punta le quindici. Chissà se quella era l'ora in cui il coniglio scappò da Alice, disposta a cascare in un tunnel così buio, solamente per inseguirlo. Chi è che sta piangendo? Io? O forse tu? Cosa mormori... con questa malizia. Sorridi. O piangi? Queste parole, per me, non hanno senso. Sento delle voci, però non le vedo. Io rido, tu ghigni. Cosa fai? non cercare di battermi. Tu non sai niente di me, non inventarti tutto, io non ti credo, Persona. Non è vero. Non è vero niente. Lei non mi ha abbandonata. Io non sono del tutto sola. Io la sto aspettando, aspetto che arrivi. E' sempre stata alle mie spalle a proteggermi dai pericoli e lo farà ancora. E' vero, dimentico, dimenticherai anche tu, io dimenticherò ancora, tutti si scorderanno di me... anche lei. Sto venendo, Persona, come vedi ho i piedi nell'acqua che tu hai fatto diventare nera come il tuo vestito, così diverso dal mio. Gridi, eccitata, come se mi stessi aspettando. Ah, in effetti è così. Quindi... era una trappola? Persona, neanche tu mi vuoi bene. Tu sei me, io sono te, eppure siamo così diverse. Ridi ancora, ma oramai non ti ascolto più, non ti vedrò più. Una calda mano mi afferra, la posso riconoscere, io e Persona veniamo finalmente divise. Ora non dovremmo badarci l'un l'altra, ora sono libera, Persona, non dipendo più da te, finalmente. Sono divisa da te: tu non sei più me, io non sono più te. Però... benchè io cerchi quella luce, quel calore di quella mano che mi tiene stretta a se... io, non vedo niente. Che mi prende? Come? Capisco. Oramai, io... No, aspetta, questi miei occhi, ora son caldi, perchè riscaldati dalla tua mano. Li apro e ti vedo. Mitsu, mia Mitsu adorata. Allora sei tu, avevo ragione. Io non sono sola. Ci sei sempre tu vicino a me, ci sei sempre stata per me. Ora Persona non c'è più, ma va bene così, ora ha capito, ora ho capito anch'io, finalmente. Il giudizio è una pura illusione, è semplicemente un sogno che creiamo noi. Ora lei starà dormento sul fondo di quell'acqua, che segnava il confine del mondo che ci divideva. Si capovolge, di nuovo. No. Ho capito, Mitsu. Tienimi ancora queste mani, dammi il tuo calore e stringimi forte fra le tue braccia. Forse, quella figura nell'acqua era soltanto il mio riflesso... Ero soltanto io. Non piangere, o piango anch'io. Ecco, ora sta risuccedendo ancora: piangiamo assieme, abbracciate, come due bambine che si stringono l'un l'atra. Piangiamo e ridiamo insieme, come faceva Persona. Forse ero veramente soltanto io. Che stupida che sono. Si, Mitsu, ora andiamo. Un giorno ti prometto che crescerò, ma voglio farlo tenendoti per mano. Se morirò, Mitsu, voglio che tu sia il mio allenatore ed io sarò il tuo fedele pokémon. Persona, non guardarmi con quegli occhi, non andartene, perchè tu sei semplicemente me come io sono semplicemente te. Nient'altro.
 
   
 
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