My last breath
Avevano
tutti delle vesti nere lunghe fino ai piedi
e tenevano i volti coperti con dei cappucci che lasciano intravedere
unicamente
la forma delle labbra.
L’ambiente
loro circostante era buio e freddo, e
solo l’uomo che camminava davanti a tutti aveva una lanterna
in mano per
illuminare il cammino.
Si
fermarono a qualche metro dal portone, tutti
contemporaneamente, era una routine ormai.
<<
Delta1, apri il portone … >> .
l’ordine era secco e autoritario, ha parlare era stato il
primo della fila, lo
stesso che aveva in mano la lanterna luminosa.
Il
sottoposto annuì leggermente, spaventato, il capo
era pericoloso si sapeva.
Quelli
che non eseguono i suoi ordini spariscono nel nulla. Pensò,
e sentì un brivido di terrore attraversargli la spina
dorsale.
Si
affrettò ad aprire, un compito piuttosto
complesso, che solo pochi erano in grado di eseguire correttamente.
Impugnò
un piccolo coltello da sotto la veste e si
tagliò il palmo della mano sinistra, macchiò le
dita dell’altra mano e col
sangue disegnò un cerchio con sei punte al esterno.
Dopo
aver mormorato frasi senza senso apparente una
luce viola lo abbagliò per un secondo, e la porta
iniziò ad aprirsi verso
l’interno.
Aspettarono
che il portone fosse completamente
spalancato prima di ricominciare a camminare.
Quando
attraversarono il confine tra una stanza e l'altra
il buio si fece ancora più fitto, il posto era lugubre e
umido, davanti a loro
c’era un lungo e stretto corridoio.
S’iniziarono
a sentire delle voci, o meglio urli
strazianti, e braccia ossute cominciarono a sbucare
dall’oscurità.
Erano
rinchiusi.
<<
Signore chi è che dobbiamo prelevare?
>>. domandò Delta1, incuriosito, non era mai
stato nelle prigioni.
<<
Il prigioniero 367, Soul Eater Evans, Una
falce .. >>
<<
E cosa se ne dovrebbe fare il nostro
signore di una falce? >>.
Il
capo digrignò i denti infastidito, Perché
quell’idiota doveva continuare a fare
domande?
<<
Non sono affari nostri .. >> Ribatté
seccato, sperando di non doverlo più ascoltare per il resto
del giorno.
Se
non ricordava male la cella di Soul Eater era
l’ultima del lato sinistro, già in passato era
stato costretto ad andare da
lui, ma le motivazioni di allora erano totalmente differenti.
I
resto del cammino proseguì senza interferenze da parte dei
sottoposti, mentre i prigionieri continuavano a urlavano impazziti.
Giunsero
alla fine, il capo illumino la cella,
svelando in penombra un uomo seduto contro la parete con il volto
nascosto dai
folti capelli argentati.
<<
Prigioniero Soul Eater Evans, alzati in
piedi .. >>.
Nessuno
si mosse, il capo attese per circa un
minuto, poi infastidito pronunciò la frase con maggiore
enfasi e autorità.
<<
Alzati in piedi, essere inutile..
>>
Soul
Eater mosse impercettibilmente le dita, chiudendole
in un pugno, e cominciò a ridere.
La
tetra risata risuonò nell’aria, facendo venire i
brividi ha Delta1.
<<
Che volete dannati bastardi? >>,
sibilò, avrebbe voluto urlarla quella frase, ma aveva la
gola troppo secca .
Alzò la testa quanto bastava per poter sbirciare la reazione
degli uomini
davanti a lui, restò deluso notando che i cappucci che
indossavano gli impedivano di spiare le loro espressioni.
<<
Il Kishin in persona ti vuole … >>.
Il capo fece un cenno veloce con le dita ai sottoposti, Aprite
la cella, stava a
significare.
<<
Esci Evans .. >>. un ordine
perentorio, ormai stava perdendo la pazienza.
Il
ragazzo non usciva, continuava a fissarli con un
ghigno beffardo sul volto.
Stanco
il capo ordinò a Delta1 e Delta2 di
prenderlo, il primo si avvicinò tremolante, il secondo
sicuro di sé,
l’afferrarono per entrambi i bracci strattonandolo
brutalmente.
Soul
li lasciò fare, non gliene fregava niente di
stare a discutere con quei bastardi, infondo erano solo pesci piccoli,
facendoli fuori non ci avrebbe guadagnato niente.
Lanciò
uno sguardo alla cella di fronte alla sua, Tsubaki.
Lo
osservava preoccupata, e guardandola attentamente
notò qualcosa brillare, Piange.
Lui
le sorrise cercando di non farsi vedere dai tipi
che lo stavano ammanettando, voleva rassicurarla.
Poi
passo lo sguardo a una cella piuttosto avanti,
una che quando era rinchiuso riusciva a mala pena a intravedere.
Liz
e Patty,anche
loro si erano sporte e lo guardavano con
ansia.
Fece
un lieve sorriso anche a loro, ma un improvviso
dolore alla testa lo scosse.
Durò
solo pochi secondi, un bruciore potente lo fece
inginocchiare e sentì un qualcosa di caldo accarezzargli la
nuca.
Sangue.
Poi
tutto si fece confuso e il dolore lo inghiottì.
<<
Bene .. >> . Affermò il capo.
<< Trasportatelo .. >>
Soddisfatto
di sé, cominciò a camminare sicuro, e si
lasciò sfuggire un sorriso.
Metà della missione è conclusa, Penso con una strana luce negli occhi, uscendo trionfante.
Allora, che dire?
Si è capita un pò la situazione? Spero di si, comunque sarà tutto più chiaro nei prossimi capitoli.
Finisco col dire che spero l'inizio vi sia piaciuto.
Un bacione a tutti.
ps. Ringrazio Chiara aki, Death Knight, 94 Altariah, marte96 e krystal86 che hanno recensito le mie shot^^ ed Altariah e Irene per avermi suggerito il titolo di questa Fanfic.