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Autore: Yume_no_Namida    16/01/2011    5 recensioni
Sai Ren...
ho sempre pensato che quando sarebbe arrivato il giorno...
io e te saremmo morti insieme...
...ma mi sbagliavo.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nana Osaki, Ren Honjo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonanotte, Ren.


Sai Ren...
ho sempre pensato che quando sarebbe arrivato il giorno...
io e te saremmo morti insieme...
...ma mi sbagliavo.
Sei andato via prima che potessi riafferrarti...
e il mio cuore è rimasto indietro,
squartato...
a soffrire come un cane.


Stavi correndo da lei, non è vero? Quella sera, quando sei morto, ti stavi precipitando a recuperarla... perché Ren, perché? Perché non sei corso subito da me? Volevi davvero fare gli interessi del gruppo o forse...era solo lei che volevi salvare...? Mi hai davvero cancellata? Ti prego, Ren, rispondimi! Parla!
...
Ma chi voglio prendere in giro? Sei morto, morto, MORTO! Sei morto e mia hai lasciata sola, contro ogni promessa che ci eravamo scambiati...

“Ren, se io morissi... tu moriresti con me?”

Dannazione... avevo ancora così tante cose da dirti...
Adesso, tutto ciò che vedo si trasforma in rabbia.
Perfino questa lapide, bianca, come il candido petto cui ero solita appoggiarmi, sembra ridere di me, del mio dolore... ed io la odio.
Odio il suo perfido sghignazzare, ogni qual volta il mio sguardo si ricolma di lacrime. Odio la sua gioia, non appena il mio cuore ha un battito un po’ meno accelerato e sembra arrestarsi... di botto. Odio la terra in cui è stata seppellita, odio quel suo colore falso e ipocrita, odio il nome che ha inciso sul petto: REN HONJO. La odio, perché è lei a racchiuderti in se stessa, quando l’unica persona che dovrebbe tenerti in fondo all’anima, l’unica persona sul cui cuore dovrebbe essere scritto il tuo nome... sono io.
Non sono venuta qui per dirti: “Ti amo”, non l’ho mai detto e non te lo dirò mai. Perché ciò che c’è stato, ciò che continua ad esserci tra noi, non può essere riassunto da un’unica frase, peraltro così banale. Io non ti amo Ren Honjo. Io ti desidero, ti detesto, ardo, spengo il fuoco, mi consumo.
E parlo con i morti, e piango a dirotto, e mi sento ridicola... eppure, a volte, i morti sanno darci un conforto che non troveremmo mai tra i vivi. La loro assenza, è la prova tangibile che tutti prima o poi giungeremo a una fine e potremo dire finalmente addio alle nostre sofferenze, al nostro pesante fardello di croci e fili spinati... essere liberi...
Dimmi, Ren: che sapore ha la libertà? E’ davvero così meravigliosa, come tutti la immaginano o forse, una volta ottenutala, gli uomini si rendono conto che avrebbero preferito essere schiavi,  sottomessi per sempre a vincoli eterni?
Vorrei poterlo scoprire un giorno...
Che ne dici se quel giorno fosse oggi? Potrei raggiungerti all’istante, potremmo scoprirlo insieme... ti va, Ren?
Il tatuaggio che porto sulla spalla sinistra inizia a pulsare, troppo forte... mi fa male.
E’ un tuo segno? E’ un modo per rispondermi che per te va bene, che posso venire da te... di nuovo, per l’eternità?

“Una volta mi hai detto... che quando saresti morto mi avresti portata con te...”

Mi dispiace Ren.
Non oggi, non adesso. Voglio farti aspettare ancora un po’, soltanto un pochino... giusto il tempo necessario perché il tuo desiderio diventi talmente forte, da fare esplodere il mio fiore di ren rosso e farmi urlare di dolore.
Lo sai... sono sempre stata una grande egoista. E anche molto, molto orgogliosa. Ho sempre aspettato che fossero gli altri a chiamarmi a sé e questa volta non sarò da meno...
Forse sono solo una stupida, forse mi illudo che le anime dei morti possano provare ancora qualcosa... ma è così che la voglio vedere. E’ così che più mi fa comodo.
Stanotte rimarrò qui, a tenerti compagnia, riscaldandoti con il mio corpo come quando eri ancora in vita... perché voglio che per un istante tu possa essere felice, nell’attesa che le nostre anime diventino una: due libere aquile prigioniere del vento.
O forse... ancora una volta mi sto comportando da egoista, ma poco importa. Siamo insieme, adesso... e può bastare.
“Buonanotte Ren...”


***



- Nana? Ehi, Nana, dove sei finita? Na...oh...-
- Nobu, potresti fare un po’ di silenzio? Siamo in un cimitero...-
- Scusa Yasu. Il fatto è che Nana...-
- Oh... capisco. Beh, direi proprio che possiamo andare allora...-
- Ma... la lasciamo lì? Al freddo?? Da sola???-
- Nobu, rilassati. Non credo ci sia nulla di cui preoccuparsi... stanotte, ci penserà Ren a farle compagnia...-
-... Sì, hai ragione...-








NdA

Beh, non saprei proprio cosa dire.
E’ la prima storia che pubblico in questa sezione ( forse anche l’ultima ) e l’ho scritta anche un po’ di tempo fa... spero, perciò, che non vi abbia fatto venire eccessivi conati di vomito. In tal caso, vi chiedo perdono e mi prostro umilmente ai vostri piedi, invocando clemenza.
Adesso vado. Vi avrò già tediati abbastanza...
alla prossima, spero!
  
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