Sono da
giorni che ti comporti in modo strano, sembri ancora più
distaccato del solito.
Non parli
come prima, la tua voce è fredda e stanca.
I tuoi occhi
sono come vuoti, non mostri alcuna emozione.
Scompari per
tutta la notte e riappari la mattina dopo, solamente per continuare il
viaggio.
Cosa ti
è
successo?
E’ da
quando
sappiamo che Kikyo si mantiene in vita rubando le anime della gente che
non sei
più te stesso.
E’ una
cosa
orribile…
Non riesci a
crederci, vero?
Preferisci
credere alle sue bugie, o forse sbaglio?
Il tuo nuovo
comportamento assomiglia molto a quello di tuo fratello Sesshomaru, lo
sai?
Mi vengono i
brividi solo a pensarci.
Siamo
tornati al villaggio di Musashi per riposarci qualche giorno, siamo
sfiniti e
non abbiamo raccolto nessun altro frammento della Sfera dei Quattro
Spiriti.
Ti congedi
con una scusa poco credibile, corri verso il fitto bosco.
Noi passiamo
tutto il giorno in compagnia della vecchia Kaede.
Dove sei
finito?
Non hai
nemmeno mangiato…
Forse
è
meglio che venga a cercarti?
Mi congedo
anch’io, prendendo qualcosa da mangiare e avviandomi verso il
bosco in cui lui
si era addentrato.
Vedo le orme
che hai lasciato dietro di te e le seguo.
Supero
alberi altissimi e attraverso anche qualche cespuglio spinato, graffi
lievi che
sento bruciare sul palmo della mano.
Per adesso
li ignoro, devo trovarlo al più presto.
Ti vedo, sei
lì, appoggiato al tronco di un albero.
Hai il viso
affondato nel tessuto del tuo Kariginu rosso, Tessaiga poggiata vicino
a te.
Mi avvicino,
cercando di fare meno rumore possibile, ma so che tu senti ugualmente
la mia
presenza.
“Inuyasha…
“
lo chiamo a bassa voce “Ti ho portato qualcosa da
mangiare”.
Lui alza
lentamente il viso, e senza guardarmi in faccia mi risponde con voce
dura “Non
ho fame”.
“Ma
non hai
mangiato niente da stamattina. Si può sapere che stavi
facendo di così
importante, tanto da non presentarti al villag-”
Non riesco a
terminare la frase, finalmente hai posato il tuo sguardo su di me, i
miei occhi
che si perdono nei tuoi, ambrati, inespressivi e terrificanti.
Si, sono
terrificanti.
“C-che
cosa
è successo? Si può sapere perché mi
guardi con quegli occhi?”
“Di
cosa
stai parlando?”
“I
tuoi
occhi, il tuo sguardo… è lo stesso che avevi
tanto tempo fa”
E’ lo
stesso
che avevi quando mi guardavi con odio, quando vedevi in me il volto di
Kikyo.
Oh
Inuyasha… perché i tuoi occhi sono di nuovo
freddi?
Erano
così
belli, sono così belli quando non cerchi di nasconderti
dietro una maschera.
Quando
sorridevi, anche se raramente…
Quando
sbuffavi, perché ci lamentavamo di essere sempre troppo
stanchi per continuare
la nostra ricerca dei frammenti…
Quando
facevi qualche battuta spiritosa su Miroku…
Erano
così
caldi e pieni di luce…
Il piatto
che tenevo fra le mani cadde sul terreno erboso, spargendo un
po’ dappertutto
il contenuto.
Alcune
lacrime fuoriescono prepotentemente dai miei occhi, tu non cambi
atteggiamento.
Sembri una
pietra…
Faccio
scorrere le mani sul tuo viso, fino ad arrivare vicino ai tuoi occhi.
Poi faccio
poggiare la tua testa contro il mio petto, avvolgendoti in un abbraccio.
Tu rispondi
al gesto, stringendoti a me più che puoi.
“Kagome…
mi
dispiace”
“Sta
tranquillo, non è successo nulla” rispondo,
asciugando altre lacrime.
Ti stacchi
leggermente, il tanto che serve per guardarmi negli occhi.
I tuoi
bellissimi occhi… adesso brillano di nuovo di luce propria,
e mi stai
sorridendo.
Ti sorrido a
mia volta, stringendoti di nuovo.
“Kagome,
sento odore di sangue… “ dice, prendendo le mie
piccole mani fra le sue grandi,
esaminandole.
Dopo aver
scorto i graffi, strappa un pezzo della sua sottoveste bianca e lo
avvolge
intorno alla mia mano, a mò di fasciatura.
Una
sensazione di calore e protezione mi avvolge.
Ti ringrazio,
sorridendoti ancora una volta.
Anche tu lo
fai, facendomi battere il cuore a mille.
"Io
desidero che tu viva. Anche tu hai il diritto di star bene! Voglio
vederti
sorridere! Non so cosa sarò in grado di fare ma ti
resterò sempre
accanto!"