Anime & Manga > Ufo Baby
Ricorda la storia  |      
Autore: Naco    09/01/2004    3 recensioni
Il tempo degli addii è arrivato, Lou e Baumiao devono ritornare sul loro pianeta. Cosa resterà a Miyu e Kanata? Come vivranno i loro giorni senza il piccolo alieno? FF scritta qualche anno fa; è un po' semplice, ma rispecchia la personale interpretazione della fine del manga.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kanata Saiyonji, Miyu Kouzuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
New Page

Questa fanfic mi è venuta in mente quando ho letto per la prima volta la fanfic "Back home". L'autrice ambienta la storia alcuni anni dopo: i personanggi sono cresciuti e insieme i loro sentimenti. All'inizio l'autrice spiega che lei ha immaginato che Miyu dopo a partenza di Lou decidesse di andare in America. "E se invece non partisse?" mi chiesi. Ed è così che la mia mente malata ha partorito questa fic! Spero che vi piaccia!!! So che come ff non è molto originale, ma… ad esservi sincera è prorpio questo il finale che io ho sempre immaginato!

Buona lettura!!!!

"COME UNA FAMIGLIA"

Miyu e Kanata erano sicuri che quel giorno non lo avrebbero mai dimenticato. Quello era il giorno che Baumiao tanto sognava e che loro due temevano che arrivasse, molto più che se Christine, Aya, Santa e gli altri scoprissero che Baumiao e Lou erano extraterrestri e che in realtà loro non erano cugini. Il giorno dell’arrivo dei genitori di Lou.

Quella sera erano ancora seduti a tavola e stavano cenando; la culla di Lou era nella sua stanza e quindi loro non avrebbero mai potuto sentire l’astronave madre che tentava di sintonizzarsi con la culla del piccolo. Eppure Lou aveva capito che c’era qualcosa di strano nell’aria. Non faceva altro che piangere e non a voleva neanche che Miyu lo imboccasse.

"Ma signorino Lou, cosa avete?" continuava a chiedergli un sempre più depresso Baumiao.

"Mamma, papà, mamma papà!"

"Cosa c’è Lou?" Chiese Miyu "Siamo qui! Perché piangi?"

Ma il piccolo non accennava a calmarsi. "Mamma papà! Mamma papà!" continuava a ripetere.

"Lou, ma cosa c’è?" chiese Kanata ancora una volta.

"Mamma, papà! Mamma papà!"

"E’ tutto inutile!" sospirò Baumiao "Non riesco proprio a capire cosa…?"

Una luce fortissima provenire dal giardino attirò la loro attenzione e subito si precipitarono all’esterno per vedere cosa fosse accaduto.

Miyu e Kanata sgranarono gli occhi per la sorpresa, mentre Baumiao fece cadere Lou per terra "Non… non ci posso credere…." bisbigliò.

Davanti ai loro occhi c’era un astronave, molto simile a quella di Seya, che stava atterrando.

I quattro rimasero immobili finché i motori dell’immenso velivolo si spensero e il portale dell’astronave si aprì. I due terrestri rimasero di sasso: davanti a loro vi erano le due figure che sei mesi prima si erano messe in contatto tramite la culla di Lou.

"I genitori di Lou…." bisbigliò Miyu senza rendersene conto "Di già…..!"

I due alieni sorrise e il piccolo Lou volò verso di loro "Mamma, papà!" esclamava felice.

"Piccolo mio!" la figura femminile sorrise e tese le braccia al figlio "Mi sei mancato tanto!".

Lou la raggiunse e la donna lo abbracciò con tutto il calore di cui era capace. "Lou!" esclamò fra le lacrime.

Baumiao, Kanata e Miyu osservavano la scena in silenzio, ciascuno persi nei propri pensieri. Nessuno dunque si accorse del triciclo che stava salendo le scale del tempio, finché tutti non sentirono la voce di una bambina "E tu chi sei, vecchia signora? Perché abbracci il mio Lou! Lui è il mio fidanzato!"

"Momoka!" esclamò Miyu prendendola in braccio "quei due signori sono i veri genitori di Lou."

"I veri genitori di Lou! Questo significa che lui se ne andrà! Ma non è giusto! Io sono la fidanzata di Lou!" e anche lei iniziò a piangere.

"No, ti prego, Momoka! Non piangere, così… così… fai piangere anche me!" Miyu tentava di trattenere le lacrime, ma queste testarde vollero uscire dai suoi occhi. Kanata la guardò e l’abbracciò. Miyu inizialmente si irrigidì, ma poi si lasciò coccolare dal calore del suo corpo e lasciò che la sua tristezza esplodesse.

"Signorina Miyu, signorino Kanata!" Baumiao non seppe cosa fare, cosa dire, troppo contrastanti erano i sentimenti che provava in quel momento: se da una parte non vedeva l’ora di tornare sul suo pianeta, dall’altra gli dispiaceva l’idea di lasciare per sempre Miyu, Kanata e tutti i loro strampalati amici. Ma certo non poteva dividersi in due, né il piccolo Lou poteva restare a lungo senza i suoi genitori, anche se Miyu e Kanata erano stati due genitori perfetti.

"Io… io vado a preparare tutto per il viaggio" disse infine, ma nessuno lo ascoltò.

La cena continuò in silenzio: Baumiao era ancora in camera sua che sistemava i bagagli per il viaggio, Momoka non aveva nessuna intenzione di lasciare il collo di Miyu, Kanata preparava qualcosa da mangiare per i due visitatori, mentre i due alieni se ne stavano in silenzio, consapevoli del dolore che stavano provando i tre terrestri. L’unico che sembrava felice era Lou che svolazzava da una parte all’altra balbettando "Mamma, papà!" felice che i suoi quattro genitori fossero riuniti nella stessa stanza.

I quattro cercavano di sorridergli, ma sulle loro labbra si formò soltanto una smorfia.

* * *

"Grazie per esservi presi cura del nostro piccolo Lou!!" ringraziò la donna inchinandosi leggermente, con Lou in braccio che osservava preoccupato la scena con i suoi dolci occhioni. Ma cosa stava accadendo? Perchè erano tutti tristi? Proprio ora che avevano potuto conoscersi e parlarsi. E poi perché si stavano dicendo quelle cose? Sembrava che volessero partire….. e lui?

"Siamo stati felici di occuparci di lui" rispose Kanata "Lou è un bambino bravissimo!" cercò di sorridere.

La donna rispose al sorriso "E tu, sei davvero la fidanzatina del mio Lou?" chiese abbassandosi all’altezza di Momoka.

"Si è io non voglio che se ne vada! Lui è il mio fidanzato!"

Miyu la guardò e le sorrise, benché la sua tristezza trasparisse dal suo sguardo "ma Momoka… se tu fossi costretta a stare lontano dai tuoi genitori non vorresti tornare da loro?"

"Si, ma…"

"Lo so che ti dispiace, anche a me e tu lo sai bene, ma…" abbassò lo sguardo verso il pavimento "…ma io so bene cosa significhi non avere accanto a sé i propri genitori, visto che i miei sono in America. Perciò anche se mi dispiace, anche se mi piacerebbe tanto che non partisse, io…" alzò lo sguardo verso Lou e sua madre "Spero che non ti dimenticherai mai di me, piccolo Lou… anche se sarai così lontano!" e sorridendogli gli tese un dito e il piccolo lo strinse con dolcezza.

"Mamma! Mamma!" gli occhioni di Lou divennero lucidi come se avesse capito cosa stesse accadendo.

"Lou…" il piccolo girò lo sguardo verso la su fidanzatina "In fondo è vero… anche io voglio stare con i miei genitori. Però… promettimi che non penserai ad altre ragazze, ma solo a me!"

"Si!!!!!!" fece Lou felice.

I motori dell’astronave si accesero "E’ ora di andare" disse la mamma di Lou "Lou, piccolo mio saluta i tuoi amici"

"Ciao… mamma, papà! Ciao…."

"Lou…."

Baumiao si avvicinò a Miyu e Kanata "Miyu… Kanata… grazie…. Di…." Ma non potè terminare la sua frase che scoppiò in lacrime "Addio!" bisbigliò e corse a rifugiarsi nell’astronave.

"Addio…. Addio a tutti!" salutarono con le lacrime agli occhi, mentre lo sportello si chiudeva, nascondendo alla vista dei nostri amici Lou e Baumiao.

"Addio per sempre…. Mio piccolo Lou…."

* * *

Era passata una settimana da quando Lou e Baumiao erano partiti. Benché Miyu era convinta di quello che aveva detto a Momoka, la tristezza che l’aveva colpita non era ancora passata e anche Kanata, nonostante la sua proverbiale freddezza, non riusciva a scrollarsi quella sensazione di vuoto che li circondava. La casa era troppo vuota senza Lou che piangeva e rideva felice e Baumiao che camminava per casa da una stanza all’altra facendo da baby sitter anche a loro due. Da quel giorno neanche Momoka era andata più a trovarli. Nessuno riusciva a capire come mai da qualche giorno i due ragazzi erano così tristi e silenziosi con tutti e nonostante i vari tentativi di riportare il sorriso sulle loro labbra, i due erano sempre più tristi. L’unica che riusciva a farli pensare ad altro era Chris che continuava a vedere amori a destra e a sinistra.

"E’ naturale. Ecco perché quelle facce….Ma certo… loro due si amino e vorrebbero sposarsi, ma i loro genitori non vogliono -No, siete troppo giovani!-, ma il loro amore è troppo forte e non riescono a resistere… finché un giorno non li vedremo più perché fuggiranno per sposarsi lontano da tutto e da tutti, soli con il loro amore…."

Questi erano i discorsi di Chris e le reazioni erano le più inaspettate e violente. In quei giorni la scuola fu ristrutturata dalla stessa Christine almeno 15 volte al giorno (NdN Ora spiegatemi come possono pensare a Lou quando Chris è in giro, visto che devono stare con tanto d’occhi per non finire uccisi dalle sue crisi di gelosia!).

La situazione era diventata insostenibile anche per Miyu e Kanata: c’era troppo silenzio e loro due non riuscivano ad andare d’accordo neanche un momento. La pace e il clima familiare che vi era stato fino a quel momento era svanito con la partenza di Lou e Baumiao e Miyu non riusciva più a tollerare questa situazione "Se le cose tra di noi non cambiano" si ripromise "Me ne vado in America dai miei!"

E le cose non cambiavano, anzi peggioravano: loro due si erano chiusi sempre più in loro stessi, ma se Miyu era più capace di esternare la propria tristezza, Kanata era troppo testardo per farlo, così se ne stava sempre in silenzio soprattutto quando era in sua compagnia. La situazione ricordava molto quella che si era creata tra loro il primo giorno che si erano conosciuti, anzi era peggiore, perché all’inizio non si conoscevano.

"BASTA!!!!! NON LO SOPPORTO PIU’!!!!" urlò quella mattina Miyu "HO DECISO, PARTO PER L’AMERICA!!!!!!!"

"Kanata?" chiamò lei.

"Che vuoi?" chiese a mo’ di risposta lui. Era in soggiorno e steso sul tatami stava guardando la tv.

"Ho deciso di raggiungere i miei in America." disse semplicemente, chiedendosi che reazione avrebbe avuto.

"Fa pure come credi." fu la sua risposta.

"Allora chiamo i miei e preparo le valigie." fece lei, mentre un nodo le chiudeva la gola. Ma perché era stato così freddo con lei? Ora che Baumiao e Lou erano partiti, lui era rimasto l’unico motivo per cui restare in Giappone e lui? Lui non aveva detto nulla, come se fosse felice di liberarsi di lei. O forse era quello che aveva sperato? Allora lui l’aveva sopportata solo perché si prendesse cura di Lou e Baumiao, non perché le volesse almeno un po’ di bene!

Kanata sentì il tonfo della porta che si chiudeva e si sedette pensieroso. Perché non le aveva detto di restare? In fondo ora che Lou e Baumiao erano partiti, lei era l’unica che gli restava, visto che suo padre non accennava a tornare dal suo pellegrinaggio in Tibet. Perché l’aveva trattata così? Perchè lui non aveva il coraggio di chiederle di restare, ecco perché, perché con le ragazze non ci sapeva fare, perché….. perché era un vigliacco, ecco perché. E ora? Che doveva fare? Andare da Miyu e chiederle di restare o lasciarla partire?

"Ho chiamato mia madre e le ho chiesto se potevo raggiungerli e ha detto di sì. Ho già preparato le valigie. Parto stasera."

Kanata girò lo sguardo e la osservò bene. "Così hai deciso veramente di andartene?" chiese.

Miyu lo fissò "Si, anzi ho già avvisato le altre della mia partenza." Rispose e fece per andarsene ma lui la fermò per un braccio e la fissò per qualche secondo. "Vuoi veramente andare via?" chiese.

"Si, visto che in questa casa non sono più un’ospite gradita… o forse non lo sono mai stata…."

Kanata la fissò ancora e Miyu non potè fare a meno di arrossire. "Miyu io…" Kanata non sapeva come andare avanti, cosa dirle, come comportarsi. Di una cosa sola era certo. Lei non poteva partire.

"Se non hai nulla da dirmi io vado." fece lei allontanandosi da lui, ma ancora una volta Kanata la fermò per un braccio, ma questa volta si alzò in piedi così da poterla guardare negli occhi "Aspetta!"

"Cosa c’è ancora? Sei stato proprio tu a farmi capire che sono un’ospite indesiderata, quindi cosa vuoi? Me ne vado, non sei contento? Ti lascio in pace, così non avrai più problemi neanche con Christine!"

"Ma chi ti ha mai detto che sei un problema?!"

"Me lo hai fatto capire chiaro e tondo tu! Da quando Lou se ne è andato io e te non riusciamo neanche più a parlare come prima! Per te io servivo solo ad accudire Lou Adesso che lui è partito, non più vero, vero? Almeno dimmelo in faccia!"

"Non è vero!" saltò su lui "Non è vero niente, è solo che… prima con Lou era più facile, perché c’era anche lui, ma ora da soli… beh… io… mi vergogno un po’…." Arrossì "Però non è vero che voglio che tu te ne vada, anzi, io… io vorrei che tu restassi con me… perché… insomma…."

Kanata l’abbracciò e poi la baciò su una guancia "Tu sei la mia famiglia!"

Miyu non poteva crederci "Kanata io…"

Una luce fortissima li colpì "Non sarà…" si chiesero speranzosi e si precipitarono fuori a veder cosa fosse, ma la luce era troppo forte per potersi avvicinare e vedere cosa stesse accadendo. Lentamente la luce si affievolì e loro rimasero a bocca aperta.

"Lou! Baumiao!"

"Signorina Miyu! Signorino Kanata!" esclamò l’alien sitter correndo loro incontro con le lacrime agli occhi.

Miyu corse loro incontro felice e abbracciò l’alien sitter, poi rivolse l’attenzione ai genitori di Lou che avevano in braccio il piccolo extraterrestre.

"Miyu, Kanata…" questa volta fu il padre a parlare "So che siete molto affezionati al nostro piccolo Lou e perciò vorremmo chiedervi un favore."

"Un favore? Di che tipo?" chiese Kanata.

"Io sono un diplomatico inter stellare (NdN naturalmente io non so cosa faccia il padre di Lou, però voi prendetela per buona altrimenti non saprei proprio come… ma leggete il resto e capirete il perché della mia scelta!) e perciò, mentre tornavamo sul pianeta Otto, sono stato chiamato per una missione sul pianeta Obashio (NdN anche questo inesistente, ma…. Chi può dirlo?) che si trova all’estremità opposta della via Lattea e perciò vorrei che la mia famiglia venisse con me, ma Lou è troppo piccolo per un pianeta come quello, dilaniato da lotte civili così volevamo chiedervi se… potete prendervi cura del nostro piccolo Lou e di Baumiao ancora per un po’. Saremo più tranquilli di saperli con voi!"

Miyu e Kanata sgranarono gli occhi "Davvero?" chiesero.

La madre di Lou tese il piccolo alla ragazza che lo prese in braccio con le lacrime agli occhi "Mamma, papà! Mamma papà!" esclamò il piccolo felice.

"Allora contiamo su di voi!" salutarono e veloci come erano arrivati ripartirono per lo spazio infinito.

Kanata pose una mano sulla spalla di Miyu e con l'altra accarezzo una guancia del piccolo Lou. Poi guardò verso Baumiao e sorrise "Ora siamo di nuovo una famiglia."

FINE

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ufo Baby / Vai alla pagina dell'autore: Naco