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Autore: _killedbylove    17/01/2011    2 recensioni
La persona che nella storia mi sta accanto, è la più perfetta che esista. Basta questo. Nient'altro.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mike Dirnt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Camminavo da sola in quel viale, il Viale Dei Sogni Spezzati. 
La mia ombra era l'unica che camminava di fianco a me, il battito del mio cuore era l'unico rumore che si sentiva.
Però avrei voluto che laggiù, alla fine della strada, prima o poi qualcuno arrivasse. 
Ad ogni modo avrei continuato a camminare da sola, fino a quel momento. 
Faceva freddo, un freddo micidiale, la nebbia mi impediva di vedere, e l'aria era umida. 
Io avevo soltanto una felpa ed il mio giubbotto di pelle addosso, ed i jeans strappati. 
Mettendo le mani nelle tasche dei pantaloni mi accorsi che avevo l'iPod al loro interno. 
Lo presi, misi le cuffie e cominciai ad ascoltare canzoni abbastanza deprimenti. 
Continuavo a camminare da sola, non avevo alcuna intenzione di tornare indietro. 
Ma quando arrivai a quella deviazione, in fondo, riuscii a scorgere qualcuno. 
Mi tolsi di fretta le cuffie e le misi nella tasca del giubbotto. 
Il cuore cominciava a battermi all'impazzata. 
Non riuscivo a capire chi fosse, sapevo solo che ci stavamo guardando negli occhi. 
Mi fermai un attimo, ma poi ripresi a camminare; alla fin fine ero curiosa di sapere chi fosse quel tizio là in fondo. 
Cominciai ad avere un po' di paura, ma appena avvertii quella sensazione riuscii a capire chi era. 
Già, era il più importante della mia vita. 
Mi fece segno di avvicinarmi, di non aver paura. 
Mi fidai. 
Mi prese da dietro, in modo da abbracciarmi. 
In realtà non era un vero abbraccio, ero solo appoggiata a lui. 
Ma era la sensazione più bella che io avessi mai provato in vita mia. 
Lui era fantastico. Aveva dei pantaloni di pelle attillati, ed un giubbotto che solo a guardarlo mi mancava il respiro. 
Era l'uomo più bello che io avessi mai visto. 
Dopo non molto mi prese la mano e cominciammo a camminare. 
Eravamo solo noi due, in silenzio totale, non c'era un'anima in giro. 
Ad un certo punto presi coraggio e parlai. 
"Dove mi stai portando?" 
Lui si fermò, mi guardò e mi disse: "in un posto in cui ami andare." 
Sorrisi. 
Lo fece anche lui. 
Riprendemmo a camminare, e dopo non molto arrivammo alla fermata del tram. 
Ne arrivò quasi subito uno di quelli vecchi, uno dei pochi rimasti ancora a Torino. 
Entrammo e lui si sedette. 
Mi disse: "vieni, vieni qui." 
Mi sedetti sulle sue gambe. 
Non sapevo cosa dirgli, quindi rimasi in silenzio. 
Appoggiai la mia testa sopra di lui, e lui mi baciò dolcemente la fronte. 
Dopo un po' si avvicinò al mio orecchio e a bassa voce mi disse: "questo sarà il giorno più bello della tua vita, te lo prometto." 
Fra me e me pensai che lo era già dal primo momento in cui l'avevo visto. 
Stavo quasi per mettermi a piangere, e lui mi accarezzò la guancia, stringendomi fra le sue braccia non molti secondi dopo. 
Ad un certo punto presi l'iPod. Mi misi una cuffia nell'orecchio e l'altra la diedi a lui. 
"Ascolta.." gli dissi. 
Feci partire When It's Time e cominciammo a cantarla insieme. 
Rimasi abbracciata a lui per tutto il tempo, e quando finì la canzone non volò più alcuna parola in quel tram. 
Dopo un po' mi disse che eravamo arrivati. 
Scendemmo ed io mi accorsi che eravamo in pieno centro. 
Quel posto ero abituata a vederlo pieno di gente, tutto affollato.. 
e invece stavolta era completamente vuoto, non c'era nessuno. 
Eccetto lui ed io. 
Cominciammo a camminare; non riuscivo a capire dove mi volesse portare, dato che ho sempre amato tutte le zone del centro di Torino. 
Comunque non smettevamo di lasciarci la mano, ed io mi sentivo la persona più felice della Terra. 
Camminammo per circa mezz'ora, forse di più, e dopo un po' arrivammo nel posto in cui voleva portarmi. 
Era Piazza San Carlo. 
Quant'era bella. 
E vuota era splendida un sacco di volte in più di quando era strapiena di gente. 
Ci fermammo e io dissi: 
"Non riesco a dire nulla.. è.. è stupenda, e grazie di avermi portata qui." 
Lui sorrise ed io lo abbracciai. 
Procedemmo, scavalcammo la catena e ci sedemmo su quegli scalini 
che sostenevano una struttura in pietra che a sua volta sosteneva la statua del cavallo di bronzo. 
"Perché mi stai puntualmente vicino? Cioè.. non che non lo voglia ma.. cos'ho di così speciale? 
E' strano che una persona stupenda come te perda tempo con una come me." 
"Perdere tempo?" Mi chiese. 
"Sì, perdere tempo. Io non merito tutto questo, io non merito il tuo.." 
Non feci in tempo a finire la frase. 
Interruppe la nostra conversazione baciandomi. 
Il bacio più bello che io avessi mai dato in vita mia. 
Sentivo il suo respiro. 
Mi metteva i brividi. 
"Non lasciarmi mai." 
"Non lo fare neanche tu. Non lo sopporterei." 
"TI AMO." Dissero all'unisono le nostre voci.
  
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