Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
Ricorda la storia  |      
Autore: redseapearl    18/01/2011    8 recensioni
Se Alois avesse potuto raccontare quella esperienza in futuro, avrebbe senz’altro detto che la morte era stato il momento più felice ed eccitante della sua vita.
Spoiler sul finale della seconda stagione
Genere: Dark, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Alois Trancy, Ciel Phantomhive
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Non so se è ancora considerato spoiler, ma nel dubbio vi avviso che questa fic è ambientata durante il finale dell’ultima puntata della seconda stagione dell’anime. Buona lettura!!

 

 

 

 

Eat me softly

 

Una pietra scivolosa aveva firmato la condanna a morte di Claude. La spada verde smeraldo lo aveva trafitto da parte a parte senza attrito, lacerandolo da dentro senza pietà.

Il demone era morto. Alois era libero dal contratto faustiano stipulato con lui, ma bruciava ancora dentro di sé il dolore per non essere stato reputato degno di essere mangiato. Cosa aveva l’anima di Ciel più della sua? In cosa gli era inferiore?

Accecato dall’invidia, Alois decise di stipulare un nuovo, demoniaco patto con colei che era stata la sua cameriera per tanto tempo: Hannah, il demone che aveva divorato l’anima del suo amato Luka.

Oh come sarebbe stato dolce il momento in cui si sarebbe ricongiunto con il suo piccolo fratellino defunto.

Sfortunatamente, Hannah non aveva intenzione di adempiere all’accordo stipulato.

Hannah, che cosa stai aspettando?” Alois la vide sorridere amaramente, mentre gli accarezzava la guancia cesellata con fare amorevole.

Aveva preso a suo tempo l’anima del dolce Luka, un atto che l’aveva profondamente segnata: non voleva ricommettere lo stesso fatale errore. Luka avrebbe voluto così.

“Ho adempiuto al mio dovere: ora nessuno potrà avere l’anima di Ciel Phanthomive, come avete desiderato.”

“Allora prendi la mia di anima come da contratto.”

Un sorriso enigmatico si distese sul volto di Hannah. “Sii felice, fratellone.”

Il riflesso smerladino della spada, da sempre custodita da lei nel suo corpo come fodero, accecò Alois per un istante, costretto a portarsi la mano dinanzi gli occhi per difenderli da quell’abbacinante bagliore verde.

Lo schizzo di un liquido indefinito macchiò la pelle candida delle gote. Quando portò le dita sottili al viso e le vide macchiate di rosso rubino, comprese cosa fosse successo.

Solo in quel momento si avvide del corpo di Hannah accasciato in terra, con la spada demoniaca conficcata nel ventre, come a suo tempo la mitica Excalibur rimase incastonata in una roccia.

Hannah… ma perché?” domandò Alois, ormai privo del titolo di conte Trancy… ormai privo di alcun servitore: padrone di nulla, come un principe che regni su di un castello di carte francesi.

Ma ormai la cameriera non poteva più rispondergli. Il colpo era stato fatale. Hannah non poteva vivere con le labbra sporche delle anime di due creature così belle e pure come Luka e Alois. Aveva protetto il secondo per riscattarsi dal delitto che aveva commesso e ora che lo aveva servito fino alla fine, esaudendo il suo ultimo desiderio, lasciava quel mondo senza rimpianti e con un velato sorriso ancora dipinto sul viso pietrificato dalla morte.

Il giovane, ormai rimasto solo, si accasciò sui resti di lei, piangendo per la sua dipartita: un atto che solo pochi giorni prima mai avrebbe creduto di compiere.

Bizzarro come giri la ruota del destino!

Alois.” Una voce infantile, eppure imperiosa come quella di un adulto, lo richiamò dal suo abisso di dolore e disperazione. Si voltò per guardare colui che era stato la causa di tutto quello, mostrandogli il viso umido di lacrime che sgorgavano copiose dagli occhi acquamarina, come frammenti di anima liquida.

Dietro di lui, Sebastian, con sguardo afflitto per la trasformazione del suo signorino, restò impalato ad osservare quel macabro spettacolo di demoni.

“Hai visto Ciel?” domandò retoricamente Alois, sforzandosi di mostrare un sorriso umido di pianto. “Ho avuto tutto quello che volevo. Ora sono libero da ogni contratto. Dovrei essere felice, non è vero?”

Parole senza senso per Ciel, che lo guardava serio con i suoi occhi ora cremisi come inferno. Il blu oltremare del suo sguardo si era tinto di sanguigno e Alois, dinanzi la consapevolezza di ciò che aveva fatto, si sentì smarrito e impaurito.

“Ciel, io non ho più nulla per cui vivere. Luka, Claude, Hannah… sono tutti andati ormai.” Si alzò, avvicinandosi a quel giovane ormai non più umano. Gli afferrò il viso tra le mani, carezzandogli le gote con i pollici. Stranamente Ciel non si ritrasse a quel contatto: si limitò a fissarlo.

Ormai Alois era caduto preda di una follia insensata; non costituiva più un pericolo alcuno per lui.

Lo abbracciò, amorevolmente, come se Ciel fosse in realtà il suo perduto fratellino. “Ricordi cosa ti dissi la prima volta che ci incontrammo?”

Ciel lo rammentava molto bene. Per lunghe notti il ricordo di quella cameriera e della sua lingua lasciva e calda lo aveva tenuto sveglio come un dolce tormento. Tuttavia non rispose, attendendo che fosse l’altro a continuare quell’assurdo monologo.

“Se fossi diventato un tutt’uno con te, sarei diventato dello stesso colore blu della tua anima.” Ma ora l’anima di Ciel non era più blu ed era stato lui, Alois, a mutare quel colore. Tuttavia, ora potevano davvero diventare una cosa sola, come aveva sempre desiderato.

“Mangiami” gli sussurrò con tono supplice vicino all’orecchio, sfiorando con le labbra la delicata e sensibile cartilagine del padiglione. Ciel non rabbrividì come aveva fatto durante il loro primo incontro: era un demone perfetto.

 Sarebbe stata una gioia immensa per Alois essere il suo primo pasto: un onore che nessun altro avrebbe avuto. Aveva persino una sfumatura erotica tutto quello, come se Alois si apprestasse a prendere la verginità di Ciel (un’idea che più di una volta aveva carezzato la sua mente).

Immerse le dita sottili e candide nella chioma bruna di Ciel, solleticandogli la nuca in un gioco di seduzione assolutamente fuori luogo. “Non ti faccio venire l’acquolina in bocca, Ciel?”

Questi inspirò il profumo di Alois dalla piega del suo collo troppo esposto. Ora i suoi sensi demoniaci erano in grado di percepire le anime di coloro che lo circondavano, penetrando nell’intimo quell’involucro di carne e ossa altresì detto corpo.

Aveva un buon profumo Alois: molto invitante.

Che sciocco era stato Claude a lasciarsi scappare una così succulenta preda per inseguire lui: se fosse stato più furbo avrebbe potuto saziarsi a volontà con entrambi, pensò Ciel.

Un desiderio famelico emerse come una bolla che torni a galla dagli abissi del suo essere. Alois si stava offrendo come suo primo banchetto e lui, Ciel Phantomhive, aveva fame e voglia di assaporare qualcosa di nuovo.

“Sebastian” richiamò colui che sarebbe stato in eterno il suo maggiordomo.

“Sì, signorino?” rispose questi. La sua voce aveva assunto il tono sconsolato di un condannato alla sofferenza eterna.

“Torna alla barca sulla riva. Ti raggiungerò presto.”

“Yes, my Lord” obbedì Sebastian con il solito inchino, per poi andare via con tristezza e rassegnazione.

La sfumatura vermiglia che assunsero gli occhi di Ciel incussero un’infantile paura in Alois, sentendosi un bambino dinanzi un mostro.

“Per favore” pregò Alois, avvicinando il proprio volto a quello del suo imminente carnefice, lambendo con l’alito fresco le labbra di questi. “Non farmi troppo male. Almeno tu, sii gentile con me.”

Lo baciò delicatamente, senza malizia: ora era lui a sentirsi come una fanciulla al suo primo uomo. Tentò di immaginare che fosse così, per alleviare il più possibile la sofferenza che presto sarebbe giunta. Fare l’amore con Ciel: poteva esistere una morte più sublime di quella?

Una nuova lacrima solcò la gota destra di Alois, tremante come una foglia d’autunno sul ramo di un albero sferzata dal vento.

Faceva davvero pena così, e Ciel decise di esaudire quel suo ultimo desiderio, nonostante tutto ciò che gli aveva fatto passare.

Non si era scostato quando Alois lo aveva baciato. Le labbra carnose di questi avevano un buon sapore, o meglio, la sua anima aveva un buon sapore. Per istinto Ciel si leccò le labbra per catturare con la lingua quel gusto così umano, così mortale, leggermente piccante.

Alois si sedette sulla panchina di pietra dietro di lui. Chiuse gli occhi perché voleva che anche nella morte il suo ultimo ricordo di Ciel fosse bello come quel piccolo bacio che si erano appena scambiati.

Sentì la mano di questi sfiorargli la guancia, poi il respiro rovente di lui riscaldargli la bocca, come se si stesse apprestando a baciarlo ancora una volta.

Se Alois avesse potuto raccontare quella esperienza in futuro, avrebbe senz’altro detto che la morte era stato il momento più felice ed eccitante della sua vita.

 

 

 

 

 

Note dell’autrice

Oh eccomi con una nuova AloisxCiel sebbene sia particolarmente oneside rispetto alle altre che ho scritto.

Purtroppo questa coppia non riesce mai ad ispirarmi cose liete, gioiose e felici, forse perché devo ancora metabolizzare la morte di Alois ç_ç

Ad ogni modo vorrei far notare solo una piccola cosa. Alois chiede a Ciel di divorarlo con delicatezza, senza fargli troppo male, che è esattamente la richiesta contraria che fa Ciel a Sebastian alla fine della prima stagione. Questi ragazzi hanno dei caratteri che sono quasi diametralmente opposti e visto che Alois non è tipo che si fa tanti problemi a supplicare (vedere quando Ciel sta per ucciderlo e lui che piange come una fontana per essere risparmiato) ho pensato che sarebbe stata da lui una simile richiesta. I riferimenti erotici sono dovuti più ad una mia mania per questa coppia XD

Ringrazio tutti coloro che hanno commentato le mie precedenti AloisxCiel e che grazie al loro supporto mi hanno spronata a scrivere ancora su questa coppia. Grazie mille a tutti! Ogni commento, anche solo di un rigo, è sempre molto gradito, in quanto il mio impegno a scrivere è massimo e spero che possiate apprezzare il mio lavoro!!

 

 

   
 
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler / Vai alla pagina dell'autore: redseapearl