Casa loro.

Il genere di casa in cui, al solito, è possibile trovare mucchietti di polvere nascosti sotto i tappeti e bucce di caramelle dimenticate nei vasi - di cui la loro casetta è disseminata, of course...-, poiché Mana e le faccende domestiche non vanno eccessivamente d'accordo. Insomma, è una Maga, lei. Mica può pensare a simili quisquilie.

Casa loro.

Il genere di casa in cui, ogni sacrosanto giorno, si deve comprare un nuovo servizio di piatti, visto e considerato che Atemu è assolutamente incapace di dedicarsi alle pulizie, e di conseguenza, le sfortunate stoviglie che gli capitano sottomano sono destinate allo sfracellamento sistematico.
Più che legittimo, per un Faraone. Nondimeno, un po' avvilente.

Casa loro.

E' una casa strana, caotica, in special modo rumorosa.
Non che ad Atemu dispiaccia il silenzio. Il silenzio di un'aperta vallata, il silenzio di quando si immerge la testa sott'acqua, o si entra in una soffitta polverosa. Ecco, quel piccolo silenzio, in realtà infranto da miriadi di lievi rumori secondari, è sereno e quasi necessario, di tanto in tanto.
E' il silenzio... totale, cristallino, di chi non ha la bocca per parlare - quello degli spiriti - ad inquietarlo. A rammentargli il periodo in cui era stato solo un'ombra, persa in un labirinto di trappole, sangue e ricordi perduti.
Forse, quel silenzio è una delle poche cose al mondo in grado di cacciargli la paura nel cuore.
La paura di rimanere di nuovo solo. Senza scampo alcuno, stavolta.

Casa loro.

Un rifugio sicuro, dove il silenzio, la paura, non esistevano.
Non avevano ragione di esistere.
Mana che canta a squarciagola, sotto la doccia, la opening di non-si-sa-bene-quale-nuovo-anime-entrato-nelle-sue-grazie; lo sgocciolio del rubinetto della cucina, visto che, come sempre, qualcuno si è dimenticato di chiuderlo; il cellulare squilla, una chiamata di Yuugi. La lavatrice ronza monotona, in coro con il duel disk, posato in un angolo a ricaricarsi. Ecco, suona il campanello, dev'essersi Jonouchi (o forse Kaiba, che si degna di visitare un comune mortale?). E là fuori, bambini che strepitano, giocando a chissà cosa per strada (se avesse due anni di meno, potrebbe anche unirsi al loro divertimento. Una bella tentazione).
Una casa piena di chiasso. E vita.
Sì, è contento così.
Certo, il triste "crash" dell'antica urna egizia che Mana, uscita dal bagno, ha appena polverizzato, Atemu se lo sarebbe volentieri risparmiato. Ma quando la giovane, ancora gocciolante, inciampa e finisce tra le sue braccia, capisce: tutto quell'allegro, confusionario, inconfondibile casino che la sua imbranata compagna produce in continuazione, seminando il caos in ogni dove, è la loro colonna sonora, ciò che sa di casa.
Il rumore più bello del mondo.
Fin quando ci sarà lei ad infrangere il silenzio, si sentirà sempre a casa sua, e non sarà mai solo...
Però, povero vaso. E povero portafoglio: costava un botto.
A parte questo... sì, è contento così.


Fine!



[EDIT del 14/12/14]
{Ringraziamenti <3 Per MizuS, XShade-Shinra, Soe Mame, AmyMassa 96, Maru_kaite, velocina15, Clive Yami e Agnese_san! Che hanno recensito/listato! E anche ai lettori, ovviamente. Grazie molte!}