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Autore: _Syn    18/01/2011    4 recensioni
8059 - Gokudera centric
Aveva sentito tutti i fili che lo legavano al mondo convergere in quellʼunico punto – rosso sangue – e stringersi, soffocarlo.
Genere: Comico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hayato Gokudera, Takeshi Yamamoto
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Autrice: alexiel_fay
Titolo: Voci
Fandom: Katekyo Hitman Reborn 
Personaggi: Gokudera Hayato, Yamamoto Takeshi 
Genere: Comico
Rating: Verde
Avvertimenti: TriplaDrabble, Contesto Vago, Shounen-ai velato, alto tasso di fangirling.
Prompt-regalo: Thereʼs always somebody saying something [Belle & Sebastian]
Challenge: Special #9

Una cosa che Gokudera non sopportava di quella scuola – che non aveva sopportato sin dallʼinizio – era che gli studenti trovavano sempre qualcosa da dire, vera o falsa che fosse, per rendere un evento strepitoso lʼarrivo di un nuovo alunno. 
Quando era arrivato lui, per esempio, lʼimpressione generale era che fosse un delinquente. Poi non aveva afferrato immediatamente che le ragazze, per questo, avessero sviluppato un certo interesse verso di lui. Lʼaveva notato solo il giorno di san Valentino, quando una marea di oche impazzite aveva seguito lui e Yamamoto per tutta la strada che erano soliti percorrere insieme. Non cʼera verso di impedire allʼidiota del baseball di seguirlo, perciò con il passare del tempo ci aveva fatto lʼabitudine. 
Unʼaltra cosa che Gokudera non mandava giù era che i pettegolezzi proliferavano in ogni caso, non solo di fronte ai nuovi arrivati, e quando le ragazze che solitamente lo inseguivano avevano cominciato a sospirare di delusione era stato motivo di sorpresa. Ma anche di sollievo. Non rischiava più di subire agguati che, sempre, si risolvevano in esplosioni e grida. 

«Perché mi guardano così?!» sbottò un giorno, mentre usciva da scuola con Yamamoto. 
Yamamoto ridacchiò, lanciando qualche occhiata in giro. Gokudera non sapeva osservare bene la situazione ed era sempre così concentrato su se stesso che non si era accorto di un dettaglio essenziale. 
«Ahah, penso che guardino noi, Gokudera, non te.» 
Gokudera gelò sul posto, guardando prima gli occhi quasi lacrimanti delle ragazze e poi la situazione generale. Lui e Yamamoto, insieme, e un gruppo di oche sul punto di suicidarsi per la delusione. Altre sembravano curiose o aspettavano che succedesse qualcosa, come se fossero davanti a un fiore che sboccia una volta ogni mille anni. Lʼeffetto divenne assurdo quando Yamamoto gli passò un braccio intorno alle spalle ridendo forte e trascinandolo via, dicendogli di non preoccuparsi di queste sciocchezze.
«VORRANNO SCHERZARE!»


Autrice: alexiel_fay
Titolo: Rosso
Fandom: Katekyo Hitman Reborn
Personaggi: Gokudera Hayato
Genere: Introspettivo, Drammatico
Rating: Giallo
Avvertimenti: DoubleDrabble, Spoiler Shimon!Arc, Shounen-ai 
Prompt-regalo: Itʼs only fear that runs through my veins [Civil Twilight] 
Challenge: Special #9
Note: Il momento in cui la drabble è ambientata dovrebbe essere chiaro, almeno a chi ha letto la Shimon Arc. Ma per sicurezza... Il momento è quello in cui Gokudera viene a sapere dellʼattacco a Yamamoto. 

Aveva avuto paura.
Sangue.
Aveva sentito tutti i fili che lo legavano al mondo convergere in quellʼunico punto – rosso sangue – e stringersi, soffocarlo.
Ferite, sangue. 
Aveva pensato che una cosa così non potesse succedere davvero, che non è possibile parlare con una persona al mattino, urlarle contro, sentirsela addosso anche durante una lezione di Giapponese, e poi ritrovarla in un lago di sangue. 
Dolore, ferite, sangue
Si era sentito inutile, arrabbiato, folle di dolore e colpevole. E poi aveva odiato chiunque avesse fatto una cosa del genere, per placare lʼodio che aveva provato verso se stesso.
Insicurezza, dolore, ferite, sangue.
Yamamoto gli direbbe che non è colpa sua, perché è un idiota e non saprebbe odiare, dare la colpa a qualcuno o smettere di avere quellʼespressione. 
Gli direbbe. Ma non può dire niente, perché una maschera rossa lo soffoca, gli tira via la vita come in una macabra partita di tiro alla fune, e Gokudera vorrebbe strappare quel nastro – rosso – che minaccia di oltrepassare la linea – rossa – per non darla vinta allʼavversario. Gokudera vorrebbe solo fare qualcosa, ma sente semplicemente la paura sopraffarlo, più forte della rabbia, più forte della follia. E gli bruciano gli occhi, gli trema la voce e le ginocchia crollano quando, nel silenzio che perfora i timpani, chiama Tsuna.


Autrice: alexiel_fay
Titolo: Solo suo
Fandom: Katekyo Hitman Reborn 
Personaggi: Gokudera Hayato 
Genere: Introspettivo
Rating: Verde
Avvertimenti: TriplaDrabble, Contesto: TYL!Arc, più o meno dopo il capitolo in cui Ganma sconfigge Gokudera e Yamamoto e viene, a sua volta, sconfitto da Hibari. Insomma, la parte in cui Yamamoto cazzia Gokudera per bene U_U 
Prompt-regalo: The story's been told a million times, but it's different when it's your life [Our Lady Peace]
Challenge: Special #9

Gokudera è forte, ma non lo sa. 
Gokudera sopporta, si fa carico di ogni emozione perché gli importa, e il peso che deve trattenere sul cuore non impedisce alle sue labbra di sorridere, al suo spirito di arrendersi. 
Gokudera cede volentieri la sua forza, proteggendo la sua famiglia, e non chiede mai nulla in cambio. Forse, chiede solo di non essere dimenticato, perché teme la solitudine e il giudizio degli altri. 
Gokudera vorrebbe farsi carico di tutto, impedendo ad altri di affiancarlo, anche se quella solitudine gli pesa più di quanto dia a vedere. Vuole dimostrare qualcosa, ma ancora non si è accorto di come le mani di tutti siano tese verso di lui, in attesa di essere strette. 
Gokudera potrebbe essere il solito ragazzo che si impegna e non ottiene alcun merito – ce ne sono stati tanti – ma lui conosce la verità. Potrebbe anche essere uno dei tanti, ma il mondo per cui vive e per cui morirebbe è solo suo, non una copia volgare fotografata negli occhi anonimi di un ragazzo qualunque. Può sbagliare, può respingere gli altri e al tempo stesso chiamarli con la stessa disperazione che impiega nel tentativo di fare tutto da solo, ma la verità gli appartiene come la vita, e perderla, vederla diventare frammento comune in un mondo tutto uguale, sarebbe come morire.

Gokudera vuole diventare forte, anche se non sa quanto già lo sia, e forse è proprio questo a rendere la sua vita una luce brillante, color tempesta, che nessuno troverà mai in occhi che non siano i suoi.
  
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