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Autore: MaryFangirl    18/01/2011    1 recensioni
L'ambiguo ladro Koomori sta seminando curiosità in tutto il Giappone...riuscirà il nostro Ranma a scoprire di chi si tratta?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Altro Personaggio, Ranma Saotome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ranma...lascia combattere me..."
Le piccole mani di Akane stringevano il colletto della sua casacca rossa. "Yuri è molto forte...sa fare qualsiasi cosa coi poteri della sua mente. Ho paura..." "Tsk, quante volte ti ho detto che devi fidarti di me?!"
Akane inclinò il viso e sorrise debolmente. "Io mi fido, Ranma" "Ucchan, stai con Akane, per favore. Questa battaglia è mia. Gliela farò pagare cara, a quel bastardo, per aver coinvolto Akane"
Ukyo annuì, rimettendo la spatola sulla schiena e sorreggendo Akane.
"Fatti sotto" affermò il giovane. Yuri sogghignò, unendo le punte degli indici e dei medi fra di loro. "Ti pentirai di avere sfidato Yuri, il Re della Psiche, marmocchio" I suoi occhi diventarono di un verde fosforescente.


Akane si morse il labbro inferiore e provò ad alzarsi. "Akane, che vuoi fare?" "Scusami, Ukyo. Lo so che Ranma ti ha detto di tenermi qua, ma io...devo aiutarlo" mormorò la terzogenita della famiglia Tendo.
"Ehi, maschiaccio violento. Mi sembrava strano che foss i diventata così forte" commentò un'acuta voce dietro di lei.
"Sha...Shan Pu" "Lascia perdere questa cinesina smorfiosa, Akane. Ti aiuterò io" aggiunse Ryoiga stringendo con vigore il suo pesante ombrello.
"Ovviamente non posso permettere che la mia Shan Pu rischi la vita senza il mio aiuto" Mousse aveva già le sue catene e le sue lame in entrambe le mani. Ukyo lasciò che Akane si reggesse in piedi da sola, afferrò la spatola e l'agitò. "ALL'ATTACCOOOOOO!"

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Ranma ansimava.
Ukyo, Mousse e Shan Pu erano stesi a terra. Yuri era illeso.
Nè i bombori dell'amazzone, nè le spatole della sua amica d'infanzia, nè le numerose strategie di Mousse o di Ryoga, che tra loro era il più tenace e sicuramente il più motivato a salvare Akane, lo avevano scalfito. Perfino il ragazzo-porcellino era sporco e stanco. Ancora una volta, tentò di attaccare afferrò una delle sue taglienti cinture e la gettò sul nemico, ma questi sembrava avere eretto una barriera attorno a sé. Era fresco come una rosa. Ranma si sentiva afflitto.
All'improvviso, ebbe un lampo di genio. Alzò lo sguardo sul suo eterno nemico/amico.
"Ryoga...la senti, questa sensazione di tristezza e disperazione...?" Gli occhi di Ryoga si allargarono.
Osservò di sfuggita Akane, con le mani giunte e le guance bagnate di lacrime.
"Sì, Ranma...ho capito...usiamolo"
Dalle mani di entrambi vennero scaturite due onde ovali, gialle e accecanti.
"SHISHI HOKO-DAN!!!!!!!!!!"
Le due scariche d'energia si buttarono su Yuri che mormorava parole incomprensibili. I colpi rimbalzarono, Ranma e Ryoga furono investiti dai loro stessi attacchi.
Akane emise un lamento. Frugò in tasca. Era rimasta una delle pillole in grado di renderla Koomori. Un modo per salvare Ranma, Ryoga e tutti gli altri forse esisteva. Ingoiò la pasticca.
I capelli le scivolarono sulle spalle, il corpo si modificò. Aprì gli occhi gelidi.
"Ehi, Yuri. Non te la ricordi, la tecnica che mi hai insegnato?" Ryoga sudava freddo. "A...Akane-chan?"
Shan Pu e gli altri iniziavano a riprendersi. "Ehi, gente! Colpite quando lo faccio io!"
Un alone argentato si sprigionò intorno a lei. Shan Pu afferrò i bombori; Mousse i coltelli, Ryoga l'ombrello e la bandana, Ukyo le palette. Ranma richiamò a sé le sue forze positive rimanenti.
Vide Koomori porre una mano sopra l'altra, le labbra che si muovevano in una formula silenziosa e le palpebre abbassate.
Vide Yuri angosciato. Corse verso di lui, colpì la sua barriera con una scarica di pugni.
Koomori aprì gli occhi. Shan Pu gridò, lanciando le sue armi colorate, Ryoga le sue bandane, Mousse le catene affilate e Ukyo aggiunse una decina delle sue spatole.
Koomori urlò con potenza, allargando le braccia. "HOOTEN NO KOMORIIIIIIIIIIIII!!!"
Una pioggia di aculei bianchi volò sulla barriera di Yuri. Le armi dei ragazzi, i pugni di Ranma, erano riuscite ad indebolirla, e le pallottole di Koomori la distrussero completamente.
Yuri venne investito. Urlò, sotterrato da bombori e spatole, prima di venire infilzato a morte dai proiettili di Koomori.

Koomori crollò sulle ginocchia, appoggiando le mani a terra. "Akane-chan..." sussurrò di nuovo Ryoga. Koomori gli lanciò qualcosa. Era il braccialetto di smeraldi. "Questo è tuo. Dallo ad Akane, mio bel Ryoga. Shan Pu, ti restituirò il tuo quadro. E anche a te, Ukyo" L'amazzone e la cuola dagli occhi blu annuirono.
"Ranma" Gli occhi del ragazzo erano onde incerte. "Addio Ranma" Ranma non fece in tempo a muoversi, la ladra era già balzata via.


"Stai tranquilla, Akane. Fra non molto sparirò. Ti lascerò il tuo corpo, la tua mente...ma che ne sarà del mio cuore? Come il tuo...appartiene a Ranma" Un bagliore la circondò. Si toccò i capelli, corti e scuri, il suo vestito da studentessa. "Qualcosa è andato storto. Sono ancora Koomori nel corpo di Akane" Una piccola farfalla notturna si posò sul suo naso. "E tu...lo sai, no...che la vita è un soffio...io lo so bene..."
"Akane..." "R...Ranma" Ranma si sedette vicino a lei. "Akane, l'effetto della pillola è svanito?" Lei prese la farfallina sul dito. "Non sono la tua Akane. Sono ancora la tua bella ladra" Ranma rabbrividì. Una lacrima cadde sulle sue dita. "Era l'ultima pillola. Tra poco tornerà la tua Akane. Lei è una ragazza molto orgogliosa. Però, io voglio dire quello che un giorno lei forse troverà il coraggio di dirti. Ti amo, Ranma"
Gli sorrise. "Tu ami Akane. Quindi, in fondo...sei innamorato un po' anche di me"
Il cuore di Ranma batteva all'impazzata. "Akane..." Posò la mano sul suo viso. "Sì, Akane..."
Lo baciò. Ranma sentiva le sue lacrima. Coprì la mano della ragazza, stringendola sulla sua guancia. Akane sospirò, staccandosi da lui. "Ranma..." Lo abbracciò con un singhiozzo. "Akane...mia piccola Akane, sei tornata da me..." "Lei...Koomori, non c'è più?"
La baciò sulla fronte. "No, non c'è più" Le asciugò le guance. "Lei ti ha detto che ti ama perchè io non ci riesco?" "Lei...non è un maschiaccio insensibile dalla vita larga"
Akane non lo picchiò. Lo abbracciò di nuovo, lo pregò di portarla a casa e lo baciò con tutto l'amore che non avrebbe potuto esprimergli con le parole.

  
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