Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Segui la storia  |       
Autore: _Abbey    19/01/2011    2 recensioni
Io sono Brooke. Una ragazza con sogni, aspettative e molta determinazione. Sono una Leader, una Presidentessa perfetta per questa scuola. Il vecchio presidente Jonas, Nicholas Jonas non ha nessuna possibilità di vittoria quest’anno. Ha vinto solo per la popolarità di suo fratello Joseph. Che tra parentesi è il ragazzo della mia migliore amica..
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cin sei sette otto, andiamo ragazze, riproviamo.”
Come fa il capitano delle Cheerleader ad essere la mia migliore amica? Come ogni giorno sono seduta sugli spalti della palestra ad assistere agli allenamenti delle Cheerleader scrivendo il mio diario personale. Ho deciso che quest’ultimo anno di Liceo per me sarà il migliore. Con i voti ci sono, ma voglio di più da me: quest’anno mi candido come Presidente del corpo Studentesco. Sono stanca di essere conosciuta solo come la migliore amica di Quinn Fabray, la capo Cheerleader più bella e dolce di questo mondo.
Io sono Brooke. Una ragazza con sogni, aspettative e molta determinazione. Dal primo anno di Liceo sono la migliore amica di Quinn che poco tempo dopo è diventata capo delle Cheerleader, ma non si è dimenticata di me. La adoro per questo. Nonostante tutti i ragazzi che le corrono dietro e la popolarità rimane sempre con i piedi per terra. Ogni giorno assisto ai suoi allenamenti. Una volta mi ha costretta a tentare di entrare in squadra. Ho fatto il provino, ero stata presa, ma ho mollato perché il mio destino non è essere una Cheerleader: io sono una Leader, una Presidentessa perfetta per questa scuola. Hanno bisogno di una voce, abbiamo dei diritti e io sono la persona adatta. Il vecchio presidente Jonas, Nicholas Jonas non ha nessuna possibilità di vittoria quest’anno. Ha vinto solo per la popolarità di suo fratello Joseph. Che tra parentesi è il ragazzo della mia migliore amica.

Quinn aveva finito di allenarsi. Spensi l’iPad e con un grande sorriso mi avvicinai a lei.
Allora.. Ti sai preparando per il discorso?” mi chiese.  “Ho questo discorso pronto da un anno ormai. Il tuo cognatino non la passerà liscia questa volta!” “Determinata come sempre, vedo”. Mi scappò una risata. Uscimmo dalla palestra, Joseph ci venne incontro. Diede un bacio a Quinn che diventò rossa di vergogna. “Davis..” “Jonas..” “Joe!” Lo chiamò suo fratello dalla sua auto. “Vieni ti do uno strappo a casa”. Disse Joe a Quinn prendendole il borsone dalla spalla. “Ma.. sono con Brooke”. “Non preoccuparti, vado a piedi” “Potrebbe venire con noi, mi sto impegnando ad essere più gentile nei tuoi confronti, infondo non so nemmeno perché sei così ostile con me”. Non riuscii  a rispondere, non sapevo nemmeno io perché ero così dura con lui, il problema era suo fratello. “Daiii” Quinn mi stava pregando. “Va bene..”. Acconsentì.  “E lei che ci fa qui?”. Ero appena entrata in macchina e quello scontroso già cominciava a farmi andare di matto. “Buon giorno anche a te, Jonas.” Joe e Quinn si scambiarono delle occhiate divertite. Quinn sorrideva, poi mi guardò. La fissai: “Che c’è?”. Mi girai verso di lei. “Nulla” scosse la testa. Mi rigirai verso il finestrino. Eravamo arrivati. Abitavamo in tre case vicine. La mia, quella dei Jonas, e quella di Quinn. Scendemmo dall’auto. Salutai Quinn e Joe, mi girai e cominciai ad incamminarmi verso la porta di casa mia. “Ciao Davis!”. Nick mi salutava con quella sua aria di strafottenza. Alzai il braccio desto con il dito mediò alzato e glielo sventolai con un sorrisetto falso sul viso. Andai in camera mia, lanciai la borsa sul letto, in quel momento mi resi conto che avevo dimenticato l’iPad nell’auto di Nick. Respirai profondamente, andai di sotto. Mia madre stava pulendo il salotto. “Mamma, non è che potresti andare dai Jonas e chiedere di ridarmi il mio iPad? L’ho dimenticato nell’auto di.. Nick”. Pronunciai quel nome quasi sputandolo via dalla mia bocca. Mia madre continuava a pulire: “E perché non ci vai tu?”. “Devo ricordarti chi è Nick?” “Andiamo Brooke, da piccoli  facevate il bagnetto nudi insieme!” Feci finta di vomitare, mia madre mi stava guardando. “Solo perché tu e la tua cara amica Denise mi ci costringevate”. “Ti divertivi molto con lui, poi tutt’ad un tratto non l’hai sopportato più, da quando..” “Non c’è bisogno di ricordarmelo.. Grazie per il tuo aiuto, chiederò a Quinn di andarci.” Andai di sopra, presi il mio cellulare e chiamai Quinn.
Cosa? Stai scherzando? Ma io non ci voglio andare.. Va bene. Ciao.” Anche lei non poteva andare. Ero costretta ad andare io. Scesi le scale. Attraversai il vialetto, poi quei pochi metri che dividevano casa mia da quella dei Jonas, il loro vialetto, molto simile al nostro tra l’altro, ed arrivai alla loro porta. Mi sistemai i capelli. Bussai. “Fa che non sia Nick, fa che non sia Nick, fa che non sia Nick..” La porta si aprì, Nick con un sorrisetto aprì la porta. Roteai gli occhi. “Di tutte le persone della tua famiglia, proprio tu dovevi aprire la porta?” “Qual buon vento ti porta da queste parti, Davis?” “Ho dimenticato il mio iPad nella tua auto, ridammelo.” “La gentilezza è l’ultima cosa che ti appartiene vedo!” “Andiamo Jonas facciamola finita, dammi l’iPad.” “Come si dice?” “Te lo scordi”. Lo spinsi via dalla porta. Entrai in casa. Era proprio come la ricordavo. Non ci andavo da due anni, evitavo tutte le cene che mia madre e Denise organizzavano per far stare insieme le nostre famiglie. “Brooke!” “Denise! Ciao!”. “Come mai sei qui?” “Ho dimenticato l’iPad nell’auto di tuo figlio, e sono venuta a riprenderlo.. Ma non me lo restituisce.” “Nick, restituisci subito l’iPad a Brooke, adesso”. Adoravo il modo di Denise di farsi rispettare! “Oggi che stai bene, potreste venire a cena da noi, finalmente ci staresti anche tu!” “Oh..”. Come potevo rifiutare questa volta? “Chiamo subito tua madre!” “Non so come si spegne!” Mi girai verso Nick con la bocca spalancata. “Tu! Tu l’hai acceso? Gli diedi un pugno sulla spalla.” “Io sono una Leader, una Presidentessa perfetta per questa scuola” citò Nick. Gli diedi un altro pugno ancora più forte. “Come ti sei permesso?” Gli strappai l’iPad dalle mani, e gli diedi un altro pugno. Continuava a prendersi gioco di me. “È guerra aperta, Nicholas Jerry Jonas”. Mi avviai verso la porta di casa. “Sarò di nuovo io il Presidente!” Aprì la porta e infuriata mi diressi verso casa. Riposi l’iPad sul tavolo della cucina, mi sedetti sul mio sgabello. “Finalmente questa volta ci sarai anche tu ad una delle nostre cene!” “Non me lo ricordare, non riesco mai a dire di no a Denise”. Mia madre mi guardò con quell’aria consolatrice. “È ora di perdonare Nick” “Non pronunciare il suo nome in mia presenza, oggi ha persino letto quello che ho scritto sul mio iPad, quel ragazzo non se la caverà così, me la pagherà” “L’importante è che oggi non facciate scenate a cena”. Sbuffai e mi accasciai sul tavolo.
 
{Salve! È la seconda FF che pubblico qui, l’altra la sto ancora finendo, spero vi piaccia.. Beh se è così allora recensite ;)  Se volete sapere come va la serata, aspettate il prossimo capitolo }
Lers
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: _Abbey