Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: Meer Jane Montrose    19/01/2011    1 recensioni
Un triangolo moooolto interessante :D
Non aggiungo altro :D
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Danielle!!!!!
Svegliati che è tardi! Vuoi far perdere l'aereo a te e a tuo cugino, che è stato così gentile da venirti a prendere a casa?!"
Mia madre... sempre perfetta… nei suoi completi, manicure e piega impeccabili.. bleah... Elizabeth Listing..
Sì, proprio Listing.
Perchè io e Georg Listing, il bassista dei Tokio Hotel siamo cugini.
Mio padre e il suo sono fratelli. Completamente diversi, perchè mio padre ha preferito il successo, mio zio invece la famiglia. Tutti però adorano Georg. E anche io. Siamo come fratelli.. lui c'è sempre stato quando ero sola.
Cosa che è capitata spesso visto che i miei genitori non erano mai in casa.. preferiscono il lavoro a me.
Mia madre arredatrice di case, mio padre avvocato di successo..
Da quando però ci siamo trasferiti in America due anni fa, vedo poco Georg.
Mi divido tra Los Angeles e New York perchè i miei genitori si sono pure separati.
Come se non bastasse non ho molti amici visto che alcuni mi avevano agganciata solo per conoscere il gruppo...
Però non so come Georg è riuscito a convincere i miei a farmi passare l'estate in Germania con lui.. e di conseguenza con tutta la band.
Questo è il sogno di migliaia di ragazzine immagino...
Per me invece sono solo quattro ragazzi normali, che conosco da anni.
Per un certo periodo mi è anche piaciuto Bill, ma poi mi è passata.
Era solo la cotta di una ragazzina. Sono già passati due anni da allora.
Ora ho 17 anni e lui 21. Mi alzo dal letto per cercare nel mio immenso armadio qualcosa da mettere.
Indosso una camicetta e maniche corte nera e dei jeans blu con la mia inseparabile giacca di pelle e converse.
In bagno cerco di sistemarmi i capelli biondi e di truccare bene i miei splendidi occhi grigi.
Sono una delle tante cose che ho in comune con Georg.. oltre alla musica.
Senza la quale non potrei vivere.
Le valigie sono già pronte in soggiorno insieme alla mia chitarra e al basso.
Mentre finisco di truccarmi sento mia madre parlare con qualcuno al piano di sotto.. mi avvicino alla scala per ascoltare. "Oh.. buongiorno signor...Kaulitz?"
Kaulitz?!
"Come mai è qui..? Lei è.. Tom?"
"No signora Listing, Tom è mio fratello. Io sono Bill."
Bill?????
"Oh, ma certo! Come ho fatto a dimenticarmi!"
E certo con tutte le volte che l'hai insultato mamma...
"Non si preoccupi.. comunque Georg ha avuto degli impegni urgenti, e visto che io ero libero mi ha chiesto di venire a prendere Danielle"
Cosa..come?? Bill?? Stiamo scherzando??
"Ma certo.. se Georg non poteva.. Danielle!!! Scendi subito!!!"
Mi guardo un'ultima volta allo specchio e scendo di corsa le scale.. Bill si alza sorridendo e si avvicina per salutarmi.
Sono costretta a mettermi in punta di piedi e a far abbassare lui per baciarlo sulla guancia..
wow, non me lo ricordavo così alto.
"Ciao.."
"Ciao Bill.."
"Bè andiamo, o Georg penserà che ti ho rapita.."
Mia madre ci guarda, altezzosa come sempre.
"Mi raccomando Danielle, comportati bene e non fare scandali che manderebbero tuo cugino nei guai."
Sto per risponderle ma Bill mi anticipa.
"Se mi permette signora.. Penso di conoscere un po' Danielle, e so che è una bravissima ragazza e non farà scandali, anche perchè non solo saremo in vacanza, ma la controlleremo in quanto minorenne. E magari dovrebbe darle un po' di fiducia, visto che in 17 anni se l'è sempre cavata da sola, senza chiederle niente. Ora andiamo che è tardi. Arrivederci, è stato un vero piacere parlarle signora Listing."
Mia madre è rimasta a bocca aperta perchè non si aspettava una simile risposta da Bill.. e quasi nessuno riesce a zittirla. Prima che ritrovi la parola afferriamo le valigie e usciamo di casa.
Una volta in macchina ridiamo come due pazzi.
"Cavolo Dani, tua madre mi guardava come se fossi un alieno! E che oggi mi sono pure vestito normale.."
"Non preoccuparti, lei è sempre così con tutti. Solo Georg passa l'esame. E poi diciamo che non ti sopporta.."
La Star inarca un sopracciglio.
"Non mi sopporta? E perchè?"
"Bè.. dice che sembri una ragazza, che sei sicuramente.. gay.. e tante altre cose.."
Gli sorrido imbarazzata.
"Okok meglio non sapere e comunque.. io non sono gay."
"Certo lo so che non lo sei..."
Si avvicina a me fino a lasciare i nostri visi a pochi centimetri di distanza.
"Se vuoi te lo dimostro principessa."
Da quanto tempo è che nessuno mi chiama così? Non riesco a distogliere gli occhi dalle sue labbra perfette.. che vorrei tanto baciare.. no non posso.
Mi allontano appiccicandomi alla portiera.
"Sisi.. c'è no.. no non me lo devi dimostrare, lo so che non lo sei. Ecco siamo arrivati, forza prendiamo questo aereo che voglio tornare nella mia Germania.."
Ride e mi aiuta con le valigie e le custodie degli strumenti.
Ci sediamo vicini in aereo.
Dopo un po' chiudo gli occhi appoggiando la testa sulla sua spalla mentre lui mi passa il braccio intorno alle spalle... e senza accorgermene mi addormento cullata dal suono della sua voce mentre canticchia una canzone che non riconosco.
   
 
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